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Trasporto bagagli in bici: cicloturismo o bikepacking?

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Bikepacking o portapacchi e borse laterali? Online e ai numerosi eventi legati al mondo delle bici si sentono discussioni sempre più animate… Ma esiste il setup di viaggio perfetto? In questo articolo cercheremo di analizzare i due più conosciuti da noi cicloviaggiatori valutandone vantaggi e svantaggi per viaggiare in bici.

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Bikepacking VS. Cicloturismo Classico Life in Travel

Il metodo "perfetto" di viaggio

Bikepacking o portapacchi? Sempre più spesso si legge o si sentono colleghi cicloviaggiatori che dibattono animatamente, prendendo le parti di un settaggio rispetto a un altro, cercando di convincere l'interlocutore che l’uno sia migliore dell’altro. Sappiamo che quando si arriva a queste diatribe non si finisce mai bene. Diventa tutto bianco o nero, una battaglia dialettica tra fazioni.

Come per le differenze tra carrellino (trailer) o portapacchi e borse laterali, che abbiamo analizzato qualche tempo fa, noi crediamo non esista il settaggio perfetto, ma solo quello che meglio si adatta a ognuno di noi viaggiatori a pedali, e basta. Però ci piace entrare nei dettagli e analizzare per bene l’evoluzione dei metodi di viaggio in bicicletta, e qui ti proponiamo un confronto oggettivo tra settaggio da cicloturismo classico con portapacchi e borse e uno più moderno da bikepacking (non per forza migliore, lasciamelo ripetere un’altra volta). Vedremo nel dettaglio almeno 10 vantaggi e 10 svantaggi per le due modalità, e lasceremo scegliere a te ciò che preferisci.

Il setup da cicloturismo classico

Il setup da cicloturismo classico è ampiamente diffuso tra i cicloviaggiatori di tutto il mondo e prevede il montaggio di un portapacchi anteriore e/o di un portapacchi posteriore in acciaio, titanio o alluminio, al telaio e/o alla forcella della bicicletta. Per il trasporto di abbigliamento e materiali si fa uso di borse laterali, che possono trasportare dai 10 ai 35 litri ciascuna, che si agganciano e fissano ai portapacchi. Vediamo nel dettaglio vantaggi e svantaggi di questo settaggio.12

Vantaggi del settaggio classico da cicloturismo

  • Litri, litri e litri! Il massimo vantaggio delle borse per portapacchi: puoi trasportare un sacco di cose. 15 o 30 litri ciascuna in media realizzano di un volume totale di 70 litri, espandibile sino a 120. Se viaggi durante l’inverno e quindi con materiali ingombranti, non avrai alcun problema viaggiando con portapacchi e borse.
  • Eremita? Viaggiatore estremo? Se ti senti eremita, o più semplicemente per necessità dovessi attraversare zone lontane dalla civiltà, come deserti, saline o paesi disabitati, con una buona riserva di acqua e cibo trasportata nelle borse non avrai alcun problema.
  • Facili da preparare. I due o quattro grandi parallelepipedi, oltre ad essere estremamente capienti, hanno due grandi aperture superiori, che li rendono molto semplici da riempire, anche disordinatamente.
  • Veloci da preparare. Al mattino dover rifare le borse è molto semplice: anche quando non ne avrai voglia, butta tutto dentro e agganciale ai portapacchi. Semplice e veloce.
  • Un click e via! Le borse da cicloturismo, ognuna diversa per litraggio o azienda produttrice, hanno una cosa in comune: sono molto semplici da sganciare e riagganciare, semplicemente sollevandole o appoggiandole al portapacchi. Questo permette di allontanarsi dalla bici con tutto il materiale con sé, senza doversi preoccupare di cosa staccare e cosa lasciare agganciato alla bici.
  • Niente zaino! Hai un sacco di spazio per qualsiasi materiale, cibo, attrezzo, capo di abbigliamento, e quindi non dovrai pensare al peso dello zaino. Collo, spalle, schiena, polsi e braccia ringraziano! 15
  • Sì al PC (e alla macchina fotografica, e al drone…). Un 13-15 pollici sta comodamente in una delle borse posteriori da 20 o 30 litri. Utilissimo per chi affronta lunghi viaggi e necessita di lavorare a video, foto, libri, o semplicemente per avere un intrattenimento a portata di mano.
  • Diffusissime. Le borse da cicloturismo sono in uso da decenni, facili quindi da trovare in giro per il mondo.
  • Economiche. Una coppia di portapacchi e 4 borse possono essere acquistati per 200-300€, e possono durare un sacco se ben mantenuti. Il prezzo è simile a un buon set di borse da bikepacking, ma attenzione! Il risparmio arriva dall’attrezzatura: mentre col bikepacking siamo in un certo modo costretti a rivolgerci a materiali leggeri e poco voluminosi, quindi tecnici e quindi costosi, con le borse classiche non ci facciamo intimorire da una maglia pesante, un sacco a pelo voluminoso, una mantella larga, doppie scarpe…
  • Tradizione. Portapacchi e borse rappresentano la tradizione, un classico da viaggio, un’immagine già vista e rivista. E non c’è da spiegare il perché tantissimi abbiano scelto e continuino a scegliere portapacchi e borse da cicloturismo per viaggiare per il mondo in bicicletta.
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Svantaggi del settaggio classico da cicloturismo

