Volenti o nolenti, ci siamo dovuti fermare per tre giorni ad Esperance, la prima cittadina del South West Australia. Qui, in attesa che l'auto venisse riparata, ci siamo rilassati, facendo una visita al Pink lake (in realtà non molto rosa in questo periodo), una distesa salata usualmente resa colorata dalla presenza di un'alga particolare. Dopo aver visto anche le magnifiche spiagge del vicino litorale, percorrendo la Great ocean drive, una delle strade più famose del South West Australia e del mondo, abbiamo trascorso il tempo facendo il bucato, scrivendo i nostri diari e controllando le e-mail. Una mattina, per trascorrere un po' di tempo, ho deciso di fare jogging sulla spiaggia ed ho raggiunto un porticciolo all'esterno del quale si erano radunati una manciata di surfisti per cavalcare le onde non proprio impossibili nate nell'oceano. Ho deciso così di riposare un po' sedendomi sulla scogliera artificiale creata per proteggere il porto dall'acqua salata ed ammirare le evoluzioni dei giovani in acqua... dopo cinque minuti, a circa 3-4 metri di fronte a me vedo spuntare dall`acqua una pinna grigia che dalla riva avanzava rapida in direzione dei surfisti...
...e pochi secondi dopo eccone una seconda. Puntando lo sguardo nel blu dell'oceano poco più avanti, ho potuto chiaramente vedere, questa volta chiaramente, i due delfini saltare fuori dall'acqua e dirigersi lentamente al largo. Dopo averli seguiti con lo sguardo per una decina di metri, sono spariti alla mia vista dietro le rocce della scogliera ed io sono restato li`,solo, con una faccia di beata felicità, pensando ancora una volta a quanto sia magnifico questo paese... e a quanto sia fortunato ad essere qui e vivere questa esperienza.
Una volta riparata l'auto abbiamo dedicato circa quattro giorni a visitare il South West Australia: la prima sosta è stata a Lucky bay, nel Cape Le Grand National Park, una delle tappe di Flinders, il più celebrato degli esploratori di quest'area. Ancora una volta un posto idilliaco, lontano da qualsiasi contaminazione umana (non è vero purtroppo! C'è un campeggio, ma è solo per pochi eletti!). Quindi ci siamo spostati nella Tall Timber region per effettuare la Tree top walking, una camminata di circa 600m su una passerella sospesa a circa 40 m di altezza fra le chiome degli immensi alberi (kerri) presenti in una valle conosciuta anche come di Giant valley.
Deludente, ad essere onesti, nonostante la maestosità di queste piante. Abbiamo raggiunto la zona all'estremo occidente del South West Australia, tra Cape Naturaliste e Cape Leeuwin. Quest'area particolarmente rigogliosa è ricca di coltivazioni: vigne ed uliveti soprattutto, ed è punteggiata di cantine e birrerie di piccole dimensioni che offrono assaggi dei propri prodotti. La maggiore attrazione dell'area sono però probabilmente le grotte che si trovano nel sottosuolo, collegate fra loro da una strada chiamata Caves road. Noi decidiamo di saltare le più conosciute e frequentate Ngligi, Lake e Jewel caves per affrontare le meno battute Giant caves, il cui percorso non è illuminato e facilmente accessibile: qui infatti, muniti di torcia ed elmetto, si può attraversare le cave tramite strette scalinate, passaggi tra esili fessure nelle rocce e arrampicate su piccole ferrate. Nulla di difficoltoso o pericoloso ma qualcosa di differente dal solito. Dopo aver pernottato nei pressi di una laguna fatata lungo il Margaret river (da cui ha preso il nome la principale cittadina dell`area) dove abbiamo anche fatto il bagno nonostante i 9 gradi centigradi dell'aria. Il mattino seguente ci siamo diretti verso la meta finale di questo viaggio: Perth... e dopo tre giorni trascorsi nella capitale del Western Australia, sono ritornato in quest'area per lavorare. Ho infatti trascorso due mesi a Dunsborough, raccogliendo olive e potando le vigne a Wulura, una fattoria di proprietà di un benestante scozzese che si estende per circa 600 ettari all'interno della regione di Margaret river.
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