Nel cuore della regione storica della Gallura, tra cani, tartarughe, orsi e delfini in granito, sorge il borgo autentico di Aggius. Questo paese della Sardegna settentrionale, negli anni, è riuscito a mantenere vive alcune tradizioni che in altri luoghi dell'isola sono ormai andate perdute e così, oggi, Aggius e la sua Valle della Luna si sono guadagnati meritatamente un posto tra i luoghi più belli da visitare non solo in Gallura, ma in tutta la Sardegna.
Aggius e la valle della Luna in bicicletta
Il borgo di Aggius sorge a 514 metri tra le montagne granitiche dell'entroterra gallurese, in una posizione panoramica ma al tempo stesso piuttosto isolata e protetta.
Una delle strade più piacevoli da seguire in bicicletta per ritrovarsi tra le pittoresche vie di Aggius è quella che abbiamo percorso nel nostro viaggio in bicicletta in Sardegna partendo da Calangianus, il paese del sughero. Calangianus, sito ai piedi della frastagliata cresta del Monte Limbara, è raggiunto da un itinerario ciclabile lungo la vecchia ferrovia dismessa che collegava Monti a Tempio Pausania. La strada ferrata, soppressa nel 1958, è stata riconvertita in un piacevole e facile itinerario ciclabile negli ultimi anni.
Un bel percorso per raggiungere Aggius in bici
Partendo da Calangianus in bici e più precisamente dal piazzale dell'ex stazione, si percorre un tratto di facile sterrato, appartenente alla ferrovia dismessa, in direzione della Tomba di giganti Pascaredda, un sito prenuragico visitabile gratuitamente. Dopo un paio di chilomeri si lascia la vecchia ferrovia che prosegue verso Monti e si svolta in discesa a destra continuando a pedalare su sterrato verso il sito archeologico. Anche in questa parte il fondo non è particolarmente accidentato e il tracciato può essere affrontato anche con bicicletta carica. Trascorsi altri 2 km si giunge al parcheggio della Tomba di Pascaredda, che consiglio di visitare a piedi. Il sito anticipa di qualche centinaio di metri l'uscita sulla statale settentrionale sarda (SS127) dove si svolta a destra e poi subito a sinistra su strada secondaria in direzione di Luras. Se non sei interessato a visitare la tomba dei giganti puoi evitare questa prima parte di itinerario seguendo direttamente le indicazioni per Luras dalla cittadina di Calangianus. Per raggiungere il piccolo centro di Luras, dove sono presenti dei dolmen e alcuni olivastri millenari, si sale dolcemente su strada asfaltata; la breve ascesa anticipa una discesa di alcuni chilometri fino nel fondovalle dove scorre il fiume Liscia. Con un po' di attenzione, durante la picchiata, potrai scorgere il lago artificiale di Liscia a nord-est. Dal corso d'acqua inizia la piacevole risalita verso la SS133. Volendo, si può in parte seguire uno sterrato imboccando il bivio sulla sinistra poco prima di giungere alla chiesetta di San Leonardo, a quota 410 m. Il panorama che si apre davanti agli occhi lascia a bocca aperta: il Monte Pulchiana, il più grande monolite di granito dell'intera Sardegna si staglia verso il cielo in tutti i suoi 591 m. Sulla SS133 proveniente da Santa Teresa di Gallura si svolta a sinistra per continuare il viaggio in direzione di Tempio Pausania, superare nuovamente il fiume Liscia e lasciare ancora una volta la strada principale per una secondaria, quella che costeggia il Monte Pulchiana. La via secondaria, dopo un breve falsopiano, si impenna per qualche centinaio di metri portandosi in prossimità della Conca Fraicata, un rifugio o un'abitazione realizzata in un anfratto naturale di granito. Dalla casa dei puffi, come è talvolta affettuosamente soprannominata questa tipologia di costruzione, si prosegue per iniziare il tratto più divertente dell'itinerario in bici per Aggius. Poco oltre la sagoma del Monte Pulchiana si segue sulla sinistra un tracciato sterrato (un pezzo del Sentiero Italia) che supera diversi cancelli (mi raccomando non scordarti di richiuderli per non far uscire maiali, mucche e pecore!), tratti che potrebbero essere fangosi e brevi saliscendi tra sugherete e animali al pascolo. L'ultima parte del percorso si sviluppa lungo la Sp5, la SS133 e poi la Sp27 fino a salire nel centro di Aggius.
Due giorni ad Aggius e nella Valle della Luna
Nonostante Aggius conti solo 1500 abitanti, le attività culturali e naturalistiche in cui cimentarsi, i musei e i luoghi da non perdere assolutamente... richiedono almeno una sosta di due giorni.
Trekking al Monte Fraili
Una delle cime arrotondate che compone la corona granitica intorno ad Aggius è il Monte Fraili. Il divertente e panoramico trekking che sale verso questo grosso panettone di roccia ha inizio nel Parco Capitza e, dopo un primo inizio nel bosco, prosegue superando facili tratti rocciosi con l'ausilio di corde fisse. La parte finale, quella per giungere proprio sulla cima, può essere affrontata con un po' di attenzione, esperienza e, naturalmente, il giusto equipaggiamento.
Il Monte Fraili deve il nome alle fucine che, in un periodo di forte necessità economica, erano state allestite tra le cavità e caverne rocciose del luogo. In questi anfratti celati alla vista dei forestieri si dice che gli abitanti di Aggius coniassero monete false. Dal Monte Fraili la vista può spaziare a 360° sulla Gallura abbracciando per esempio Tempio Pausania e la suggestiva valle della Luna.
Paolo, una guida esperta del territorio che produce anche formaggio e canta in uno dei cori a tasgia del paese, organizza tantissime escursioni naturalistiche sul Fraili ma anche sulle vette dei dintorni. Da annotare come imperdibile il trekking in notturna proposto dalla sua associazione Tutt'a pedi sulla cima del Fraili. Se parteciperai ad un trekking con Paolo non dimenticarti di chiedergli della leggenda del Monte Tamburu e del diavolo.
Aggius: un museo a cielo aperto
Passeggiando per le vie e i vicoli di Aggius ci si ritrova spesso con il viso rivolto verso l'alto. La prima cosa a colpire il visitatore sono i 14 telai-opere d'arte dell'artista sarda Maria Lai. Questi telai colorati punteggiano le pareti delle abitazioni ravvivandole. Oltre ai telai per le strade di Aggius si incontrano i murales di altre artiste isolane, opere di street art che raccontano la Sardegna, le tradizioni e la natura. Ad Aggius è viva e molto sentita l'arte della tessitura e le immagini fotografiche che narrano i vari momenti della lavorazione a telaio sono la ciliegina sulla torta di un primo tour a piedi per il centro storico all'interno dell'AAAperto Arte Contemporanea.
Musei viventi
Il borgo di Aggius, bandiera arancione del Touring Club, annovera tra i suoi musei quello etnografico MEOC, uno dei più grandi e ben curati della Sardegna e quello storico del banditismo, l'unico del genere sull'isola. La particolarità del MEOC che mi ha subito colpito e invogliato alla visita, è la presenza al suo interno di alcune tessitrici al lavoro, un plus davvero prezioso. L'ingresso in questo spazio museale è un'immersione negli usi e costumi sardi ma non solo; è anche un viaggio nella tradizione tessile artigianale , che rivive attraverso l'abilità di queste donne meravigliose. Nel MEOC poi di recente è stata anche allestita un'area dedicata al coro a tasgia e alla storia di questa tipologia di canto polifonico usato ancora dai cori di Aggius e da quelli di pochissime altre località dell'Alta Gallura.Pensa che nel 1928 il coro di Aggius fece visita a D'Annunzio nel Vittoriale sul lago di Garda.
Il secondo museo di Aggius è quello dedicato al banditismo sardo, non quello dei sequestri più recenti ma a quei crimini legati alle faide tra famiglie. Tra tutti i nomi spicca di certo quello del temutissimo Muto di Gallura, il più efferato bandito di tutti i tempi. Nel museo sono conservati documenti, fotografie dei primi anni del secolo scorso (alcuni banditi erano donne!!!) e tante curiosità su questo fenomeno.
MTB nella Valle della Luna
L'altopiano granitico popolato da animali fantastici, mostri spaventosi e creature misteriose si estende alle spalle di Aggius ed è conosciuto con il nome di valle della luna (o Piana dei grandi sassi). In effetti, se si capita per caso in questa vallata, si ha l'impressione di trovarsi in un luogo extraterrestre, quasi lunare. La Valle della Luna può essere girata comodamente in auto, in fuoristrada (magari seguendo Paolo in una delle sue escursioni) o in MTB partendo proprio dal paese di Aggius. Dal centro storico si può percorrere la strada che costeggia il parco Capitza e il Monte della Croce prima di scendere tra i grossi massi della piana. La valle della luna, scelta negli anni come location per numerosi film western, è attraversata dalla strada principale, la SP74, dalla vecchia strada e da diversi sterrati più o meno impegnativi. Dopo aver girato tra i massi dell'altopiano consiglio di deviare verso la frazione di Bonaita e risalire la strada fino ai 700 metri dove si stacca una sterrata divertente da percorrere in MTB in discesa. Il trail scende fino alla SP27 dalla quale è facile rientrare ad Aggius su asfalto.
Dormire ad Aggius
Se vuoi alloggiare in un luogo tranquillo, nella struttura turistica di una simpaticissima artista sarda, ti suggerisco il b&b La Tasgia situato in località Bonaita (lungo il percorso MTB descritto prima), immerso nel verde. Maria Dolores, una persona deliziosa, ha cantato (e canta ancora) per anni in giro per il mondo, collaborando con altri grandi musicisti e artisti italiani e internazionali. Le sue storie ti conquisteranno di sicuro. Maria Dolores ha due cani dolcissimi (Nala si è fatta certe corse...) e fornisce coperte per eventuali amici pelosi. Per altre informazioni puoi curiosare sul sito del B&B La Tasgia.
Sul sito del turismo di Aggius trovi tante altre informazioni e approfondimenti utili per organizzare al meglio la tua permanenza in Gallura!
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