  • Che peso! Poiché le borse da cicloturismo classico richiedono la presenza di un portapacchi in alluminio o acciaio, il setup è inevitabilmente più pesante del bikepacking. Ovviamente si può ovviare al portapacchi pesante scegliendone uno in titanio, ultraleggero, ma costoso. Inoltre, poiché il litraggio non è contenuto, il materiale trasportato è maggiore e conseguentemente il peso costituisce un grosso svantaggio in questo tipo di setup.
  • Incompatibilità. Non tutte le borse sono compatibili con tutti i portapacchi, e non tutti i portapacchi sono compatibili con tutte le bici.
  • Distribuzione dei pesi nelle borse. Le borse vanno riempite in modo da distribuire i pesi in modo equo, per non rischiare di affaticare la bici e il proprio corpo con movimenti scorretti o scomposti.
  • La bici “scoda”. Nonostante i pesi siano distribuiti equamente sulle due o quattro borse, i pesi sono lontani dal baricentro del mezzo, e quindi la bicicletta tenderà a “scodare” in discesa e risulterà difficile da manovrare in generale.
  • Minor aerodinamicità, minor efficienza, minor velocità. Le tre sono strettamente legate al peso di borse e portapacchi. Il peso rende il mezzo più lento, più largo e quindi meno aerodinamico. Conseguentemente posso macinare meno chilometri, sia per il tempo impiegato che per la fatica che devo compiere.
  • Usura dei componenti. La bici trasporta più peso di un assetto bikepacking: ruote, catena, deragliatori, freni e gli altri componenti dovranno lavorare più intensamente, usurandosi più facilmente e velocemente.
  • Controlli, manutenzioni, rotture. Per la ragione sopra esposta, una più frequente manutenzione è quindi richiesta. Bisognerà stringere spesso viti e bulloni che tendono a lasciarsi andare col tempo. Inoltre saranno da trasportare un po’ di elementi sostitutivi. Nonostante queste precauzioni, i portapacchi, soggetti a continui rimbalzi, inevitabilmente si romperanno. I portapacchi in acciaio possono essere saldati facilmente ovunque nel mondo, mentre alluminio, titanio o carbonio saranno molto difficili (se non impossibili) da riparare.
  • Spingi a fatica. Quando arriverai alle salite più toste o ai guadi più impervi, e dovrai spingere la bici, le borse posteriori ti infastidiranno e non poco, toccando continuamente il polpaccio. Inoltre, se attarverserai boschi o sentieri stretti, fai attenzione a non incastrarti tra due alberi o a una roccia (per via dell’ingombro laterale delle borse, soprattutto quelle posteriori).21
  • Rumori, rimbalzi, perdite. Le borse sono agganciate ai portapacchi. Però può capitare che su strade particolarmente aggressive, fuori strada, gravel rocciosi o simili le borse rimbalzino causando rumori fastidiosi, oppure si stacchino e saltino fuori dalle guide del portapacchi. Ovviamente non tutti i marchi sono uguali, e alcune borse sono più resistenti di altre, però il rischio di perderne in giro oppure di romperle per aver frequentato terreni troppo impervi è dietro l’angolo.
  • Fuori moda. Alcuni viaggiatori considerano questo aspetto (personalmente non mi interessa). Il bikepacking va di moda, le borse classiche da cicloturismo non più.

