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Ospitati da italiani in Thailandia
Downwind Photographers
 
 
La ruota procedeva stancamente verso il punto più alto della collina, tirandosi dietro il ferro vecchio, una bicicletta medievale da 20 chili, incitato dai colpi ritmici delle pedalate inferte. Avanzava lento ma costante. Quell'uomo in maniche corte dai capelli canuti non sembrava avere molta fretta, si godeva la brezza marina che a quell'ora del pomeriggio gli accarezzava il viso un pò dispettosamente. Carmine si guardava intorno sereno e totalmente ignaro dell'incontro che stava per avere.


Due chiacchiere fra due ciclisti, due italiani, due uomini che, sorpresi di poter parlare la stessa lingua, la loro lingua nativa, si osservano come se si conoscessero da anni.
La casa di Choo, la moglie thailandese di Carmine, è colorata ed accogliente ed il cucciolo di bassotto, chiamato Caffè in onore dell'aromatica bevanda, la rende ancora più vivace. Choo vive qui, a due passi dal mare di Ban Saphan, nel sud della Thailandia. Occhi scuri, pelle ambrata ed un sorriso contagioso: capiamo subito perchè il nostro nuovo amico italiano si sia innamorato di lei. L'invito a restare per la notte è ufficiale e non possiamo tirarci indietro perchè un gustoso espresso all'italiana ha ormai suggellato il patto: saremo loro ospiti e stasera in programma c'è una nostalgica spaghettata per ricordare tutti insieme l'amata-odiata Italia!
Carmine si offre di scortarci ad esplorare delle vicine grotte ..., particolarmente suggestive e poi un bagno nel golfo di Thailandia prima del temporale, è quello che ci vuole per togliere i residui di sudore della giornata e ritemprare lo spirito. Strano a dirsi ma la gentilezza e la generosità tipica del popolo Thai le abbiamo ritrovate in un ex-militare italiano di Roma.
I nostri occhi brillano e le nostri fauci si danno un gran bel da fare di fronte al banchetto reale preparato in nostro onore: sulla tavola sfilano antipasti (affettati e formaggi...non ricordavamo neppure minimamente il favoloso gusto di un pezzetto di parmigiano), pane, spaghetti al sugo ed altre prelibatezze made in Italy. Ma le sorprese non sono ancora finite! Carmine vuole presentarci un suo conoscente, anch'egli italiano ma di Brescia, stabilito in Thailandia ormai da 3 anni. Vittorio è un bonaccione solare e senza peli sulla lingua, anche se i suoi occhi sono profondamente velati di malinconia. Siamo curiosi e lo tempestiamo di domande riguardanti la sua scelta, la sua nuova vita e la sua vecchia esistenza in Italia. Fra un sorriso, un sospiro ed un boccone rubato, ci illustra un differente punto di vista riguardante la nazione thailandese: i nostri sguardi, le nostre sensazioni, i nostri approcci con le persone sono quelli di due spensierati viaggiatori, le sue emozioni invece sono quelle di un residente un pò sfortunato forse, ma pur sempre a stretto e diretto contatto quotidiano con il popolo thai.
Tutt'altro che negativa è la visione della Thailandia di Franco, ex-skipper di Roma e proprietario del Sunrise resort, una sistemazione distesa sulla tranquilla spiaggia davanti a Thalo island. Ha trovato l'America in questa regione asiatica, schietto e davvero esuberante, ha aperto questo bellissimo complesso che gestisce con la moglie nativa di Ban Saphan. Lo incontriamo nel suo territorio dove il nostro angelo custode Carmine ce lo presenta: un caffè, l'ennesimo di questi ultimi due giorni, e quattro chiacchiere con questo omone ci mettono di buon umore e con un pò di nostalgia e tanti pensieri per la testa salutiamo questo angolo italiano di Thailandia per riprendere il nostro avventuroso incedere sui pedali verso sud con la certezza di incontrare altre persone con altre storie da raccontare...

Trovate i racconti degli altri nostri incontri in Asia nell'articolo Gente d'Oriente ed in quello Incontri e sorprese del nostro viaggio nel Sud-est asiatico

Questo articolo fa parte del diario di viaggio tenuto in diretta del progetto Downwind. Se volete leggere le altre puntate, ecco qui tutti gli articoli dei nostri dieci mesi in bicicletta nel sud est asiatico

 
 
Ultima modifica: 16 Giugno 2024
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Vero

Correva l'anno 1983: anch'io vidi per la prima volta la luce del sole estivo e sorrisi.  Nel 2007 ho provato per la prima volta l'esperienza di un'avventura a due ruote e, da quel momento, non ne ho potuto più fare a meno... nel 2010 sono partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la nostra prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, Il Sudafrica e Lesotho... e il #noplansjourney...

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