Un anfiteatro su alcune tra le vette più alte delle Alpi, un cinema all'aperto in cui viene proiettato per 365 giorni l'anno un panorama affascinante e selvaggio. La meta del nostro secondo itinerario in MTB in Valmalenco è l'Alpe Piasci, un'antica località di transumanza dove si usava trascorrere l'estate in alpeggio. Oggi le case in pietra che punteggiano i pascoli presenti sono in parte state ristrutturate ed adibite a locali di villeggiatura ma fanno comunque parte del paesaggio in cui si integrano a meraviglia, dominate in lontananza dalla vetta del Bernina e dalle altre cime frastagliate.
Dati tecnici
Valmalenco MTB - Alpe Piasci
DETTAGLI ITINERARIO
Partenza/Arrivo |
Chiesa in Valmalenco |
Tempo |
4-8 ore |
Dislivello |
1340 m circa |
Lunghezza |
27 km
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Tipologia di strada |
10% asfalto
60% sterrato
30% single trail
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VALUTAZIONE
Difficoltà |
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Panorama |
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Il percorso proposto in questo itinerario è impegnativo ed adatto a biker esperti o dotati di e-bike che potete noleggiare nel Bike Hotel Tremoggia da dove prende avvio l'itinerario.
Da Chiesa in Valmalenco al rifugio Bosio Galli
L'itinerario proposto non lascia spazio al riscaldamento: le pendenze iniziano subito in doppia cifra e dopo poche centinaia di metri sulla strada che da Chiesa in Valmalenco conduce alla frazione di Primolo, si passa subito su sterrato abbandonando l'asfalto ad un tornante. Subito l'alternarsi di ghiaia e cemento ci fa intuire che non sarà una passeggiata ma essendo preparati ci godiamo anche la fatica, chiacchierando e lanciando di tanto in tanto un'occhiata nel bosco che ci avvolge, per provare ad avvistare qualche animale selvatico. Dopo un po' di chilometri e alcuni tornanti, troviamo un'ottima scusa per fermarci: un belvedere apre il panorama sulla valle, sui paesi e sulle montagne della Valmalenco.
In MTB riprendiamo il percorso verso la meta parziale della nostra pedalata odierna, il rifugio Bosio Galli, ai piedi dell'Alpe Airale. Prima di iniziare un'ultima atroce rampa in cemento, giungiamo in un'amena località dove un tempo si trovava un laghetto alpino che oggi ha lasciato spazio ad un'ampia radura paludosa nota come Alpe Lago.
Arranchiamo, fatichiamo e gioiamo per la giornata che lentamente si apre e ci regala sprazzi di cielo azzurro. Poche pedalate e raggiungiamo il termine della strada realizzata pochi anni orsono. La salita è conclusa ma mancano ancora alcune centinaia di metri per raggiungere la radura dove si trova il rifugio. Il single trail è divertente e si attraversa un limpidissimo torrentello pedalando su un ponte che rende il paesaggio pittoresco. Appoggiamo le bici al muro e ci sediamo all'aperto pronti ad assaggiare un piatto di gustosi gnocchi. Restiamo stupiti nel notare una pompa per l'aria, una cassetta degli attrezzi ed un cavalletto su cui appendere la bici: il rifugio aderisce al progetto Bikebernina di cui vi rendiamo conto a fine pagina e questa ciclofficina ne è un effetto!
Alpe Airale e Alpe Piasci
Mentre ci rilassiamo per un po' prima di iniziare la discesa, ammiriamo il paesaggio con l'Alpe Airale e studiamo l'itinerario che ci aspetta in discesa. Il sentiero che si stacca proprio davanti al rifugio Bosio Galli sembra promettere bene e garantire una sana ed abbondante dose di divertimento. Salutiamo i gestori del rifugio e risaltiamo in sella iniziando la discesa verso l'Alpe Piasci. Subito il single track si dimostra tecnico e impegnativo ma divertente. Affrontiamo in sella buona parte del percorso mentre spingiamo nei tratti più tecnici, lasciando Andrea e Luigi, i nostri accompagnatori odierni dell'
Hotel Tremoggia, a scatenarsi in discesa.
Attraversiamo un pascolo dove decine di vacche si godono l'alpeggio e riprendiamo il sentiero nel bosco. La Valmalenco in MTB è l'ideale per tutti i bikers, dagli scalatori ai discesisti!
Il sentiero si intrufola nel bosco e risale leggermente un pendio per spuntare in un'ampia radura... l'Alpe Piasci. Pedaliamo ancora un po' e sul culmine non possiamo fare a meno di una sosta: il panorama verso nord è a dir poco maestoso! Scalino, Palù, Bernina, Roseg, Tremoggia, Disgrazia... le cime che cingono la vallata sono decine, una più affascinante dell'altra ed ognuna con un buon motivo per essere citata ed ammirata. Ci fermiamo in religioso silenzio per qualche minuto e quindi riprendiamo il nostro percorso verso valle.
Discesa tecnica e pista ciclabile
Attraversiamo, restando in quota, tutto l'alpeggio dell'alpe Piasci fino a raggiungere, all'estremità orientale, il rifugio Cometti dove una brusca deviazione in discesa ci fa perdere rapidamente quota. Chi volesse, da questo punto in poi può seguire una facile e veloce strada che in pochi minuti conduce a località Musci ed al paese di Torre Santa Maria. Noi seguiamo la strada per un po' ma oltre un ultimo dosso, lasciamo il tracciato principale per deviare a sinistra su un ennesimo single trail molto tecnico. Consigliamo di affrontare questo tracciato solo se dotati di ottima tecnica, dato che sono infiniti i tornanti stretti che si dovranno affrontare. Vi basti sapere che noi abbiamo affrontato il sentiero al 90% a piedi mentre ancora una volta Andrea e Luigi lo hanno percorso praticamente tutto in sella: quando si dice "avere il manico"!
Giunti al termine del sentiero si sbuca sulla strada abbandonata in precedenza e la si percorre ancora in discesa fino a raggiungere
Torre di Santa Maria che si attraversa per iniziare il rientro a
Chiesa in Valmalenco. Dopo alcune centiaia di metri su via Roma, nei pressi della chiesetta di S. Anna si lascia il tracciato principale per spostarsi sulla nuova (in realtà in parte è ancora in fase di realizzazione) pista ciclabile della Valmalenco che scorre lungo il torrente Mallero e che abbiamo percorso anche nella sua parte apicale nel
giro del monte Motta in Valmalenco. Gli ultimi chilometri sono di leggera ascesa ma in breve si raggiunge nuovamente Chiesa in Valmalenco e l'Hotel Tremoggia dove prima dedichiamo un po' di tempo alle MTB, lavandole e dando loro una controllatina nella bike room e poi ci rilassiamo cenando all'aperto nel nuovo ristorante dove degustare piatti tipici a chilometro zero (da provare le tapas alla valtellinese).
Bike Bernina è un progetto dell'
Associazione Operatori Turistici Valmalenco che riunisce numerose strutture della zona e mira a promuovere il turismo in MTB in Valmalenco, offrendo servizi dedicati ai bikers. Sul sito potete trovare itinerari, pacchetti, i bike hotels aderenti all'iniziativa e tanti servizi
presenti in valle per i mountain bikers.
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico