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Marrakech e i pendii dell'Atlante in bici | Tappa 1

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Già essere in Marocco, dopo l'inizio di giornata, è un miracolo: bici pesanti, scatoloni troppo grandi, addetti pignoli... ma alla fine ce l'abbiamo fatta e ci siamo tuffati indietro nel tempo di un paio di secoli, pedalando tra i vicoli della periferia di Marrakech prima di dirigerci verso i pendii settentrionali dell'Alto Atlante.

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Ci piace il rischio

Per raggiungere Marrakech abbiamo scelto una compagnia lowcost, con il vantaggio di un prezzo esiguo ma con lo svantaggio di dover pagare anche l'aria in eccesso che respiravamo! La nostra scarsa propensione alla precisione e alla cura dei dettagli, ci ha fatto rischiare di restare a Malpensa senza mai salire sull'aereo verso il Marocco.

Per sicurezza il giorno prima della partenza abbiamo deciso di dormire in aeroporto ed effettuare l'imbarco delle bici con tutta tranquillità al mattino presto (avevamo il volo alle 7 circa)... ci siamo avvicinati al check in verso le 5.00: non appena appoggiati gli scatoloni sulla bilancia ci siamo accorti di avere un eccesso di peso di tre chili su uno e di un chilo sul secondo, maledicendoci per non aver pesato gli imballaggi a casa (come dire... predicare bene e razzolare male!). Subito lo stewart si è dimostrato pignolo e zelante, ci ha fatto notare che non potevamo imbarcare le bici se non dopo averne ridotto il peso, facendoci anche la predica sul fatto che nello scatolone (come da regolamento, non lo discutiamo!) ci dovesse stare solo la bici e non le borse (seppur praticamente vuote), il portapacchi e tutto il resto... come a dire che se viaggi in bici con un volo lowcost devi acquistare il biglietto per te (economico) ed in più pagare il bagaglio da imbarcare (che già diventa una bella cifra, avendo 2 o 4 borse a testa e dovendo pagare a collo) e per finire il sovrapprezzo per la bici (solitamente molto più costoso del biglietto stesso).

aeroporto marrakesh

Fortunatamente avevo portato con me un po' di nastro adesivo con cui ho potuto richiudere le bici dopo averle aperte e liberate dei pochi vestiti inseriti nelle borse e di un sacco a pelo (materiale che poi abbiamo spostato nel bagaglio a mano... senza star lì troppo a sottolineare il fatto allo stewart ormai diventato nostro acerrimo nemico!). Tutta questa operazione, oltra a farci sudare sette camicie, ci ha fatto perdere un'ora circa. Alla fine abbiamo ottenuto il nostro biglietto e ci siamo diretti verso il punto di raccolta dei bagagli speciali: altra sorpresa... lo scatolone contenente la bici era troppo alto per passare attraverso il metal detector presente (altro segnale che dimostra la nostra cura e precisione nell'imballaggio) e così abbiamo dovuto riaprire le bici ed attendere l'ispettore che venisse a controllare personalmente... fortunatamente in questo caso la cordialità e disponibilità, seppur nella precisione dell'ispezione, ci hanno fatto distendere un po' i nervi.

Alla fine ce l'abbiamo fatta... siamo saliti sull'aereo e nonostante un po' di incertezza sulla sorte delle nostre bici, ci siamo rilassati pronti ad iniziare l'avventura e l'esplorazione del Marocco in bici.

Marocco in bici: finalmente si parte!

Dopo le mille peripezie al decollo in Italia, l'atterraggio è perfetto, come piace a noi. Finalmente il Marocco in bici è realtà! Scendiamo dall'aereo, ritroviamo quasi subito le bici, ci piazziamo davanti all'aeroporto a montare ruote, cambio e pedali e siamo pronti a partire in un caldo mezzogiorno marocchino.
marrakech viaggio bici

L'impatto con Marrakech è di quelli che non ti scordi: subito una pista ciclabile... in Maroccco?!? A metà tra stupore e incredulità, pedaliamo lungo la striscia dedicata a bici (e motocicli, ad onor del vero) verso il centro cittadino. Evitiamo di entrare nella Medina che visiteremo al ritorno ma Marrakech si presenta già con le sue mura e colori d'Africa. Il passaggio in periferia, tra mercati e strade dissestate, ci getta subito nel Marocco più vero e profondo, lontano anni luce (anche se fisicamente a poche centinaia di metri) dalla turistica piazza di Jema'a el Fna.marrakech ourzazate

Il contrasto tra passato e modernità, tra tradizione e sviluppo, forte e stridente in questo paese ci si manifesta subito. Per le strade, le une al fianco deegli altri, corrono auto nuove luccicanti e muli emaciati e sovraccarichi. Un episodio ci catapulta nella realtà più triste del paese: pedalando lungo una strada periferica, sul ciglio della strada scorgiamo un mulo, smunto e solitario, che langue disteso a terra in attesa della morte, mentre pochi metri più in là una manciata di ragazzini gioca a calcio indifferente. 

Verso l'avventura e le montagne

Abbandoniamo la città, ritrovando la strada che ci porterà verso l'avventura. L'Alto Atlante marocchino è lì ad attenderci e per le prossime due settimane solcheremo le sue strade, su e giù oltre per valichi a quote da capogiro, mai sotto i 1000 m di quota.fuoristrada marocco

I primi quaranta chilometri di strada sono solo caldo e noia tra piatti uliveti e campi incolti. Poi, oltre Ait Ourir, inizia la collina ed una dolce ma inesorabile ed interminabile salita. Papaveri e margherite colorano il paesaggio e la vallata in cui s'inerpica la strada, è magica!

Un succo di limoni colti e spremuti al momento, ci toglie la sete, le ondulate colline rosse si trasformano lentamente in imponenti massicci montuosi, il cielo terso s'indora dei raggi del tramonto e noi iniziamo a sentire la stanchezza di una giornata lunga ed intensa.primavera marocco

Poco oltre un pianoro sotto la strada attira la nostra attenzione. Una rapida ispezione conferma la prima impressione: un luogo perfetto per accamparsi. 

Con addosso quella leggera agitazione che accompagna la prima notte in un paese straniero, dopo aver piantato la tenda e mangiato un panino acquistato lungo la strada poco prima, ci adagiamo sui nostri materassini avvolti nel sacco a pelo. Se il buongiorno si vede dal mattino, ci sarà da divertirsi in questo viaggio in Marocco!riposo marocco

 
Per scoprire tutte le tappe del nostro viaggio in Marocco in bici potete consultare il post riassuntivo: Marocco in bici: percorso e informazioni utili.

Qui troverai i racconti tappa per tappa:
Tappa 1 - Da Marrakech a Taddert Tappa 2 - Da Taddert a Telouet Tappa 3 - Da Telouet a Ouarzazate Tappa 4 - Da Ouarzazate a Skoura Tappa 5 Tappa 6 Tappa 7 Tappa 8 Tappa 9 Tappa 10 Tappa 11 Tappa 12 Tappa 13 Tappa 14

 
 
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Leo

ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.

EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.