Il Gualdo Tadino Trans Bike, creato dal GS AVIS Gualdo Tadino e Skiclub Valsorda, è un tracciato ad anello per mountain bike nato dall’idea di appassionati del luogo che hanno ritenuto i propri monti in grado di reggere il confronto con fratelli maggiori (vedi Dolomiti Brenta Bike). Il GTTB percorre le due catene di alture che delimitano a ovest e a est la valle dove giace Gualdo Tadino e dove passava, ed è tuttora in parte percorribile, l’antica via Flaminia romana. Le elevazioni toccate o attraversate dal percorso sono le principali della zona: monte Penna, monte Subasio e monte Cucco.
In questo articolo
- 1° tratto da Gualdo Tadino a Nocera Umbra (35 km / 1530 - MC)
- 2° tratto da Nocera Umbra ad Assisi (45 km / 1760 – MC+)
- 3° tratto da Assisi a Casacastalda (27 km / 1200 - MC)
- 4°tratto da Casacastalda a Fossato di Vico (29 km / 900 metri – TC+)
- 5° tratto da Fossato di Vico a Val di Ranco (33 km / 1720 metri – MC)
- 6° tratto da Val di Ranco a Gualdo Tadino (30 km / 740 metri – TC, breve tratto MC)
Il filo rosso del GTTB è di collegare in bici, utilizzando mulattiere o strade secondarie a minimo traffico, la maggior parte dei comuni e frazioni della fascia appenninica tra Sigillo, Gualdo Tadino e Nocera Umbra a est e Assisi e Casacastalda a ovest. Perciò, oltre che ciclistico e paesaggistico, il GTTB ha anche interesse culturale, per chi si vuole fermare a visitare i luoghi più interessanti (Gualdo Tadino, Nocera Umbra, Assisi, Fossato di Vico, Sigillo, solo per citare i più importanti). In questo articolo percorreremo il tracciato standard che è lungo circa 180 km con un dislivello complessivo di circa 6.300 metri e pendenza media del 6%. La segmentazione è tarata su una bassa percorrenza per avere il tempo di godere le bellezze del territorio ma lungo il percorso ci sono sufficienti strutture ricettive per poter organizzare, con un giro di telefonate, le soste a proprio gusto, così come il punto di partenza, essendo il percorso ad anello.
1° tratto da Gualdo Tadino a Nocera Umbra (35 km / 1530 - MC)
Partiamo dal centro di Gualdo Tadino e raggiungiamo la Rocca Flea (XII secolo), antica fortezza Federiciana e notevole esempio di architettura militare medioevale, Museo civico e sede della Pinacoteca Comunale. Ci dirigiamo in salita (6 km asfalto con pendenza regolare) verso la famosa Valsorda (ristoro, acqua), praterie e fiori. Ci inoltriamo a sinistra nella faggeta, troviamo la strada bianca e dopo qualche km di moderata salita raggiungiamo la Chiavellara (1254 m) punto panoramico con bella vista sui monti Sibillini e sulle valli delle Marche, dove andremo il penultimo giorno. Da qui si prosegue per circa 1 km e si imbocca un sentiero a destra che taglia il pendio verso la sella erbosa di Pian delle Vescole (1280 m). Arrivati alla sella erbosa proseguiamo a sinistra in salita per una arrotondata cresta su prato ripido. Percorriamo uno stretto sentiero (breve tratto a spinta) e poi il terreno si apre, si attraversano boschetti e dopo salite e avvallamenti la vista si amplia fino al mare adriatico. Sembra di pedalare sul dorso di una enorme balena addormentata. La cima di M. Penna (1432 m), che sta sulla nostra destra, ci invita a una breve deviazione. Ora iniziamo una divertente discesa su prato o ampia mulattiera fino ai Capannoni di San Giovanni (1060 m).Scendiamo a destra su sterrata sassosa per 200 metri e al primo incrocio giriamo a sinistra (sempre in discesa su strada rocciosa e sassosa) fino ad un incrocio chiamato Trivio di Luticchio (21 km, 860 m). Attraversiamo l’incrocio e proseguiamo dritti in discesa per una mulattiera nel bosco un po’ dissestata e dopo un po’ di saliscendi raggiungiamo Capo d’Acqua (775 m, fontana). Saliano a destra su asfalto scassato per circa 2 km fino al Passo del Termine (856 m). Lasciamo l’asfalto e proseguiamo dritto nel bosco su sentiero fino alla località Monte Alago (28 km, 953 m, ristoro, bei prati e boschi).Svoltiamo a sinistra verso sud in mezzo ai prati in direzione Bagnara ma al primo bivio giriamo a destra per una carrareccia che scende in ripidi e stretti tornanti fino all’abitato di Schiagni (580 m). Lo attraversiamo e tenendo sempre la destra raggiungiamo la provinciale a circa 1 km da Nocera (500 metri). Si può fare tappa e pernottare nelle numerose strutture presenti (35 km, dislivello 1530, quota massima 1422, pendenza media 7%).
