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Valtellina MTB
Alan Kiescro
Luogo
Lombardia
Stagione
Estate
Durata
Fuggitivo (1 giorno)
Lunghezza
22 km
Percorso
Lineare
Dislivello
501 - 1000 m
Difficoltà
Micro avventura
Tipo di fondo
MTB (fuori strada)
 
 
Un classico che non può mancare per chi passa in zona. Per godersi appieno il tracciato che dal Passo dello Stelvio raggiunge Cancano è consigliata una full suspended però tranquilli che anche con una front è fattibilissimo
 

Sua maestà l'Ortles

Partiamo dal Passo dello Stelvio e spingiamo la bici fino al bellissimo e particolare Rifugio Garibaldi. Qui a più di 2800 m è d'obbligo fermarci a far colazione. Non ha prezzo sorseggiarsi un bel cafferino al cospetto di Sua Maestà Ortles ;) e se si è fortunati non è rarissimo avvistare il gipeto. Subito dietro al rifugio parte il sentiero che tra pascoli, passando nella terra di nessuno ci porta fino alla IV Cantoniera (o giogo di Santa Maria). Ora con vari sali e scendi si arriva alla Bocchetta di Forcala (2760 m). L'ultimo tratto è veramente ripido quindi preparati a dover spingere o portar in spalla la bici. passo stelvio rifugioQui si possono ammirare (o detestare) le trincee, grotte e varie fortificazioni ancora ben conservate risalenti alla Prima Guerra Mondiale. In passato non era raro trovare vecchi reperti bellici o notare lunghe distese di filo spinato, ora sempre più rari a queste quote.verso iv cantoniera
Io solitamente mi fermo a mangiar qualcosa ed ammirare il panorama oppure appena più sotto nel prato della vecchia caserma militare (purtroppo anno dopo anno si vedono gli effetti del tempo che passa e del clima rigido e anche in questi paradisi i vandalismi dell'uomo; speriamo venga recuperata o messa in sicurezza).
Dopo una bella pausa restauratrice è ora di indossare le protezioni e sbloccare gli ammortizzatori: si scende!!! Al primo tornante subito sotto alla caserma c'è il bivio per la Bocchetta di Pedenoletto (2782mslm) o scendere direttamente per la diretta Valle Forcola (sentiero n.145). Io ho preso il sentiero per la Bocchetta di Pedenoletto (n.146) che sconsiglio perchè sassoso e per nulla pedalabile.discesa caserma militare
Consiglio di scendere di un paio di tornanti dalla ex caserma e imboccare sempre sulla sinistra il sentiero numero 146.1 per la Bocchetta di Pedenolo (2760 m). Dalla Bocchetta di Pedenolo parte un ampia e ben tenuta mulattiera militare sempre al cospetto del Monte Scale, Cima Piazzi e ancora più in lontananza il gruppo del Bernina.bocchetta pedenoletto
Il mio consiglio è quello di non fare gli “smanettoni discesisti” ma godervi pienamente il paesaggio; durante l'inverno ti mancherà tutto questo. Superata la tranquilla Malga di Pedenolo (non è raro veder le marmotte gironzolare intorno ai caseggiati) poco dopo un dosso la mulattiera diventa sentiero, diventa sassosa e diventa esposta.
Qui l'adrenalina sale e la concentrazione deve essere massima anche se l'occhio scappa sempre per godersi il paesaggio e veder l'erta valle sotto di voi. Questo tratto te lo ricorderai per sempre. Dopo svariati tornanti di forti emozioni attraversiamo un ponte e rieccoci collegati con la mulattiera che ci porterà prima al Grasso di Solena e poi a Cancano, meta anche dell'itinerario in Alta Valtellina in MTB verso Livigno e punto di partenza del periplo delle cime di Plator e Doscopà.
scendendo pedenolo
Come si raggiunge il Passo dello Stelvio? In auto: da Milano direzione Lecco­ - Colico, statale 36 fino a Colico poi statale 38 direzione Bormio e qui bivio per Passo dello Stelvio sino al passo; da Merano statale 38 fino al Passo dello Stelvio; dalla Svizzera si sale verso il Passo Umbrail, da Santa Maria in Val Monastero.
In autobus di linea ­da Bormio (solitamente attivo dalla prima settimana di luglio alla prima di settembre: www.busperego.com) ­ dall'Alto Adige (giugno­ - ottobre. Attenzione che alla prima nevicata settembrina possibilità chiusura strada su questo versante): www.sii.bz.it;­ dalla Svizzera: www.autopostale.ch
 
 
Ultima modifica: 22 Dicembre 2024
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kiescro

Classe '82 e da sempre amante della montagna e della bici. Negli ultimi anni nasce la passione per la fotografia e tra alti e bassi le tre cose si sono unite permettendomi di vedere e vivere la tranquilla natura con occhi e tempi diversi. Persona di poche parole quindi meglio far due pedalate che descriversi ci vediamo in montagna e ricordate... non esiste nulla di più buono delle torte dei rifugi alpini ;)

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