Unisciti alla LiT Family e ottieni vantaggi e prodotti esclusivi Iscriviti subito

Viaggiare in bicicletta - Marocco
Anna
 
 
Esiste un luogo in Marocco, nel deserto del M'hamid a pochi chilometri dall'Algeria, in cui un uomo visionario e folle abbastanza da riuscire a immaginare qualcosa di completamente nuovo, ogni giorno lavora alla costruzione di un sogno: dare vita al deserto, ovvero fare del deserto una fonte di vita, attraverso una fattoria in cui coltiva frutta e verdure all'ombra di una manciata di palme - con immensa fatica dati i pochi mezzi a disposizione e le condizioni estreme di ambiente e temperatura.
Alle porte del deserto ci sono arrivata in bici percorrendo la Vallée du Draâ: dopo aver attraversato l'Atlante, da Ouarzazate ho pedalato verso Agdz, poi Zagora e infine M'hamid. Palme e montagne lungo tutta la strada, 100 km al giorno e il caldo che dava alla testa.marocco fattoria nel deserto 1Lì mi aspettava Monsieur Madani: volevo vivere un paio di giorni di wwoofing (World-Wide Opportunities on Organic Farms, organizzazione che mette in contatto le fattorie biologiche con chi è in viaggio e vuole offrire il proprio aiuto in cambio di vitto e alloggio), una realtà che avevo sperimentato nei mesi di viaggio in California e che già una volta a Big Sur mi aveva regalato la scoperta di un luogo spettacolare - e a intuito la fattoria di Madani mi sembrava ideale per riposare gambe e fiato in mezzo al deserto.
Mi ha trovata lui, girando per il villaggio di M'hamid sul suo motorino truccato sconquassato. marocco fattoria nel deserto 2Cammina leggero e a piedi nudi, Madani, non sa né leggere né scrivere ma conosce molto bene il francese, l'inglese e anche un po' di giapponese, grazie alle persone che incontra. Ha un che di primordiale e istintivo, ha visioni ampie che abbracciano stili e culture diverse, è un precursore di qualcosa di non ancora inventato. Madani è nato e cresciuto nomade nel deserto, con altri venti fratelli e una madre di 40 anni più giovane del padre: “Si amavano molto” mi spiega sorridendo “l'amore non c'entra nulla con le differenze”.
Ha 17 anni quando lascia il deserto insieme agli altri touareg, costretti a sedentarizzare per l'aridità crescente, la mancanza di acqua e di mezzi per viverci.
Durante un viaggio a piedi di sei mesi in quel deserto tanto amato, nel 2008, l'illuminazione: sente col cuore e poi decide con la testa che vuole trovare uno stile di vita diverso, libero dal denaro e dalle cose materiali “che creano così tanti problemi tra gli uomini”. Vuole soprattutto che i pochi abitanti rimasti in quel fazzoletto di terra, il M'hamid, l'ultimo villaggio prima dell'immensità della sabbia, non vivano solo di turismo ma diano vita a quel loro deserto, altrimenti destinato a morire. Vuole dimostrare che un altro modo di vita è possibile e che la desertificazione pressante si combatte con la coltivazione e la diversificazione delle culture. Che non c'è bisogno di fuggire, ma necessità di trovare soluzioni per resistere e custodire. marocco fattoria nel deserto 3 Forte di quell'intuizione, vende i suoi 10 cammelli e compra due ettari di terra. Oggi, qualche anno dopo, La ferme aux portes du désert è un progetto che grazie all'aiuto di molti è già un luogo bellissimo: ci sono palme all'ombra delle quali crescono, non senza fatica, piccole colture, arance e limoni. Ci sono sistemi ingegnosi per l'estrazione e la dissalazione dell'acqua, c'è un pozzo fondo 37 metri e un pannello solare, c'è la passione per la permacultura e un bagno grande e rudimentale, ci sono un asino e alcune galline. E poi tappeti berberi colorati ovunque, tavolini bassi che invogliano a sostare, casette di pietra in cui dormire... marocco fattoria nel deserto 4Da qualche anno arrivano wwoofers da tutto il mondo e ognuno vi apporta qualcosa: Madani stesso, appena arrivi, spalanca le porte a una tua idea, a una qualche ispirazione, a un contributo personale perché questa piccola oasi diventi sempre un po' più felice. C'è ancora e sempre tanto da fare. Dal 22 al 24 marzo 2018 come ogni anno ci sarà il Festival Internationale des Nomades a M'hamid: l'occasione è bella per ascoltare musica e storie di quel deserto e per immergersi anche nel suo progetto, che ha bisogno della testa e delle mani di molti, per continuare a riuscire. La ferme aux portes du désert accoglie tutti con gioia.
 
 
Ultima modifica: 14 Giugno 2024
Author Image
Anna.mb
"Pedala e guarda avanti", ti dicono per insegnarti ad andare in bici. Forse allora devo ancora imparare: pedalo e guardo di lato, per incontrare volti, storie, natura, nuovi orizzonti... per poi cercare di dare forma a quelle emozioni scrivendo.
Scrivi qui quel che pensi...
Log in con ( Registrati ? )
o pubblica come ospite
Carico i commenti... Il commento viene aggiornato dopo 00:00.

Commenta per primo.

 
 
 
Iscriviti alla newsletter
Lascia la tua mail qui sotto per ricevere consigli, itinerari o suggerimenti per iniziare la tua esperienza di cicloturismo

Unisciti ad altri 25.000 cicloviaggiatori. Non ti invieremo mai spam!

Ultimi commenti

Ciao Leo, più che un restyling sembra un cambiamento profondo sotto tutti gli aspetti e, come ogni cambiamento, coglie alla ...
Ho una bici in alluminio e carbonio, l'ho cartavetrata fino al osso. Vorrei dipingerla in autonomia, senza pistola e compressore, ...
Ciao, 
il percorso ad oggi è cambiato. Segue infatti molto di più il tracciato della vecchia ferrovia. 
Ho compiuto il tragitto da ...
articolo interessante e concordo sulle conclusioni. se posso permettermi aggiungerei (secondo la mia esperienza personale) che nel caso dei freno ...