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Pannelli solari portatili per cicloturismo: consigli e confronto
I pannelli solari portatili sono una rivoluzione per chi viaggia in bici e vuole avere un'indipendenza energetica. Chi riesce, nel XXI secolo, a fare completamente a meno della tecnologia quando è in viaggio, scagli la prima pietra!
Al giorno d'oggi, purtroppo o per fortuna, la tecnologia ci circonda e difficilmente ne possiamo fare a meno, anche nella pratica del cicloturismo. Per poterci permettere viaggi in terre selvagge e lontani dalla civiltà per qualche giorno o più però, è necessario trovare una fonte di approvvigionamento alternativa alla rete per l'energia elettrica, necessaria a ricaricare le batterie di smartphone, GPS, tablet, PC... Una di queste possibili alternative sono i caricabatterie o pannelli solari da viaggio portatili: vediamo di seguito come funzionano ma soprattutto quali sono le alternative sul mercato e come scegliere quelli più adatti alle nostre esigenze.
In questo articolo
Indipendenza energetica durante un viaggio in bici
Pannelli solari portatili per viaggiare in bici o un'altra opzione? Il cicloturismo rappresenta, per molti di noi, una fuga dalla quotidianità alla ricerca di un po' di lentezza e tranquillità, lontani dalla frenesia delle giornate che scorrono fulminee. Si cerca un percorso intrigante e a contatto con la natura, in linea con le proprie esigenze e si parte cercando di isolarsi e di lasciarsi alle spalle tutti i pensieri ed i problemi. Solitamente si cerca di ridurre al minimo il bagaglio, sia per esigenze di peso e spazio, sia per liberarsi per un po' dall'effimero legame con i beni materiali che si posseggono. Al giorno d'oggi però fare a meno della tecnologia è difficile ed anche se si cerca di ridurla ai minimi termini, non è facile rinunciare ad uno smartphone o ad una macchina fotografica. Questi accessori richiedono energia elettrica per funzionare e se si vuole restare lontano dalla civiltà per un po', ci si dovrà ingegnare per trovare delle fonti di approvvigionamento alternative.
Ho già parlato delle dinamo al mozzo e di come poterle sfruttare per ricaricare i propri accessori tramite l'utilizzo di caricatori USB per dinamo al mozzo. Oggi invece parleremo dell'altra principale alternativa: i pannelli solari portatili e ci concentreremo sui pannelli fotovoltaici per cicloturismo e outdoor.
Perché scegliere i pannelli fotovoltaici portatili
Le alternative principali per ricaricare i propri dispositivi elettronici sono tre:
- l'utilizzo delle batterie esterne
- la dinamo al mozzo ed un caricatore USB
- i pannelli solari fotovoltaici portatili
Queste tre alternative vanno ponderate e utilizzate a seconda delle proprie esigenze. L'utilizzo di power bank esterni (ora esistono anche solari come questo modello) può andare bene per chi prevede di stare nella natura senza corrente elettrica per un weekend o qualche giorno poiché esse hanno una durata limitata. La dinamo al mozzo con il caricatore USB può andare bene per chi vuole essere un po' più indipendente ma non ha l'esigenza di caricare un notebook o un laptop che richiedono maggior potenza ed energia, mentre i caricabatterie solari fotovoltaici da viaggio possono essere la soluzione per i più avventurosi e "connessi" che vogliono avere una buona autonomia.
Logicamente una delle tre alternative non esclude le altre. Anzi, a mio parere è utile integrarle per ottenere la miglior resa.
Come scegliere il miglior pannello solare portatile
La tecnologia, anche nell'ambito dei pannelli solari portatili, ha fatto passi da gigante negli ultimi anni e i caricatori fotovoltaici sono diventati più leggeri, più efficienti, più affidabili. Personalmente abbiamo dei pannelli portatili, ma ormai hanno quasi 10 anni ed oltre ad essere pesanti, fanno fatica a raggiungere prestazioni elevate ed è probabilmente giunto il tempo di mandarli in pensione... è anche per questo che ho deciso di realizzare questo articolo e di fare una ricerca online per capire a che punto è arrivato il mercato.
La scelta del pannello solare fotovoltaico portatile giusto dipendo moltissimo dalla tua esigenza e dal tipo di viaggio che andrai ad affrontare.
Ormai esistono pannelli di diverse forme, dimensioni, prezzi e stili. Chiusi con velcro, legati con moschettoni, tascabili, da legare alle borse o allo zaino... insomma, ora che ti ho riempito di confusione cerchiamo di fare un po' di chiarezza!
