Capelli lisci, sguardo dolce, fisico da climber e sorriso spontaneo, Silvia va in bicicletta come tanti di noi, ma non solo. Nel suo laboratorio in Liguria crea centinaia di piccole opere d'arte dando voce ai sogni e alle passioni delle persone. Anelli, ciondoli, targhe per bici, bracciali e medagliette, un'artista come Silvia può fare di tutto. Se poi questo tutto viene realizzato con estrema dedizione e spontaneità, beh inutile dirti che il risultato è eccezionale...
Nelle scorse settimane Silvia ha creato per noi delle splendide medagliette per Nala, alcuni braccialetti e anelli a tema due ruote, dei fantastici orecchini e delle targhe da bicicletta per esprimere al meglio il nostro amore per il viaggio e l'avventura. Con questa intervista abbiamo cercato di conoscere meglio Silvia, il suo lavoro e la sua storia.
Silvia tu sei ligure e come ogni abitante di questa splendida regione vivi tra mare e montagne. Questo ha sicuramente influenzato la tua passione per l’outdoor e la Natura, ma i metalli? Quando e in che modo è nata questa tua predisposizione a creare con i metalli?
Ciao ! È vero, i metalli non sono la prima cosa che ti fa pensare alla Liguria. Infatti nei primissimi anni della mia attività realizzavo ciondoli dal legno di ulivo, sagomandoli e decorandoli con pirografo e olio. Ho progressivamente abbandonato il legno perché ho trovato nel metallo la possibilità di esprimermi in modo più completo, con un risultato finale anche più adatto ad essere indossato in ogni occasione.
Da quanti anni realizzi opere d’arte da indossare?
Ho iniziato i primi esperimenti, spesso maldestri, tra il 2012 e il 2013. Inizialmente lo vivevo come un hobby, all’epoca ero fresca di laurea in lingue ed ero certa che la mia carriera avrebbe seguito quella direzione. Nel mentre mi divertivo a sperimentare tecniche e creare gioielli ‘come piacevano a me’, che mi dessero la carica quando ne avevo bisogno.
Quando sei riuscita a trasformare questa tua passione in professione e in che modo?
Posso dire che nel giro di qualche anno ero in grado di dire la mia dal punto di vista creativo. Sognavo di trasformarlo in un lavoro, ma non era mai il momento giusto. Dopo la nascita di mio figlio mi è stato diagnosticato un melanoma (si è risolto tutto per il meglio, ma all’epoca non lo sapevo). Il giorno prima di rimuoverlo ho chiamato il primo commercialista che ho trovato sull’elenco telefonico. Ho aperto partita iva con un bambino di tre mesi e dieci punti sulla gamba. C’è una frase che mi piace molto, l’avevo letta anni fa proprio su un forum di artigianato ed era ‘done is better than perfect’, è proprio vero. Il rischio, se si aspetta il momento perfetto, è di non muovere mai il primo passo.
Quali sono i materiali che prediligi nel tuo lavoro e quali gli strumenti dei quali non potresti proprio fare a meno?
Adoro l’ottone. Mi piace lavorarlo, amo le tonalità che assume quando viene indossato. Adoro anche accostare i tre metalli che uso maggiormente (ottone, rame e alluminio) e creare dei piccoli paesaggi giocando sulle tre tonalità. Come progetti futuri intendo approfondire il mio rapporto con la saldatura, in quel campo ho solo da imparare al momento ;)
Sul tuo sito si trovano tantissimi gioielli personalizzati, quali sono le regole che applichi per studiare e capire la personalità di un viaggiatore o uno sportivo e poi traslare la stessa nella tua arte?
