Un piacevole volume che descrive le vicende quotidiane di un tour leader che porta in giro per la sua amata Sicilia alcuni cicloturisti ed intanto cerca di sopravvivere agli eventi che lo travolgono. Non si tratta di un vero e proprio libro di cicloturismo ma è comunque una lettura divertente e scorrevole.
La Minuscola di Mario Valentini è un libro edito Exorma che racconta le vicende autobiografiche dell'autore ed il suo rapporto con la piccola figlia appena nata ("la minuscola" appunto), intervallando la narrazione con le peripezie di una vita precaria che sta iniziando a trovare la quadratura del cerchio.
Mario è un ciclista amatore siciliano oltre che "aggiustatore di racconti". In maniera piuttosto casuale e fortuita ottiene un posto come tour leader in un'azienda americana che organizza viaggi in bici in Sicilia. Il lavoro è buono e redditizio, ma Mario non parla una parola d'inglese e l'approccio con i turisti non è facile. La sua costante vocazione alla precarietà sembra essere salva ma nel frattempo la moglie scopre di essere rimasta incinta, poco prima di partire per una vacanza sulle Alpi francesi. L'organizzazione del viaggio diventa un'odissea, vista anche la presenza di un cane con il quale è impossibile pensare di salire su un aereo. Le stesse vacanze sono un susseguirsi di peripezie e mentre i mesi passano, la nascita della piccola si avvicina ma con essa anche un'occasione inattesa e risolutrice.
Nel frattempo l'autore, facendo un salto temporale, intervalla la narrazione della sua vita ad una serie di episodi e conversazioni con sua figlia, appena nata. Il rapporto è tutto da scoprire, da rivelare e l'autore si troverà d'un tratto a "inventarsi" padre, a scoprire la gioia di un sorriso e delle semplici gesta quotidiane della sua minuscola.
Sinossi dell'opera
Fino ad allora abilissimo nello schivare le responsabilità, nello "sbagliare strada", un quarantenne scopre che sta per diventare padre. Lui, che è precario per testarda vocazione, si accontenta di supplenze e occasionali collaborazioni, di smontare e rimontare racconti e anche biciclette, delle quali è appassionato. Di fronte alla nascita della figlia ha una sorta di rivelazione che lo porta a smontare e rimontare la sua vita. Preso dall'incantamento accetta la presenza spiazzante della piccola. Non si capacita, ci mette tempo, la osserva come una specie di ricercatore assai dilettante, ne seziona gli umori e le conquiste, scopre quanto sia poco addomesticabile. Mentre racconta gli impacci esilaranti, le peripezie picaresche di lavori come quello da tour leader per giri ciclistici, tiene alla neonata deliranti quanto affettuose lezioni di logica, ragionamenti estatici quanto teneri sulla termodinamica, e scopre "un mondo popolato di oggetti a cui sorridere", un mondo in cui lui non era mai stato. Il quotidiano diventa straordinario, il mutamento di rotta e del destino che da sempre racconta la letteratura hanno qui accenti di comicità disorientata, come se l'arte di accudire una figlia e quella di scrivere custodissero lo stesso segreto, quello del principiante.
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