fbpx

Unisciti alla LiT Family



Australia in bici: due mesi di "Freak ride tour"

Scritto da
Vota questo articolo
(1 Vota)

Mi piacerebbe scrivere dell'Australia in bici, ma ho come l'impressione di non esserci stata. Per la prima volta da quando ho iniziato a viaggiare sento di aver lasciato un capitolo del percorso aperto, non è così facile concludere un giro che come minimo richiederebbe tre anni di viaggio in soli due mesi. Eppure quel poco che ho visto mi ha colpita così tanto che non sarà facile dimenticarlo, anzi penso già di tornare per continuare in qualche modo da dove ho lasciato.

Life in Travel Diaries
Sono disponibili i Life in Travel diaries, libri fotografici con tanti racconti di viaggio scritti dai cicloviaggiatori per i cicloviaggiatori. Puoi acquistarli singolarmente, in bundle o abbonandoti al piano Esploratore della LiT Family. Che aspetti? Salta in sella con noi!
 

Viaggio nell'infinito rosso

L'Australia, come tutti sanno è enorme, lo sapevo pure io prima di arrivare, ma è un po' come quando si parla dell'universo e tutti dicono che è immenso, ma chi l'ha mai visto? Come si fa a descrivere qualcosa di immenso quando viviamo in un continente che ha dei limiti geografici e politici ben marcati? E' strana la sensazione che si prova davanti a spazi geografici indefiniti; quando per arrivare da una città all'altra si devono attraversare 300 e passa km di montagne o deserti.

Chi viaggia in bici lo sa, 100 km sono un giorno di duro lavoro ritmato da pause che prevedono qualche sosta tra una città e l'altra, un pranzo veloce in un caffè di strada, uno scambio di opinioni con la gente del luogo, qualche consiglio strappato a chi è di passaggio come noi, una sosta per i bisogni o per prendere fiato. Ecco, ora immaginate un posto dove non esiste un caffè, dove le persone non vivono, o non si fermano, dove non ci sono altri viaggiatori o dove non ci sono bagni, o comunque fermarsi per prendere fiato non richiede la scelta di un posto migliore dell'altro perché per 300 km (tre giorni approssimativamente) il paesaggio rimane sempre lo stesso, e cioè una strada dritta, vento contrario, 40° e intorno solamente rosso, rosso e rosso.

australia in bici

La magia del deserto

Qualcuno potrebbe descriverlo come l'inferno, eppure per me è stata l'esperienza più forte, lo strappo alla vita, il momento di adrenalina, chiamatelo come volete, quella cosa che comunque ti fa sentire vivo, attaccato alla vita e più forte di prima. Non per altro è stato il momento di stacco dal percorso che finora ho vissuto, dopo 10.000 km di strade, adesso tutto quello che ho lasciato dietro è passato, da questa esperienza credo che non si può tornare indietro, il prossimo viaggio sarà completamente alla ricerca di posti immersi nel deserto, luoghi non luoghi, posti di passaggio.

Eppure la vita c'è, e la senti forte e chiara quando intorno il solo rumore è quello del vento e degli animali padroni di casa. Ogni suono è amplificato dall'assenza di "disturbo" acustico; qualcuno potrebbe pensare di sentirsi solo in così tanta immensità, e invece è il contrario, si riesce a percepire perfettamente la presenza di qualcosa più forte di noi, che per tutti è solo una cosa: Natura.

Adesso ho capito perché gli aborigeni ritengono che il deserto sia un posto Sacro e magico

australia in bici

Un assaggio d'Australia lungo 3700 km

Alla fine di km in Australia in bici ne ho fatti più o meno 3.700, non tutti nel deserto. Ho visto la Tasmania, e l'ho apprezzata davvero tanto; ho visto la parte di costa che da Melbourne mi ha portata a Sydney, devo dire la verità, non mi ha entusiasmata troppo; poi mi è saltato in mente di andare a vedere la roccia sacra per gli aborigeni simbolo dell'Australia, solo che mi rimanevano due settimane di tempo al volo di rientro e dovevo prendere un aereo, un autobus, un treno o chiedere un passaggio in macchina, per poi farmi 500 km di deserto da Alice Springs fino a Uluru, al centro esatto dell'isola, ma erano opzioni troppo costose, avevo finito il budget a disposizione. Così ho preso un autobus da Sydney che mi ha portata a Broken Hill, cittadina al centro del nulla, alla fin fine tutto quello che è fuori dalla costa viene considerato outback, e mi sono fatta 350km di deserto e altri 600 per tornare in città, opzione di gran lunga meno dispendiosa e abbastanza gratificante.

australia in bici

L'Australia non è solo Uluru

Adesso sogno nuovamente di prendere un volo e tornare per vedere il territorio del nord e magari anche la costa ovest, e il desiderio di arrivare al centro dell'isola è passato in secondo piano. Il solo fatto che sia così tanto turistico ti fa capire che forse non ne vale proprio la pena, anche perché parlando con la gente del posto ho scoperto che ci sono paesaggi spettacolari in molte altre parti non contemplate da guide turistiche e che la cultura aborigena vive libera al di fuori dei confini del marketing bianco, esiste ancora una parte vera, che risale a più di 50.000 anni fa, se parliamo di cultura dei popoli, e a quando la terra è nata se parliamo di mera natura, una parte non contaminata, quella parte che richiede davvero un briciolo di coraggio, che ti fa pensare: ma davvero voglio spingermi oltre?

australia in bici
Beh, se non inizio non potrò mai scoprire cosa si prova a essere completamente immersi nella natura indefinita e infinita, le esperienze cambiano le prospettive e come dicevo prima, il passo oltre è già stato fatto, tornare indietro è difficile, se non impossibile.

Alessandra Nicosia - http://alessandranicosia.blogspot.it

Qui sotto trovate un video girato nell'outback... per guardarne altri potete accedere al mio canale youtube.

Se vi è piaciuto il racconto, potete anche scoprire le mie avventure verso Nordkapp.

 

 
 
Scrivi qui quel che pensi...
Log in con ( Registrati ? )
o pubblica come ospite
Carico i commenti... Il commento viene aggiornato dopo 00:00.

Commenta per primo.

AleFox

27 anni compiuti ora, sono un architetto in cerca di lavoro come architetto anche se da 4 anni faccio la bikemessenger nella capitale. Quando posso mi organizzo un viaggio in bicicletta, ovviamente per passione anche se spero di trasformarlo in un secondo lavoro. Ho girato tutta l'Italia, parte dell'Inghilterra e della Francia, l'Islanda e ho appena finito la Norvegia del nord; inizialmente a spese mie, da pochissimo grazie a qualche sponsor. Sto già organizzando il prossimo viaggio, questa volta oltre oceano.