Prima di scegliere, purtroppo, è doveroso dare qualche nozione tecnica anche se cercherò di limitarmi al minimo. Il parametro più importante da considerare è probabilmente il Wattaggio del pannello solare e cioè la sua potenza elettrica (che dipende dalla tensione e dall'intensità di corrente). In generale, per non entrare troppo nel tecnico, per ricaricare una telefonino considera che è necessaria una potenza di circa 4-6 Watt, se non maggiore con gli smartphone di ultima generazione. Per un laptop sono invece necessari pannelli da almeno 12-14 Watt con un accumulatore ed un inverter che converta la corrente da continua ad alternata. Fortunatamente oggi sul mercato sono disponibili dei Kit che comprendono tutti questi gingilli complicatissimi!
Per farla breve, a mio modesto parere, ormai non vale più la pena soffermarsi su pannelli solari troppo piccoli perché con un leggero aumento di peso e volume si possono avere kit che aumentano la velocità di ricarica dei nostri dispositivi quindi il mio consiglio è quello di concentrarsi su pannelli che vadano dai 10 W in su.
Anche l'Amperaggio (intensità di corrente) è importante per migliorare la ricarica dei tuoi dispositivi elettronici e quindi, ad esempio, una porta USB che permette il passaggio di una corrente da 2.1 ampere sarà migliore di una che permette il passaggio di soli 1.3 ampere.
Come ricaricare i tuoi dispositivi
Le soluzioni per utilizzare i pannelli solari portatili, sono fondamentalmente tre:
- Pannelli solari portatili soltanto, sia flessibili che monocristallini
- Pannelli solari con batteria integrata
- Pannelli solari portatili con batteria esterna (separata)
Nel primo caso i tuoi dispositivi andranno collegati direttamente alla porta USB del pannello solare e verranno ricaricati direttamente, nel secondo caso il pannello ricarica automaticamente una batteria integrata che poi potrà ricaricare (anche senza la presenza del sole) i tuoi dispositivi e nel terzo caso i pannelli andranno collegati ad un battery pack esterno che poi potrai utilizzare per ricaricare i tuoi dispositivi.
5 modelli di pannelli solari portatili da acquistare
Ci sono due tipologie di pannelli solari portatili:
- Pannelli flessibili in PET: più leggeri e adattabili, ma meno efficienti e duraturi
- Pannelli monocristallini: più pesanti e ingombranti, ma duraturi ed efficienti
Di seguito ho deciso di fare una selezione di alcuni pannelli che sono presenti sul mercato e che sceglierei. Esistono anche pannelli più piccoli e leggeri, ma ho preferito partire dai 20W in su, per avere una buona capacità di ricarica... sotto quel valore personalmente utilizzerei preferibilmente una dinamo al mozzo.
Ci sono aziende che hanno un catalogo molto ampio e diverse opzioni ma nella lista qui sotto trovi solo un prodotto per azienda... a seconda delle tue esigenze ti consiglio di controllare il sito web ufficiale per più alternative.
Ecco i caricabatterie solari da me scelti:
- Anker PowePort Solar 21W
- BigBlue 28W
- PowerTraveller Falcon 40W
- Goal Zero Nomad 20
- Tregoo Hippy 40 Extreme
Pannello solare
Peso
Dimensioni (da chiuso)
Cosa ricarica?
Prezzo
Anker PowePort Solar 21W
BigBlue 28W
Powertraveller Falcon 40W
Goal Zero Nomad 20
Nonostante il fratello minore Nomad 7 ne esca con le ossa rotte dalla recensione che ho citato precedentemente, inserisco ugualmente un prodotto di questa che è forse l'azienda più conosciuta per la produzione di pannelli solari portatili. Di certo il costo di questo pannello da 20W non è irrisorio ma anche in questo caso il fatto positivo è la possibilità di avere un'uscita USB (5V, 2A) ed una regolabile (14-22V, fino a 1.3A) con cui caricare anche un computer portatile. Il peso è di 1.1kg e le dimensioni da chiuso sono di 21x33x2,5cm. L'azienda produce molti modelli e quindi è possibile scegliere potenza e dimensioni a seconda delle proprie esigenze.
Su Amazon il Goal Zero Nomad 20 si trova a 179€ circa.
Tregoo Hippy 40 Extreme
Anche in questo caso l'azienda è una ottima azienda ed è per questo che ho deciso di inserire l'Hippy 40 Extreme nella lista anche se non so quanto sia adatto al cicloturismo. Il pannello da 40W con celle mono-cristalline ha una dimensione di 60x30cm da chiuso e circa il doppio (66x60cm) da aperto e pesa circa 1.1 kg. L'uscita è tramite cavo coassiale da 5,5mm (16V - 0/2,5A) e può essere collegato ad una batteria esterna (anche la stessa azienda ne produce di abbinabili). Il peso e l'ingombro sono al limite ma la ricarica dovrebbe essere ottimale.
Sul sito ufficiale dell'azienda è disponibile a 244,9€.
Se hai provato altri pannelli solari portatili per il cicloturismo e l'outdoor validi, non esitare a commentare qui sotto e farcelo sapere!
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico