In una splendida giornata di sole invernale questo itinerario MTB su percorsi e sentieri meno noti del Trentino non ci ha deluso, anzi. I pendii panoramici tra val di Gresta e valle dell'Adige ci hanno regalato sole e sentieri di discesa divertenti, per un piatto a base di trincee e sudore.
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Salita verso Manzano
Lasciata l'auto nei pressi del cimitero di Mori, nel Trentino meridionale, si imbocca presto la pista ciclabile Adige-Garda che unisce la valle dell'Adige al lago di Garda, ideale per scaldare la gamba nei primi chilometri.
Appena oltre il sottopasso si torna sui propri passi per imboccare la strada provinciale che porta in val di Gresta e al passo Bordala. Dopo un paio di chilometri su asfalto, si lascia la direttrice principale per imboccare una sterrata tra i terrazzamenti che caratterizzano questo pendio. Prima di una rampa impegnativa (che noi abbiamo imboccato per errore) si tiene la sinistra per entrare nel bosco e ritrovare l'asfalto sotto al paese di Valle San Felice. Senza raggiungere la Provinciale, si devia a destra seguendo le indicazioni per il monte Nagià Grom.
La strada sale con qualche strappo prima di ritrovare la strada provinciale 45 poco prima di Manzano.
Anello del monte Nagià Grom
Prima di raggiungere il bivio per il paese sulla destra si stacca un percorso ad anello che conduce sulla cima del Nagià Grom. Ti cosiglio di fare questo percorso, tenendo la destra, perché il panorama e le trincee sommitali meritano lo sforzo.
Un ultimo breve tratto cementato e pendente porta al panettone di vetta della piccola montagna, solcato da un dedalo di trincee e appostamenti che dominano la valle dell'Adige verso sud. Di fronte a noi le piste di Brentonico sono ancora innevate.
Ci perdiamo tra i manufatti della Grande Guerra risistemati di recente, prima di imboccare un ripido sentierino che ci fa ritrovare la strada per Manzano.
La salita non è finita: il monte San Bernardo
Ci teniamo alti sopra le case del paese, attraversando anche una breve galleria verso il passo Faé ma appena dopo svoltiamo a sinistra su quella che è definita strada de la Polsa in parte sterrata e in parte cementata, che definirei più sentiero e che impone alcuni tratti a spinta se non sei dotato di e-bike.
Le pendenze fanno guadagnare subito quota fino a incrociare la strada cementata che sale dura e rapida alla splendida frazione di Corniano, con meravigliose case in pietra. La chiesetta di Sant'Agata è il preludio alla frazione dove si trova anche una fontanella di acqua fresca ma non controllata.
Si continua a salire, ora su asfalto fino ai piedi del monte San Bernardo. Proseguendo dritti si raggiungerebbe il passo Bordala ma noi dopo un tornante imbocchiamo una deviazione a destra su strada forestale, poco prima di toccare il culmine di questo anello. Siamo giunti ai piedi del monte San Bernardo che lasciamo sulla sinistra senza salire fino alla cima poco distante.
Discesa lunga e divertente verso Mori
La picchiata iniziale è su strada sterrata e subito ci si presenta davanti una forra che merita una sosta e una foto.
Il primo tratto di percorso è veloce e ci fa raggiungere di nuovo la strada del passo Faé che imbocchiamo, stavolta in discesa, per raggiungere il centro abitato di Nomesino. Attraversate le poche case del paese svoltando a sinistra, si imbocca per poche centinaia di metri una strada asfaltata, ma fai attenzione sulla destra perché presto si stacca il sentiero conclusivo in val Acqualù.
Il trail parte subito cattivo e in un breve tratto siamo costretti a scendere di sella per passare delle roccette, ma poi il percorso si fa divertente, pedalabile e veloce. Tra un panorama e qualche roccetta, tieni la destra poco oltre località Dosiel e continua a fare attenzione al fondo un po' smosso.
Mori si intravvede tra la vegetazione poco sotto ma i tornanti ci fanno perdere quota velocemente. In località Pipel si tiene la sinistra e appena ritrovata una traccia più ampia di via Monte Albano, la si lascia per svoltare sul sentiero a destra che scende verso Mori Vecchio. Nei pressi di un muro a secco, si scende a sinistra lasciando la traccia principale e in men che non si dica si fa ritorno in paese concludendo questo bell'anelllo All Mountain fattibile tutto l'anno.
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