Il bikepacking

Il bikepacking è certamente più giovane del setup classico da cicloturismo, e risponde all’esigenza nata oltreoceano di leggerezza e velocità, soprattutto legata ai lunghi trail e ultratrail su terreni gravel. Il bikepacking consiste nel distribuire numerose borse di litraggio limitato sul telaio, manubrio e sella della bicicletta, senza l’utilizzo di un portapacchi. Se non ne hai mai sentito parlare, puoi prima farti un’idea leggendo questo articolo introduttivo al bikepacking, e tornare qui per analizzare vantaggi e svantaggi che trovi qui di seguito.1

Vantaggi del bikepacking

  • Che leggero! Poiché non installi alcun portapacchi di acciaio o alluminio per il montaggio delle borse, potrai risparmiare sul peso. Inoltre, le borse da bikepacking sono più leggere.
  • Basta materiale di troppo! Molti viaggiatori (me incluso fino al passaggio al bikepacking) trasportano troppo materiale. Poiché le borse da bikepacking hanno minor volume, c’è meno spazio per rischiare di portare qualcosa di inutile. Questo rende l’intero setup più leggero.
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  • Ma quindi va bene anche su questa Saltafossi? Molte bici non sono predisposte al montaggio di un portapacchi, specialmente la fibra di carbonio e le bici da strada/corsa. Ogni bici può invece essere equipaggiata con borse da bikepacking, grazie al velcro, senza avvitare nulla al telaio del mezzo.
  • Pesi distribuiti alla perfezione. Col bikepacking tutto il peso è stabilizzato e si trova vicino al centro di gravità della bici. Non bisogna preoccuparsi di distribuire i pesi come nelle borse da portapacchi.
  • Manovrabilità. Poiché il peso è meglio distribuito la bici viene manovrata con maggiore facilità quando carica. Questo la rende stabile anche su terreni dissestati.
  • Aerodinamicità + efficienza = maggiori distanze. Non avendo i grossi parallelepipedi delle borse laterali a rallentarti, potrai pedalare più a lungo e più veloce, spendendo meno energie. Il bikepacking è nato per percorrere lunghe distanze quali il Tour Divide o altri trail di ultra-cycling. Poiché più leggere, aerodinamiche e ben distribuite, le borse bikepacking permettono di pedalare per lunghe distanze in brevi tempi.
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  • Don’t worry! Il portapacchi non si romperà, perché non l’hai montato!
  • Su qualunque terreno. Le borse da bikepacking sono realizzate per restare stabili e non rimbalzare quando si pedala su sentieri, strade gravel, sconnesse, o addirittura ostacoli più grandi. Mentre le borse da portapacchi potrebbero rimbalzare e/o staccarsi, col bikepacking ciò è molto più difficile, se non impossibile. Inoltre, non avendo lo stesso ingombro che con le borse laterali, si riesce agilmente a passare anche attraverso alberi molto vicini o rocce.
  • Pedalare è bello, ma non dispiace nemmeno spingere! A volte non ci si può esimere, bisogna spingere la bici. Col bikepacking questa operazione sarà più facile, poiché non ci sono ostacoli a toccare le gambe.
  • La moda. Il bikepacking è fashion, non nascondiamolo. Come dicevo prima riguardo alle borse da cicloturismo, a me non interessa questo aspetto, però potrebbe essere un fattore decisivo, per alcuni.
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Svantaggi del bikepacking

