L'anno scorso ho acquistato la mia nuova bici da viaggio, una Genesis Longitude, che mi ha permesso di tornare al mio vecchio amore, il manubrio flat. Per completare il ritorno in grande stile ho pensato di montare un manubrio alternativo che da tanti anni avevo nel mirino: il Surly Moloko, con l'intenzione di avere spazio per attaccare un po' di gingilli ma soprattutto per garantirmi molte più variazioni nelle posizioni sulle mani. Oggi, a distanza di oltre un anno, posso dare un giudizio completo su uno tra i manubri bici da viaggio flat più popolari tra i cicloviaggiatori.
In questo articolo
Manubrio Moloko: caratteristiche
Il manubrio Moloko, realizzato dall'americana Surly, è studiato espressamente per chi viaggia in bicicletta e cerca in questo componente caratteristiche specifiche che non si trovano su un manubrio MTB classico. Comfort e spazio per poter agganciare oggetti utili sono tra le priorità per noi cicloviaggiatori e questo manubrio alternativo sembra rispondere a queste richieste.
Questo resta un manubrio piatto, seppur alternativo, quindi è compatibile con leve dei freni e comandi del cambio pensati per la mountain bike, mentre se stai pensando di convertire una bici con manubrio gravel (drop) ti consiglio prima di verificare le misure e la spesa che dovrai sostenere per avere tutte le componenti compatibili: potrebbe non valerne la pena.
In questa immagine di whatbars.com puoi vedere le dimensioni e le geometrie del Moloko:
Volendo dare un po' di numeri, come puoi vedere qui sopra il Moloko Bar ha una larghezza di 735 mm e un angolo di backsweep di 34°. Il diametro nella zona di attacco manubrio è di 31,8 mm mentre è di 22,2 mm nella zona dell'impugnatura. È realizzato in acciaio al cromo e pesa circa 700 g.
Quali sono i vantaggi del manburio Moloko?
Entriamo dunque nel vivo e vediamo perché ho scelto il Surly Moloko Bar andando a sostituire la barra piatta presente sulla mia Genesis Longitude.
Arretramento
Tra le caratteristiche che più mi attraeva del Moloko c'è lo spiccato backsweep, cioè l'arretramento rispetto all'orizzontale del tubo principale. Questo permette una posizione più naturale dei polsi e dovrebbe evitare l'intorpidimento delle mani e il loro eccessivo affaticamento.
Varietà di posizioni
Altra peculiarità di questo manubrio è la varietà di postura di cui dispone: sulla carta le posizioni possibili per le mani sono moltissime e permettono di modificare la propria posizione in sella per variare la muscolatura sollecitata e evitare di affaticare troppo le mani e i polsi.
Spazio per borse e accessori
Un altro elemento che mi ha fatto propendere per questo manubrio è la sua enorme disponibilità di spazi su cui agganciare accessori vari. Oltre alla borsa manubrio o al bauletto classico da cicloturismo, sulla barra frontale posso attaccare la luce anteriore e la action cam senza che mi diano fastidio mentre per il dispositivo di navigazione (ultimamente utilizzo un vecchio telefono) ho risolto con un porta cellulare per attacco manubrio.
Insomma, non sono di certo necessarie prolunghe o estensioni aggiuntive.
Manubrio Surly Moloko: cosa non mi è piaciuto?
Dopo oltre un anno di utilizzo ho scoperto che anche il manubrio Surly Moloko, che mi sembrava la scelta definitiva prima di essere usato in maniera continuativa, presenta elementi per me scomodi o non adatti.
Troppo avanzamento e posizioni alternative racing
La problematica principale che ho riscontrato è l'eccessivo avanzamento di questo manubrio.
Se mi trovo molto bene con la posizione classica più aperta, con le mani sulle estremità esterne del Moloko (per intenderci, quelle dove si trovano manopole e leve), già la posizione intermedia, alla giunzione di barra principale e tubi paralleli al telaio, è per me troppo avanzata. Per farti capire, ecco qui sotto il confronto con i manubri Jones Loop H-Bar e Velo Orange Crazy Bar, altri manubri alternativi piuttosto popolari.
Nell'ellisse rossa si può vedere come la giunzione dei tubi dei manubri sia molto più avanzata nel Moloko rispetto al Crazy Bar, mentre il Loop ha un posizionamento intermedio.
L'altra posizione disponibile è quella sulle brevi appendici che il Moloko offre. È un'ottima posizione aerodinamica che potrebbe essere utile per chi fa tanti chilometri su asfalto e quindi la può utilizzare sia per tagliare meglio l'aria ma anche per riposare un po' la schiena e il busto. Nel mio caso però, visto l'utilizzo principalmente offroad o turistico, non ho praticamente mai usato questa posizione delle mani.
Conclusioni
In definitiva, il manubrio Surly Moloko che sto utilizzando è un ottimo manubrio alternativo e mi ci trovo bene. Però ho avuto un paio di problemi: il primo è proprio quello già indicato dell'inadeguatezza delle posizioni alternative per il mio tipo di utilizzo della bici da viaggio. Raramente uso la variazione di postura perché non mi ci trovo un granché. Potrei usare un attacco manubrio più corto e con un po' di rise in più, ma sono piuttosto convinto che non cambierebbe di molto il mio giudizio.
Il secondo è un persistente formicolio alle mani dopo ore di utilizzo, che però ho risolto grazie a una visita biomeccanica, arretrando un po' la sella e alzandone un po' la punta.
Acquisterei di nuovo il manubrio Surly Moloko?
La risposta a questa domanda è difficile anche perché dal punto di vista ciclistico non sono un uomo fedele: mi piace cambiare e provare nuovi prodotti e strade.
I vantaggi rispetto a una barra piatta classica da mountain bike ci sono: lo spazio per agganciare di tutto e il backsweep che migliora la posizione principale delle mani lo rendono una soluzione preferibile a un manubrio flat ma i difetti che ho scoperto utilizzandolo forse mi farebbero propendere più per un Jones Loop o per un manubrio a farfalla come quello utilizzato nel viaggio in Europa di qualche anno fa e con cui mi ero trovato molto bene.
Di sicuro se dovessi fare un paragone con un drop bar, per viaggiare, sceglierei questo manubrio senza ombra di dubbio anche e soprattutto perché mi piace sempre più inserire tratti fuori strada anche nei miei viaggi.
Tu con quale manubrio viaggi? Quale mi suggeriresti di provare?
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