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Manubri gravel: i migliori 12 e come scegliere
Il concetto è uno solo: gravel, ovvero ghiaia! E quando si parla di questo mondo non si può non citare uno dei componenti principali di questa tipologia di bici che sta prendendo sempre più piede nell'ambiente ciclistico e cicloturistico: sto parlando dei manubri gravel e lo dico volutamente al plurale in quanto ne esistono veramente tanti e di svariate forme e sfaccettature. Per questo motivo di seguito cercherò di spiegarti come scegliere un manubrio gravel e quali sono le caratteristiche di alcuni tra i migliori manubri gravel per le tue avventure.
In questo articolo
Manubri gravel: note introduttive
È innegabile, attualmente le gravel bike stanno letteralmente spopolando tra gli appassionati delle due ruote. Derivate dalle bici da corsa, convincono sempre più ciclisti stradisti a volersi misurare sui terreni ghiaiosi fuori dal traffico ma anche tutti quegli appassionati di offroad che hanno visto in questa novità un modo differente di approcciarsi alla natura e allo sterrato non tecnico.
Osservando il manubrio di una bici da corsa e di una bici gravel, è lampante notare una differenza: la forma del manubrio.
Nell'articolo di Leo sui manubri da viaggio sono stati identificati due aspetti fondamentali legati al comfort di guida di una bicicletta, replicabili chiaramente anche alle bici con manubrio gravel: la posizione delle mani, al fine di evitare affaticamenti e formicolii derivanti dalla compressione del nervo mediano, e la postura ideale frutto di uno studio accurato dal biomeccanico oppure di adattamento al mezzo con l'esperienza per i meno esigenti.
Nell'ambito che sto esaminando consiglierei almeno di valutare con esattezza la larghezza del manubrio gravel in funzione della larghezza delle spalle, per evitare problemi fisici come indolenzimenti fisici vari.
Come scegliere i manubri gravel
Ma veniamo alla terminologia e agli aspetti tecnici, fondamentali per comprendere non solo le geometrie del manubrio gravel ma anche la funzionalità dello stesso e quindi capire come scegliere i migliori manubri gravel.
I parametri fondamentali sono essenzialmente sette.
Larghezza del manubrio gravel
In realtà sarebbe più corretto, in questo caso, parlare di larghezze, dato che i parametri da considerare sono due. La prima è larghezza totale di un manubrio gravel che viene misurata come la distanza orizzontale tra gli assi dei due estremi (linea color rosso), a differenza della larghezza del manubrio (linea color blu) che rappresenta un valore parziale ma di riferimento per i produttori (d'ora in poi si utilizzerà solamente questa).
Chiaramente, quanto più largo è il manubrio tanto più si riuscirà ad ottenere stabilità di guida, anche sul veloce.
Drop
Il drop non è altro che la distanza verticale tra l'asse dello stelo superiore e l'asse dell'estremità inferiore del manubrio gravel. Un drop molto ridotto facilita il cicloturista nel prevenire il mal di schiena causato da un inarcamento troppo pronunciato del tronco passando dalla posizione alta a quella bassa.
Reach
Il reach manubrio è la distanza orizzontale tra l'asse dello stelo superiore e l'asse dell'estremità più avanzata del manubrio gravel. Anche in questo caso un reach ridotto facilita un veloce spostamento delle mani dalla presa bassa alle leve dei freni.
Rise
Il rise è la distanza verticale (intesa come rialzo) tra l'attacco manubrio e la presa delle mani sullo stelo superiore del manubrio. Più il rise è alto più la posizione sarà più comoda in quanto i polsi verranno caricati meno a favore del benessere e del minor affaticamento dei polsi stessi.
Flare
Il flare o scampanatura è una delle caratteristiche più evidenti che differenziano un manubrio gravel dalla classica piega di un manubrio da corsa. In sostanza rappresenta l'angolo di apertura verso l'esterno delle estremità inferiori del manubrio bici gravel. Questa configurazione permette al cicloturista di avere una presa sicura e un maggior controllo del mezzo sui terreni accidentati, a favore del comfort di guida e della stabilità.