  • Minor litraggio. Questo secondo me è il maggior svantaggio delle borse da bikepacking, che possono portare minor volume di un setup classico da cicloturismo da 80 o più litri. Con il bikepacking ne trasportiamo 35-60: 10-20 sul manubrio, 15-20 nella borsa sottosella, 10-15 nella borsa telaio, più varie borse più piccole di litraggio variabile, che cambia di poco il conteggio finale.
  • Cibo e acqua dove li metto? Quando si attraversano zone remote o desertiche, si ha spesso l’esigenza di trasportare risorse (idriche e cibo) per più giorni. A causa dello spazio ridotto, col bikepacking bisognerà essere molto accorti e cercare cibo che occupi il minor spazio possibile, e diventa più difficile (se non impossibile) trasportare molti litri di acqua senza ricorrere a dei curiosi metodi con velcro, fascette, corde, elastici, portaborracce legati alla superficie del telaio o della forcella…
  • Preparazione difficoltosa e lenta. Le borse da bikepacking hanno una forma particolare: cilindri di varie dimensioni, piramidi, coni, tronchi di coni… Sono quindi molto difficili da preparare: ogni cosa deve essere al suo posto. Dimenticatevi quella bella sensazione nello stipare (anche a casaccio, non ditemi che non sia mai successo) nelle borse da portapacchi il materiale. Poiché si ha a che fare con meno spazio, bisogna prendersi il proprio tempo per la preparazione delle borse. Da mettere in conto se la compagnia con cui si viaggia è mista.
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  • E quella giacca dove l’avrò messa? Bisogna essere molto accorti nel costruire gli strati di materiale all’interno delle borse, facendo bene attenzione a ordinare tutto per priorità di utilizzo. I materiali di primo utilizzo (come scaldacollo, scaldamuscoli, giacca antivento, k-way, strumenti per la riparazione delle forature…) devono essere accessibili senza dover smontare tutta l’attrezzatura attaccata alle bici, e quindi devono essere inseriti nelle borse come ultima cosa. Altrimenti rischieremo di dilatare ulteriormente i tempi.
  • La minaccia dello zaino. C’è chi già lo trasporta in MTB (e in questo articolo vi diamo qualche consiglio su cosa portare nello zaino), o chi per il trasporto dell’acqua opta per un Camelback. Nel mio ultimo viaggio in Lettonia in bikepacking sono stato costretto, per mia incapacità di limitarmi all’essenziale e per trasportare l’attrezzatura video, a preparare uno zaino da 10 litri. Fortemente sconsigliato se si viaggia in zone climatiche calde poiché si suda di più e conseguentemente si beve di più.
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  • Non staccarle mai! La maggior parte delle borse da bikepacking sono fissate alla bici con velcro e cinghie. Per questo motivo, sono piuttosto difficili da montare e rimuovere dal mezzo. Ad esempio, la mia MissGrape Internode da telaio (6 litri), conta ben 6 velcro e 2 cinghie, che sicuramente la tengono ferma e sigillata al telaio, ma al tempo stesso la rendono molto fastidiosa da rimuovere dalla bici.
  • E il PC (drone, macchina fotografica…)? Questo discorso vale per i nomadi digitali che, come noi, viaggiano a lungo per distanze lunghe e necessitano di un computer per lavorare. Ovviamente, sempre per motivi di spazio il PC/MAC da 13 o 15 pollici farà molta fatica ad essere incluso tra i nostri materiali da viaggio. Nella borsa da telaio c’è chi è riuscito a farci stare un tablet o un computer minimalista da 10-12 pollici.
  • Disponibilità limitata sul mercato. Il bikepacking è piuttosto recente. Nonostante sia in forte sviluppo in molti paesi, le borse sono oggetti di nicchia non facilmente reperibili, mentre portapacchi e borse sono facilmente reperibili ovunque. Questo significa che se per caso qualche componente delle tue borse da bikepacking dovesse danneggiarsi o rompersi in viaggio, potresti dover ricorrere al fai-da-te per rattopparle.
  • Costicchia! Questo è l’aspetto che più di tutti ferma (o rallenta) nello sviluppo di questo sistema di trasporto bagagli. Un set completo di borse da bikepacking può costare 250-300€, che è simile a un buon set di portapacchi e borse. Il costo aggiuntivo, però, arriva dai materiali, che per poter entrare nelle borse e non pesare troppo, devono essere tecnici e ultralight, e quindi molto più costosi.
  • 7
  • Ma quante ne devo comprare?!? Per il set base del bikepacking ti suggeriamo questo articolo. La maggior parte dei set completi di borse da bikepacking comprende una borsa sottosella, una da telaio, una da manubrio, due da forcella (con relativi supporti e cinghie) e altre borse supplementari, di litraggio ridotto, da legare al manubrio o alla pipa o alla serie sterzo del manubrio. All’aumentare del numero di acquisti, ovviamente, sale anche la spesa per adottare questo sistema di trasporto.

Per riassumere…

Una volta visti nel dettaglio vantaggi e svantaggi sia di un setup classico da cicloturismo che di un setup bikepacking, ti proponiamo una tabella comparativa e riassuntiva. Noterai che i pregi di un setup sono gli svantaggi dell’altro, e viceversa. Come vedrai più avanti, la decisione da prendere in merito al setup più adatto alle tue esigenze è difficile, ma va effettuata seguendo i fattori che tu reputi più importanti tra quelli proposti. Sarai quindi tu a stabilire quale sia il miglior settaggio per la TUA modalità di viaggio.

