Il premio Nobel per la letteratura del 2008 (devo essere sincero, non lo conoscevo ed ho acquistato il libro per curiosità) ci racconta con gli occhi di un Mauritiano la vita sull'isola di Raga, nell'arcipelago delle Vanuatu. Nel 2005 Le Clézio approda sull'isola e la esplora parlando con chi lì vi è vissuto. Il libro è un intreccio di finzione e realtà.
Descrive l'arrivo su queste isole dei primi abitanti tramite piccole imbarcazioni, stenti e sofferenze. Racconta le chiacchierate con una donna capace di rendersi indipendente grazie al commercio di alcune tele intrecciate, descrive il rito del Nagol con cui gli uomini si gettano nel vuoto da una torre di legno legati per i piedi a delle liane. Denuncia gli sfregi dell'epoca coloniale perpetrati per esempio dai blackbirder, oppure gli esperimenti nucleari effettuati pochi anni orsono. Le Clézio cerca di rendere questa miriade di isole, oscure agli occhi di tutto il mondo, un continente un pò meno invisibile.

Il continente invisibile di Jean-Marie-Gustave Le Clézio
Ultima modifica:
03 Giugno 2024
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