Dall'altro lato, la scampanatura incide un po' sull'areodinamicità e quindi sulla prestazione che nelle bici gravel è un parametro considerato secondario.
Backsweep
Il backsweep manubrio, non presente in tutti i modelli di manubrio gravel, è una sorta di angolo di arretramento dello stelo superiore del manubrio. Ciò favorisce una posizione delle mani leggermente più comoda e soprattutto un po' meno affaticante per i polsi.
Outsweep
A differenza del flare, il cui angolo di scampanatura è visibile guardando frontalmente il manubrio, l'outsweep rappresenta l'angolo di rotazione della parte più esterna e bassa del manubrio gravel ma visto dall'alto.
I migliori manubri gravel per le tue avventure
Bene, è giunto il momento di elencare i migliori manubri gravel per le tue avventure, ponendo anche un occhio di riguardo ai produttori italiani. Il criterio di scelta si basa essenzialmente sul concetto di fornire una casistica abbastanza ampia dei modelli presenti attualmente sul mercato in funzione delle diverse combinazioni dei parametri appena elencati e dei contesti di utilizzo più indicati.
Easton EA50 AX
Questo manubrio gravel in lega di alluminio ha una larghezza compresa tra 400 e 460 mm in base ai modelli, un drop da 120 mm, un reach da 80 mm e un flare da 16°. È un manubrio compatto e facilmente gestibile nelle prese, anche se nel modello più stretto il controllo con le mani appoggiate sui corni potrebbe risultare un po' compromesso, oltre al poco spazio per alloggiare una borsa manubrio da bikepacking.
Per più info visita il sito Easton
FSA A-Wing AGX
Questo manubrio viene realizzato sia in alluminio che in carbonio. Ha una larghezza compresa tra 420 e 480 mm in base ai modelli, un drop da 120 mm, un reach da 80 mm e un flare da 15°, tutti parametri che permettono di garantire un buon controllo di guida su terreni misti. Inoltre con un rise di 2,5 mm viene anche migliorato il comfort posturale.
Per più info visita il sito FSA
Lauf Smoothie
Questo manubrio gravel in carbonio e fibra di vetro ha lo scopo di garantire rigidità e di assorbire le vibrazioni indotte dall'utilizzo su sterrato, ha una larghezza compresa tra 400 e 440 mm in base ai modelli e quindi un po' limitante, un drop consistente da 125 mm, un reach da 80 mm e un flare da 16°. A favore del comfort di guida e delle braccia più rilassate viene introdotto un backsweep di 3°.
Per più info visita il sito Lauf
Manubrio gravel Salsa Woodchipper
Chiaramente in questo elenco dei manubri gravel più interessanti non poteva mancare il modello forse più apprezzato dai cicloturisti su bici gravel e adventure bike, il manubrio gravel Woodchipper. La struttura è inconfondibile: larghezza da 420 a 460 mm, drop da 114 mm, reach molto compatto con i suoi 56 mm, flare di 25° e quindi il manubrio risulta decisamente aperto, outsweep molto pronunciato di 38°. Disponibile anche nella versione carbon, questo manubrio permette di alloggiare Anything Cradle e aerobars su un'area di bloccaggio di 120 mm (140 mm per la versione carbon). Caratteristica peculiare è la leggera inclinazione della leva del cambio e del freno verso il basso. Fra (e da pochissimo anche Vero) ne sono due felici possessori.
Per più info visita il sito Salsa
Decathlon Riverside Bikepacking
Manubrio bici gravel in lega di alluminio montato di serie sulla Riverside Touring 920, si presenta largo ed aperto per offrire ampio spazio di alloggiamento della borsa manubrio e per garantire una posizione delle mani e delle braccia quanto più comoda possibile, grazie a valori di drop, reach e flare paragonabili al manubrio Salsa Woodchipper (drop 115,5-124 mm; reach 52,6 mm; flare 24°). È disponibile in due taglie, con larghezza totale del manubrio variabile da 580 a 620 mm, un angolo di backsweep di 4° e la caratteristica, comune anche ad altri modelli di case costruttrici differenti, di una presa dominante alle estremità.
Per più info visita il sito Decathlon
Bombtrack Beyond
Manubrio in lega di alluminio della larghezza variabile tra 420 mm e 460 mm, drop da 115 mm, reach da 85 mm e flare da 30°. Ideale per offroad grazie alla forma molto ampia, alle leve freno/cambio molto aperte per una presa manubrio comoda e un consistente spazio per una capiente borsa manubrio.
Per più info visita il sito Bombtrack
Curve Walmer
Manubrio gravel disponibile in varie larghezze, da 400 mm a persino 600 mm, tra i più ampi sul mercato. La larghezza così accentuata permette di poter cambiare più volte la posizione della mano prevenendo formicolii e fastivi al polso, a garantire un controllo più efficace del mezzo soprattutto se carico e a migliorrare la stabilità di guida in offroad. Inoltre un manubrio così largo offre molto spazio per alloggiare borsa, luce, dispositivo gps, etc. Tutte funzionalità garantite dai parametri ben equilibrati: drop da 110 mm, reach da 60 mm, flare da 29° e backsweep da 7°.
Per più info visita il sito Curve
Manubrio gravel Ritchey WCS Beacon
Manubrio in lega di alluminio con un range di larghezza compreso tra 400 e 460 mm ma con valori molto ridotti di drop (80 mm) e reach (65 mm) a favore del comfort di guida. Oltre a un backsweep manubrio di 4,5°, la particolarità sta nel flare di 36°, valore decisamente alto rispetto ai manubri gravel più comuni.
Per più info visita il sito Ritchey
Specialized Hover
Manubrio gravel in lega di alluminio di larghezza compresa tra 380mm (valore molto ridotto) e 460 mm. Con un drop di 103 mm, un reach di 70 mm, un flare di 12° la guida su sterrato diventa stabile ed efficace. Aggiungendo inoltre un rise di 15 mm sicuramente la confortevolezza non verrà a mancare.
Per più info visita il sito Specialized
Surly Truck Stop
Altro marchio ampiamente conosciuto nel mondo del cicloturismo, che propone un manubrio gravel in alluminio tra 420 e 480 mm di larghezza, drop da 114 mm (valore nella media), reach da 68 mm e flare da 12°. Completa la geometria un valore di 30 mm di rise per una posizione di guida più rilassata.
Per più info visita il sito Surly
Redshift Kitchen Sink
Modello particolare di manubrio gravel, disponibile con o senza loop aerodinamico (quest'ultimo adatto all'endurance). Con una larghezza variabile da 440 mm a 530 mm, un drop da 110 mm, un reach tra 65 e 70 mm e un flare di 25° sicuramente sarà premiato il comfort. Inoltre con un backsweep di 7° e un rise di 20 mm si raggiungerà un livello ancora superiore di comodità associata ad efficienza soprattutto su terreni naturali. Alle estremità inferiori possono essere inserite manopole con impugnatura ergonomica.
Per più info visita il sito Redshift
A corredo di questo elenco voglio inserire un ulteriore manubrio gravel, più particolare degli altri, forse più estremo ma meritevole di un approfondimento, anche perchè è di un marchio italiano.
Deda Gera
Il marchio italiano Deda Elementi propone un manubrio gravel di alta gamma in carbonio con passaggio cavi interno. La particolare forma lo rende adatto all'utilizzo competitivo su percorsi endurance, ma nulla vieta di poterlo utilizzare anche a livello amatoriale per le proprie avventure. Sono disponibili tre larghezze, da 440 a 480 mm, con diverse possibilità di posizionamento delle mani. Drop da 100 mm consente un veloce spostamento delle mani dalle leve dei freni/cambio alla posizione bassa, mentre un reach di soli 40 mm permette una posizione molto ravvicinata alle leve del freno. Backsweep da 12°, rise da 7 mm e outsweep da 16° completano la geometria.
Per più info visita il sito Deda
E con il Deda Gera termina la nostra panoramica dei migliori manubri gravel per questo 2021. Chi abbiamo dimenticato? Faccelo sapere nei commenti!
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Tutte le bici elettriche necessiterebbero comunque di una regolamentazione per l'uso in montagna , visto che la continua evoluzione le porta ad assomigliare a moto da fuoristrada piu che biciclette.
(Full disclosure: I'm the author of GpsPrune)