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Matera gravel: anello in bici nel parco della Murgia
Matera, la città dei Sassi: non potrebbe esserci luogo migliore per pedalare un itineriario gravel. E così è stato, ho affrontato un percorso breve ma completo che mi ha condotto alla scoperta del parco della Murgia Materana fino al belvedere di Murgia Timone, partendo dal AlVino Relais.
In questo articolo
Non è la prima volta che pedalo a Matera, ma ogni volta questa città mi (ri)conquista regalandomi scorci nuovi e inaspettati, come quelli di questo itinerario gravel tutto da gustare.
Matera in bici: la margherita è meglio!
No no, non sto parlando di pizza ma di bici. Sì perché se vuoi scoprire il territorio materano in sella, la soluzione più comoda e adatta è quella dei tour a margherita: scegli un alloggio, ti sistemi, prendi la bici al mattino, esplori i dintorni e alla sera ti fai coccolare in albergo, magari facendoti una passeggiata in città tra i Sassi.
Se devi scegliere l'hotel, io ti consiglio l'Alvino Relais - Mulino Contemporaneo, un bike hotel che offre tutti i servizi migliori per i cicloturisti e con una bike room super attrezzata e pronta ad accogliere anche la bici più esigente. Proprio grazie alla wall map su cui sono presenti 8 itinerari scaricabili con QRcode, ho scoperto questo giro ad anello gravel a Matera, in particolare verso il punto panoramico di Murgia Timone che spesso avevo messo nel mirino ma dove non ero mai riuscito ad arrivare nelle mie prime sortite in città.
Giro gravel nel parco della Murgia Materana
Un'escursione gravel da Matera al parco della Murgia Materana, tra strade bianche, asfalti dimenticati e paesaggi indescrivibili sui Sassi della città. L'anello parte dall'hotel che si trova in posizione strategica nella zona nord della città, sull'Eurovelo 5 che arriva da Roma e porta ad Alberobello e Brindisi.
Proprio per questo motivo basta attraversare la strada e ci si trova già su pista ciclabile, che scende subito verso le campagne a nord di Matera. Dopo la prima curva è necessario fermarsi subito per ammirare il Santuario Santa Maria della Palomba di fronte a noi, oltre il torrente Gravina. In fondo alla discesa, poche centinaia di metri più avanti, si trova l'ingresso del parco Scultura la Palomba, caratterizzato dalla presenza di diverse installazioni in acciaio corten all'interno delle cave di Matera, da cui veniva ricavato il tufo per le costruzioni.
Se ti va, fermati per una visita prima di inoltrarti nelle campagne coperte di grano e papaveri in fiore (a maggio). Subito dopo il cimitero si svolta a destra e ci si immette su una strada che ben presto diverrà bianca. Le colline sono punteggiate da masserie che si integrano armoniosamente con il paesaggio. I colori variano dal verde dei germogli appena spuntati all'ocra dell'erba già matura: la primavera è periodo di contrasti cromatici forti.
Il caos dei vicoli cittadini popolati dai turisti è già un ricordo e lungo le stradine che alternano la ghiaia a un asfalto dimenticato e malinconico, si fatica a incontrare anima viva. I falchi grillai si cimentano in voli d'angelo sulla testa in cerca di prede mentre lucertole e biacchi in amore s'inseguono tra le coltivazioni.
Pedalando in saliscendi mai difficili si oltrepassa prima la provinciale che unisce Matera a Gioia del Colle e poi l'Appia che porta verso Taranto. Sono le uniche due arterie in cui incontrerò del traffico, percorrendole per meno di 100 m l'una.
Il belvedere Murgia Timone e i Sassi
Oltrepassata la statale nei pressi di un cementificio, lo si lascia alle spalle e si entra nel parco della Murgia Materana. Per farlo si percorre una meravigliosa strada bianca dal fondo ben battuto, in leggera salita.
Tra muretti a secco precisi e ben allineati, si ritrova l'asfalto e una breve discesa nei pressi del serbatoio dell'aquedotto. Deviando a destra su un tracciato un po' sconnesso si allunga un po' la percorrenza per passare dal villaggio trincerato di Murgia Timone e ritrovare la strada nei pressi del centro visite del parco.
Un altro tratto di pista ciclabile sulla strada del belvedere conduce proprio di fronte ai Sassi di Matera, al belvedere Murgia Timone. La visuale da qui è spettacolare: il Sasso Barisano a destra e quello Caveoso a sinistra sono divisi dal rione Civita su cui spicca il Duomo. Anche una coppia di sposi si fa immortalare in questo luogo magico dove non mi resta che fermarmi per un po' in contemplazione.
Il rientro è veloce, sulla stessa strada dell'andata fino al centro visite e poi in picchiata sulla strada d'accesso principale. Percorro poche centinaia di metri di statale prima di andare a prendere una bella strada bianca d'accesso alla città, di nuovo sul percorso della via Francigena del Sud (EV5). La rampa finale per tornare all'Alvino Relais coincide con la pista ciclabile fatta anche all'andata.
Se vuoi visitare anche la città puoi raggiungere rapidamente i Sassi, passare per via Madonna delle Virtù oltre il convento di Sant'Agostino per poi seguire tutta la Gravina e risalire all'incirca all'altezza di piazzetta Pascoli.
Ti suggerisco comunque di lasciare la bici da qualche parte e esplorare un po' Matera e i suoi vicoli a piedi, non te ne pentirai!
Alvino Relais
Dormire a Matera
L'Alvino Relais è il tuo punto d'appoggio ideale a Matera, dotato di Bike Room ben attrezzata, SPA, piscina all'aperto e ampi spazi per rilassarsi dopo aver scoperto i dintorni della città dei Sassi a due ruote.Log in con ( Registrati ? )
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico