Sono proprio contento di essermi spinto a scrivere anche questa volta; perché davvero basta anche solo una giornata di viaggio per farmi attivare tantissimi pensieri sulla mia vita. Una verifica pedalata in solitaria che mi mette davvero alla prova. Pensieri molto disordinati e scoordinati che però appartengono solo e soltanto al me di ora. Così diverso dal me di un anno fa e da altri momenti. E sicuramente diverso dal me del futuro. Ho scelto Parigi, un po' forse per paura di fare qualcosa di troppo, come al solito. Ma ho scelto anche una città che da tanto tempo desidero conoscere. Guadagnarmela in questo modo è come conquistarla. Sarà come conquistarla, spero.
È stata una settimana di preparazione molto nervosa e piena di preoccupazioni. In questo senso chiudere la porta di casa questa mattina è stata come una liberazione. Arrivo lungo l'Adige. È sabato mattina. C'è proprio poca gente in giro. Mi sento un privilegiato, molto fortunato. Bastano pochi chilometri e già mi sento come in viaggio da giorni. Mi prendo brioche e cappuccino dopo 25 km e quindi poi le gambe cominciano ad andare, forse con un po' di vento a favore.
Arrivo a Bolzano e tiro dritto verso Merano, iniziando a ricordare quel viaggio profetico dell'estate 2011. Il primissimo viaggio in bici, grazie allo zio che mi mette sotto il culo il suo storico rampichino, con una mossa visionaria. Gli sono molto grato. Erano 11 anni fa, cazzego. Erano solo 3 giorni, ma importantissimi. Risalgo la Val Venosta ancora senza aver mangiato, e come al solito ritardo eccessivamente il pranzo. Comincio a innervosirmi quando, dopo aver deciso di fermarmi a mangiare, non compare per lunghi chilometri un supermercato o un baretto con qualcosa da mettere sotto i denti. Ma poi, all'improvviso, appare il Radbar. Sistemo la bici, tolgo il casco e i guanti e mi avvicino al bancone. Ci sono tre ragazzi che parlano con le due bariste, in spagnolo. Ma dai! Non ha senso. Ed io, ovviamente intimorito, chiedo: "Fate panini?". Si gira quindi la barista, mi rivolge uno sguardo, e mi risponde in italiano un po' maccheronico, ma non come una tedesca; sarà il momento di debolezza, ma mi sembra strepitosamente carina. Frangetta e occhioni che, forse per la fame, mi accecano. Ordino un po' a caso una piadina e una Cola biologica (avevo chiesto una CocaCola) e 9 euro e 50 volano. Ma volentieri. Prendo la Cola e vado a sedermi nel mio tavolo sotto la pergola. Lei arriva con la piadina mezza nera e mi dice: "È un po' scura, ma non è bruciato". Io accetto, anniento la piadina, riempio le borracce e riparto dopo un ultimo saluto malinconico riportando il piatto. La ciclabile è come un tappeto rosso e lussuoso. Le gambe vanno bene. Bastano però 3-4 km di sterrato qua e là per farmi sudare per bene e quindi la salita per ridimensionare subito le mie esaltazioni ingiustificate.
Arrivo a Prato allo Stelvio che è molto caldo. Mi godo bei 20 minuti alla fontanella, dove una coppia di giovani di Rimini in MTB mi chiedono dove vado e racconto un po'. Lorenza G. mi dice di essere molto felice di aver finalmente visitato G-lorenza. Mi fanno i complimenti e questo mi aiuta a far salire l'umore. Trafoi è sempre più vicina. 12 km e 700 m di dislivello continui, che affronto a velocità lumaca insieme a un bambino, 12-13 anni, sicuramente nordico, che mi sorpassa due volte.

Arrivo al Camping Trafoi prima delle 18, molto soddisfatto. Mi danno un posticino stupendo nella parte bassa di questo campeggio perfetto, piccolo, riservato. In una radurina siamo io e un inglese, anche lui in bici, che arriva dalla Slovenia. È molto simpatico e preso bene, così metto subito alla prova il mio inglese sfigato. Bene così. Ci confrontiamo su alcune cose e poi ognuno si fa la doccia e la cena. Il mio fornelletto non funziona, lui viene ad aiutarmi, non riesce neanche lui a risolvere. Mi presta il suo e via. È freddo quasi, me lo godo tutto. I pensieri vagano, tra preoccupazioni per i giorni a venire, di viaggio e di vita. Questa solitudine mi piace o è solo un modo per sfuggire alle mie responsabilità su altre persone? Chi lo sa. Mettiamoci alla prova.
Zernez | 17 luglio
Giornatina. Di montagna. Pochi chilometri ma duri, tanta salita emozionante. Mi sveglio presto e comincio a pedalare che sulla salita dello Stelvio ci sono quasi solo io.




Baden | 18 luglio
Serata molto piacevole con Fede e Marta, mi hanno accolto molto amorevolmente. Mi sembra impossibile non avere da pensare alla tenda, alla cena, al freddo delle scorse notti. Terrò nel cuore nei prossimi giorni questo affetto ingiustificato. Li ho incrociati proprio poche volte negli ultimi anni, ma è bello scoprire quante cose si hanno in comune. Oggi una giornata eterna. Partenza 7.10. Arrivo 20.45. Son tante ore, e tanto caldo.
Belfort - 19 luglio
Oggi mi metto a scrivere all'aperto. Troppo caldo per farlo in tenda prima di dormire. Giornata poco piacevole. Troppo caldo che mi fa passare la voglia di pedalare. Domani è previsto brutto quindi spero sarà un po' meglio. Partenza stamattina dopo ricca colazione con Fede e Marta. Fede mi accompagna qualche chilometro andando a lavoro. Poi rimango solo e affronto qualche collina e poi ciclabili piacevoli fino a Basilea. Poi solo pianura e caldo. Pianura un po' noiosa, mi ero abituato bene i giorni scorsi. Umore un po' giù stasera. Dubito di me stesso. Spero che il domani mi porti nuovo entusiasmo, ma anche nuove sfide da vincere. Oggi in tenda vicino a 2 svizzeri, padre e figlio, che avevo superato 50 km prima di arrivare. Sono simpatici, stranamente. Ho vicino anche una coppia di vecchi olandesi che mi squadrano continuamente. Poco importa, la sfida è ancora aperta. Ma ho già passato la metà, forza.
Montigny le Roi - 20 luglio
Questo pezzo di Francia non mi dice molto. Mi ero proprio abituato bene con la Svizzera. Faccio un po' fatica a godermi i momenti in solitaria e oggi il pomeriggio è stato molto lungo perché alle 15 mi sono fermato in questa area camper-campeggio. 7 euro, pochissimo, però manca un po' quell'accoglienza tipica di qualsiasi campeggio nel mondo, credo. Si paga un ticket a un distributore automatico e via. Spero non mi rubino la bici. La mia olivetta (oliva+vetta) mi sta davvero dando grandi soddisfazioni e vorrei riportarla intatta al suo padrone. Oggi giornata più fresca, in cui ho sperimentato quanto sia importante darsi degli steps intermedi.


Arcis sur Aube - 21 luglio
Sono contento di essere riuscito a scrivere tutte le sere e a poter andare a dormire tutte le sere con calma. Oggi bella cenetta con due tramezzini, un'altra burrata e un bel po' di fragole, insieme a una birra Blanche che mi sembra la più buona del mondo. Questo viaggio mi ha proprio messo sotto gli occhi quanto sia bello pedalare nelle ore mattutine. Mi fa riconciliare con me stesso, con la bicicletta e con questa idea di viaggio. Non mi capita spesso di potermi svegliare nel cuore dell'Europa e poi vedere tutti i paesini che si svegliano mentre le mie gambe macinano i primi chilometri. Oggi 2 brioches alla prima Boulangerie aperta, buonissime dopo il quasi digiuno di ieri sera. Poi un po' di collina gialla e verde, interrotta solo dal grigio del mio asfalto.

Paris - 22 luglio
Sono arrivato a destinazione. Di già. Direi la misura giusta per un viaggio in bici da solo, almeno per me.

Il percorso tra Trento e Parigi in bicicletta
Il percorso era stato pianificato solo nella parte iniziale (fino a Zernez circa) per mancanza di tempo; tuttavia, non sono state riscontrate particolari criticità. Per la navigazione è stata utilizzata principalmente l’app Google Maps seguendo le indicazioni per la bicicletta, su smartphone. I chilometri percorsi sono principalmente con fondo in asfalto, ma soprattutto in Svizzera sono stati percorsi alcuni tratti su fondo sterrato. Sono stati affrontati lunghi tratti su piste ciclabili. In generale le strade non sono risultate trafficate, tranne nei posti più turistici. Non sono stati riscontrati problemi meccanici. La bici utilizzata è una Cube Nuroad Race del 2021. L'anno scorso ho pedalato da Trento a Barcellona in solitaria.- 16/7/2022 - Day 1 Trento - Trafoi | 152,13 km | 1.464 m
- 17/7/2022 - Day 2 Trafoi – Zernez | 66,67 km | 2.224 m
- 18/7/2022 - Day 3 Zernez – Baden | 212,21 km | 1.537 m
- 19/7/2022 - Day 4 Baden - Belfort | 134,73 km | 943 m
- 20/7/2022 - Day 5 Belfort - Montigny le Roi | 132,53 km | 1.334 m
- 21/7/2022 - Day 6 Montigny le Roi - Arcis sur Aube | 143,71 km | 720 m
- 22/7/2022 - Day 7 Arcis sur Aube – Paris | 182,50 km | 793 m
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