2° tratto da Nocera Umbra ad Assisi (45 km / 1760 – MC+)
Nocera è stata restaurata dopo il terremoto del ’97, vale la pena di girare per i suoi vicoli e salire in cima al paese fino al duomo. Dal centro di Nocera imbocchiamo la discesa verso il campo sportivo fino alla frazione Le Case, passiamo il fiume e saliamo su strada/balcone sterrata toccando le frazioni Mascionchie e Giove fino al castello del Poggio, la cui torre è molto ben conservata e domina la vallata.
Dopo la torre continuiamo in discesa, alla località Santa Cristina possiamo girare a destra per la variante facile. Continuiamo invece fino a località Sasso (poco dopo c’è una frana, breve passaggio a piedi) e da qui su sterrato fino alla località l’Opera Pia. Qui tramite strade comunali e provinciali arriviamo a Pontecentesimo. Dopo una curva inizia la salita sterrata per la frazione di Cupacci, buon fondo pendenza regolare. Dopo il paese giriamo interno ad una casa molto bella in posizione elevata e qui inizia il tratto più impegnativo (1,7 km con qualche breve tratto roccioso BC). Scolliniamo e sempre su sterrato scendiamo per un paio di km fino a incontrare l’asfalto che ci condurrà a Collepino. Perciò da Pontecentesimo sono circa 7 km di sterrato per 500 metri di dislivello, ma ambiente e panorama valgono la fatica. Collepino è un piccolo castello dell’alto medioevo appollaiato sulle pendici orientali del Monte Subasio. Restaurato dopo il terremoto del ‘97, mantiene la struttura medioevale, merita una sosta (acqua e ristorante). Ora affrontiamo 4 km di asfalto al 9%, seguito da uno sterrato che con altri 4 km meno pendenti ci porta sull’altopiano sommitale. Grandiosa vista su tutta l’Umbria. Raggiunta la massima quota di 1280 si scende fluttuando verso Assisi che si comincia a vedere in basso, bianche pietre in mezzo al verde dei boschi. Si transita dall’Eremo delle Carceri e si arriva ad Assisi (45 km, dislivello 1760, pendenza media 7%, quota massima 1280).
3° tratto da Assisi a Casacastalda (27 km / 1200 - MC)
Dopo l’imprescindibile visita alla basilica di San Francesco, ci avviamo in salita verso la porta San Giacomo e imbocchiamo via Ponte dei Galli, in discesa fino al bosco di San Francesco. Saliamo per via di Santa Croce su asfalto per circa 4 km, poi inizia uno sterrato ondulato fino al borgo di Pieve San Nicolò attraversando amene colline. Qui scendiamo fino al vocabolo Pioppo (mangiare e dormire) dove svoltiamo a destra su sterrato con buon fondo. Dopo circa 1,5 km in ambiente campestre, inizia la salita, non continua ma con qualche strappo, che in circa 7 km per un dislivello di circa 500 metri ci porta all’incrocio con la SP 240. Giriamo a sinistra verso nord per 1 km, andiamo a sinistra su sterrata per 1,5 km; ripresa la provinciale 240, dopo 200 metri all’incrocio andiamo a sinistra e quindi per strada secondaria in discesa parallela alla provinciale per altri 3,5 km arriviamo a Casacastalda (27 km, dislivello 1220, pendenza media 7%, ristoro e pernottamento). Le tre porte medioevali di accesso immettono nell’area urbana che conserva ancora la struttura medioevale. La chiesa della Madonna Assunta conserva il campanile in pietra originale e al suo interno uno stupendo trittico di Matteo da Gualdo.
4°tratto da Casacastalda a Fossato di Vico (29 km / 900 metri – TC+)
Partiamo in salita per 2 km sulla SP 240 in direzione Assisi. Al termine della salita ci immettiamo a sinistra sull’evidente carrareccia che punta al castello di Frecco che vediamo in lontananza. Di fronte ampia vista sulla catena Nord dell’Appennino Umbro-Marchigiano.Il castello è proprietà privata difesa da sbarra perciò lo guardiamo da lontano e percorriamo la strada a sinistra che attraversa un bosco misto di roverella. Si arriva dopo alcuni tornanti alla Cerasa (390 m, possibilità di pernottamento a 3 km a destra), si imbocca a sinistra la provinciale 245 e dopo circa 1,2 km si svolta a destra su strada senza traffico fino a raggiungere la tenuta Torlonia. La tenuta è attraversata da una carrareccia a tratti ripida che sale a Pieve di Compresseto (559 m, acqua, pernottamento). Il Castello è un antico borgo medioevale che risale ai primi decenni del sec. XII, cinto di mura con tre torri tuttora in discreto stato di conservazione. Si attraversa il paese intorno e sotto la torre principale, si scende fino all’incrocio con la strada di Rancaglia dove si gira a sinistra (dopo un paio di km attenzione ad una frana che si supera a sinistra per prati). Dopo circa 2 km imbocchiamo a destra la via Pasquanese sterrata. Al termine si svolta a sinistra e si scende a Piagge (540 m, possibilità di pernottamento), poi per una serie di strade a fondo misto si arriva a fondovalle fino a Case Fabbrizi - Torre Belli (426 m). Si attraversa la Flaminia e passando sotto il ponte della ferrovia si prosegue a sinistra. Arriviamo a Palazzo Mancinelli (565 m, acqua) dove imbocchiamo via Ribecco che presto si trasforma in uno stretto ma bel sentiero tra campi e case che ci conduce a Categge e infine a Palazzolo (acqua). Qui si prende a destra via Castelvecchio e dopo il ponte sulla ferrovia un’altra sterrata fino a Fossato basso (29 km, dislivello 900 metri, pendenza media 4,8%, ristoro e pernottamento). Il borgo ha custodito le caratteristiche urbanistiche di un insediamento medioevale, con le sue mura, le sue torri e le sue numerose vie sulle quali si affacciano gli antichi palazzi.