Spesso mi baso banalmente su cosa piacerebbe a me o alle persone che mi circondano. Vivendo l’outdoor in prima persona mi lascio ispirare dai posti e dalle emozioni che vivo. Talvolta sento il bisogno di un gioiello motivante, altre volte celebrativo o altre volte ancora di un accessorio realmente funzionale. Un altro spunto importante sono le richieste dei clienti stessi. Le richieste più insolite ti portano ad auto-sfidarti e a raggiungere risultati che non pensavi o ti aprono a prospettive diverse.
Le tue creazioni ti hanno portato a conoscere tanti super personaggi del mondo outdoor, ci racconti uno degli incontri che ti ha riempito il cuore di emozioni?
L’incontro che mi ha emozionato maggiormente, di recente, è stato quello con Martina Valmassoi. L’ho contattata la prima volta su Instagram la scorsa primavera, lei stava preparandosi a partire per il giro d’Italia in bici, per me era la vigilia della salita in splitboard sul Monte Bianco (a quanto pare l’ansia riesce a darmi la spinta giusta nella vita xD) da lì ci siamo conosciute e abbiamo progettato insieme alcuni gioielli. Consegnarglieli proprio in occasione della sua vittoria alla TDS è stato davvero emozionante. Una consegna particolarissima invece è stata la creazione delle medagliette per le caprette dell’alpinista Simone Moro e della sua compagna Valeria. In entrambi i casi ho avuto la fortuna di conoscere delle persone splendide e davvero grandi, dei fuoriclasse.
Nel 2022 è ormai tempo di pensare alla sostenibilità della nostra esistenza e tu lo fai quotidianamente anche nel tuo lavoro? Credi possa essere determinante per il futuro della Terra che ogni azienda o libero professionista si impegni nel proporre un packaging più green?
Assolutamente! Nel mio lavoro sono da sempre attenta a limitare al massimo gli sprechi, utilizzare lavorazioni senza agenti chimici e in particolare ho investito su un packaging minimale, riciclato e riciclabile. Vado molto fiera delle bustine colorate che utilizzo, in carta paglia della cartiera di Arenzano. Possono sembrare frasi fatte, ma a livello locale ognuno fa la differenza. Per questo, oltre al packaging, prediligo sempre gli spostamenti in bicicletta piuttosto che in auto. Ed ecco che se devo consegnare un pacchetto nelle vicinanze… ci vado in bici!
Sei un’appassionata ciclista, è vero che quando hai la possibilità di farlo, consegni i tuoi gioielli personalmente in bici! Raccontaci qualcosa in più del tuo mezzo!
Ho due biciclette, di cui sono follemente innamorata: una Intense Spider e una Surly Karate Monkey. Con quest’ultima macino il maggior numero di chilometri. Attrezzata di portapacchi e borse, ruote da 29, con lei ho fatto giri di consegne anche di 100 km divertendomi come una matta. Le consegne ‘sportive’ sono un aspetto che mi appassiona molto. La scorsa estate ho portato alcuni bracciali a due rifugi in Valle Gesso, unendoli in una corsa in montagna di quasi 30 km e ne conservo un ricordo bellissimo.
Il tuo sito (https://silvia-withlove.com/) racconta molto di te e delle tue opere, ma se qualcuno fosse in Liguria, potrebbe toccare anche i tuoi gioielli con mano?
Non ho attualmente una boutique aperta al pubblico, ma ci sono alcuni negozi presso i quali è possibile visionare ed acquistare una selezione di mie creazioni. In Liguria sono Outpost Mountaineering e Riviera Outdoor a Finalborgo, Manarola Boutique alle Cinque Terre, Cartoleria Smiles a Genova Voltri; in Piemonte Sitstart Mountain Store ad Ormea, Zone Sportshop a Limone Piemonte e Silvi Gioielli a Saluzzo. Oppure, se siete nel raggio di 100 km, arrivo pedalando ;)
Il sito di Silvia ospita numerose sue creazioni: se vuoi fare o farti un regalo che esprima passione, amore per la Natura o predilizione per l'avventura scrivile e progetta insieme a lei il tuo gioiello in metallo!
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