Vantaggi

Cicloturismo

Maggior Litraggio
Trasporto di più cibo e acqua
Facile da preparare
Veloce da preparare
Nessuno zaino
Facili da agganciare e sganciare
Trasporto facile di PC e attrezzatura foto
Diffusione nel mondo
Economiche
Tradizionali

Bikepacking

Leggerezza
Minimalismo
Compatibilità
Manovrabilità
Aerodinamicità / efficienza / maggior distanza percorsa
Meno preoccupazioni di rottura
Su qualunque terreno
Moda
Facilità di spinta in salita
Miglior distribuzione dei pesi
Svantaggi

Cicloturismo

Peso
Incompatibilità
Distribuzione dei pesi
La bici rischia di “scodare”
Minor aerodinamicità/efficienza/distanza percorsa
Usura dei componenti
Difficoltà di manovra
Controlli frequenti e manutenzioni necessari, rotture
Spinta in salita difficoltosa
Rumori, rimbalzi, perdita delle borse
Fuori moda

Bikepacking

Minor litraggio
Cibo e acqua difficili da trasportare
Preparazione lenta
Organizzazione dello spazio
Minaccia incombente dello zaino
Difficoltà di rimozione dal mezzo
Difficoltà / impossibilità di trasporto PC
Non ovunque disponibili
Costi
Numero eccessivo di borse da acquistare
 

La soluzione? Il giusto mezzo!

Visti vantaggi e svantaggi di entrambi i setup, quello da cicloturismo classico con portapacchi anteriore e posteriore e quello da bikepacking con borse varie distribuite sul telaio, potremmo semplicisticamente pensare che esistano solo questi due metodi, il bianco e il nero, due “fazioni”, due sole filosofie di viaggio… E se ti dicessi che il grigio potrebbe essere, secondo me, una soluzione che mette d’accordo due modi di viaggiare piuttosto lontani tra loro?

E se usare un assetto bikepacking sommato a un portapacchi (uno solo, anteriore o posteriore) fosse il giusto mezzo che ci desse leggerezza, stabilità e spazio al tempo stesso? È nella mia lista dei desideri, e appena lo proverò, ti farò sapere!

Intanto puoi vedere come mi sono trovato io durante il mio primo viaggio con assetto bikepacking su terreni gravel, raccontato in questo articolo.

Cosa scegliere?

E quindi? Se devi partire da zero cosa ti consigliamo? Conviene passare da un metodo all'altro? Noi ti consigliamo di scegliere in base ai fattori che TU reputi più importanti, siano essi il minimalismo, lo spazio, il peso, il litraggio, l’aerodinamicità, il costo…

Come già anticipato, non siamo noi a volerti convincere a passare da un metodo all’altro, o a prediligerne uno rispetto all’altro. Entrambi hanno vantaggi e svantaggi che si possono adattare alle molte mete e tipologie di viaggio che conosciamo. Sono però le tue necessità che devono farti protendere per l’uno o l’latro sistema, o come ti suggerivo prima, addirittura un ibrido… dai sfogo alla fantasia, e ascolta le tue necessità!

Se ne hai la possibilità, fatti prestare da un collega cicloviaggiatore la bicicletta col portapacchi e borse e da un bikepacker la sua bici con il setup completo di borse da bikepacking, fai un viaggio, anche breve (nella sezione dedicata troverai centinaia di percorsi suggeriti con traccia GPS e informazioni) e prova a pensare a come potresti affrontare un viaggio e quali potrebbero essere per te i vantaggi e gli svantaggi di un settaggio rispetto all’altro.2

Se hai domande, suggerimenti o hai altri pro e contro di un sistema di viaggio rispetto a un altro, facceli sapere nei commenti qui sotto, e buone pedalate!

 
 
Letto 28564 volte Ultima modifica il Lunedì, 09 Ottobre 2023 15:21
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Francesco G

ITA - Ho 33 anni e sono piemontese, anche se da qualche anno vivo e lavoro in Lombardia. Dopo un inizio da totale inesperto in questo campo, mi sono avvicinato al mondo dei cicloviaggi e della bicicletta sempre più. Oggi posso definirmi "cicloviaggiatore", e assieme all'altra mia passione - il videomaking - non mi fermerei mai! Cyclo ergo sum, pedalo quindi sono, per cercare di capire perché andare in bici sia così bello, terapeutico, ricco... E ogni volta che provo a capirlo, non ce la faccio, e sono costretto a ripartire sui pedali!

ENG - I'm from Piedmont and I'm 33 years old, I have been living and working in Lombardy for a few years. After a start without any competence in this field, I then approached the bicycle world more and more. Today I can call myself a bicycle traveller and videomaker who would never ever stop. Cyclo ergo sum, I cycle therefore I am. I ride my bike trying to understand why it is so beautiful, rich, therapeutic. And every time I try, I do not understand it. So I must leave again...