5° tratto da Fossato di Vico a Val di Ranco (33 km / 1720 metri – MC)
Saliamo al municipio e imbocchiamo a sinistra la caratteristica strada coperta via Rughe e arriviamo al Roccaccio. Qui troviamo un bivio e abbiamo due alternative: 1. Medio: a destra per l’asfaltata che sale per 4 km fino al 6° tornante dove a sinistra troviamo una deviazione sterrata (laghetto), si scende ad un pascolo che si attraversa tenendosi a destra della vasca di abbeveramento fino a raggiungere la variante 2 (6 km) 2. Difficile: a sinistra per la sterrata che dopo 1,3 km svolta a destra e dopo altri 300 metri decisamente a sinistra in salita ripida e sassosa che dopo circa 1 km si raccorda con la variante 1 (2,5 km).
Si prosegue su bella strada sterrata facile fino al Valico di Fossato (740 m). Fino agli anni '70 rappresentava l’unico collegamento tra Umbria e Marche.La discesa con ampi e comodi tornanti (alcuni con antico pavè) ci conduce a Campodiegoli (474 m, ristoro, pernottamento) che si attraversa salendo per una carrareccia tra campi coltivati e aziende agricole fino all’abbazia di San Cassiano in Valbagnola. L’interesse maggiore è costituito dalla splendida chiesa romanico-gotica tutta in pietra con bellissima abside esterna.A seguire arriviamo finalmente nei piccoli nuclei di case di pietra, di Cupo e Vallina (ristoro e pernottamento nei dintorni), immersi nel silenzio dei boschi. Da Vallina ci dirigiamo verso Bastia ma prima del paese svoltiamo a sinistra in salita. In caso di necessità con 400 metri a destra in discesa si raggiunge un bar/alimentari. Si parte ora per salire al Monte Cucco, la salita è continua su strada brecciata e assolata, ben battuta e perfettamente pedalabile. Dopo vari tornanti si arriva alla sella sotto M. Testagrossa dalla quale si discende fino ad arrivare alla strada asfaltata che sale da Sigillo. La imbocchiamo verso destra e dopo 4 km arriviamo a val di Ranco per gustare al fresco dei secolari faggi, la crescia del mitico Ristorante – Albergo Tobia (33 km, dislivello 1720, quota massima 1180, pendenza media 8%, ristoro e pernottamento).
6° tratto da Val di Ranco a Gualdo Tadino (30 km / 740 metri – TC, breve tratto MC)
Lasciamo i faggi di Val di Ranco e torniamo sulla strada asfaltata che scende a Sigilloma al primo tornante scendiamo nel prato di fronte dove c’è un sentiero nascosto tra i faggi, ma ben segnalato, che ci porta verso il M. Le Cese (1075m). Da qui inizia una stupenda discesa su carrareccia sotto il M. Nofegge, sino a Pian di Nofegge per arrivare al Borghetto (400m, a Sigillo, 2km a destra, ci sono numerose strutture).
Giriamo a destra per la SS3 e subito a sinistra per Collina. Siamo in aperta campagna, al primo incrocio giriamo a sinistra, costeggiamo il Fiume Chiascio fino a Baccaresca e Corraduccio.Attraversiamo la strada SS316 per salire ripidamente al borgo di Crocicchio, prima del castello giriamo a destra per una stradina bianca (stagionalmente possibilità di fango) che con qualche strappo ci porta nel paese di San Pellegrino (409 m, ristoro e pernottamento). Si attraversa il paese in discesa e dopo 200 metri si gira a destra per via di Selvaria e per percorso misto e ondulato si arriva al Cerqueto. Da qui si seguono le indicazioni e per via del Biancospino si arriva a Gualdo Tadino (30 km, dislivello 740, quota massima 1130, pendenza media 5%).
Trovi tutte le informazioni sul GTTB sul sito ufficiale www.gttbgualdotadino.it
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