Eccoci qui, con un biglietto aereo di sola andata per Bangkok via Il Cairo in mano e tante idee che frullano confuse nella testa.
Entrambi, già da tempo, pensavamo di "organizzare" un'avventura di questo tipo, fra i profumi e i colori asiatici, fra le genti del Mekong e degli altipiani montuosi laotiani. Una mtb supercarica sarà la nostra più intima compagna di viaggio, l'unica con la quale riusciremo a condividere realmente ogni istante. La partenza si avvicina rapidamente e noi stiamo impazzendo ogni giorno di più per cercare di risolvere tutti i piccoli inghippi legati ad uno spostamento di questa portata: dieci mesi nel sud est asiatico!
Comunque non ci perdiamo d'animo, anzi l'eccitazione è in crescendo continuo.
Prima di Bangkok ci attendono tre giorni a Il Cairo dove visiteremo le piramidi di Giza, la città e, tempo permettendo, i dintorni. Un altro trasferimento aereo ci condurrà finalmente in Asia dove inizieremo l'itinerario vero e proprio che si protrarrà per circa sei mesi (alla fine sono diventati dieci). Risaliremo l'entroterra thailandese verso ovest fino al confine con il Myanmar, continueremo poi verso nord incontrando Ayutthaya, Lopburi ed altri luoghi meno conosciuti. Attraversati vari parchi naturalistici e percorse svariate strade sterrate o secondarie, giungeremo a Chang Mai, nella regione del triangolo d'oro dove dopo alcuni trekking, varcheremo il confine laotiano.
Il Laos sarà per noi tutto da scoprire visto che lo conosciamo poco, eccezion fatta per le città di Luang Prabang e la capitale Vientiane. Per ora il nostro programma è quello di tagliare traversalmente lo stato fino al border con il Vietnam nella regione di Sapa e degli altipiani montuosi. Non oso pensare all'enorme fatica che patiranno le mie gambe, allenate perfettamente per le escursioni in alta montagna, ma molto meno per le pedalate in sella ad una bicicletta. La terra laotiana è quasi interamente montuosa ed ogni giorno suderemo sette camicie per raggiungere la meta preposta, senza considerare le possibili ultime giornate di piogge monsoniche! Il Vietnam è invece immenso ed offre al viaggiatore moltissime tipologie di paesaggio come la splendida baia di Halong e la costa o come gli sperduti villaggi delle popolazioni di montagna nei pressi del confine cinese o i mercati galleggianti sul vasto delta del Mekong. Sicuramente i due mesi che ci siamo prefissati di trascorrere qui non saranno sufficienti ad assaporare pienamente la cultura e le tradizioni vietnamite, ma faremo il possibile per apprendere ed imparare a capire meglio la vita di queste popolazioni così diverse da noi.
Sono certa che la Cambogia con il suo fiorente passato Khmer del quale è massima dimostrazione la città perduta di Angkor, offrirà ai nostri occhi visioni indimenticabili e sublimi del tempo che fu, che è e che sarà. Siem Reap e il lago Tonle Sap saranno una tappa inprescindibile per rilassarci e riprendere fiato, mentre la capitale Phnom Penh ci mostrerà una panoramica completa e dettagliata della vita urbana cambogiana.
Il viaggio, ad ogni modo, non terminerà qui...un terzo volo ci condurrà nella terra dei canguri dove purtroppo appenderemo temporaneamente la bici al chiodo per dedicarci ad attività meglio retribuite, ma le sorprese e le avventure non finiscono qui...
Alla fine il viaggio nel sud est asiatico si è protratto per dieci mesi, conducendoci attraverso la Thailandia, il Laos, la Cambogia, nuovamente la Thailandia, la Malesia e l'Indonesia.
Questo articolo fa parte del diario di viaggio tenuto in diretta del progetto Downwind. Se volete leggere le altre puntate, ecco qui tutti gli articoli dei nostri dieci mesi in bicicletta nel sud est asiatico
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