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Ciclabile della Drava: da Dobbiaco a Maribor in bici
La ciclabile della Drava è un classico del cicloturismo, sia per chi affronta il primo viaggio in bicicletta, sia per chi ha già esperienza e vuole godere delle splendide viste e dei paesaggi austriaci e sloveni di questo itinerario. Da Dobbiaco a Maribor, dall'Italia alla Slovenia passando per l'Austria, questo percorso cicloturistico è uno dei più amati dai ciclisti di ohni età.
Ciclabile della Drava da Dobbiaco a Maribor
La si conosce erroneamente come la pista ciclabile della Drava, ma sarebbe più corretto definirla Ciclovia della Drava, poiché non esclusivamente in sede propria. In tedesco Drauradweg, in sloveno Dravski kolesarski poti, più semplicemente nota come R1 (e così la troverai indicata nei segnali stradali), questa ciclovia segue il corso del fiume Drava, più precisamente da Dobbiaco in val Pusteria a Maribor e oltre, collegando Italia, Austria e Slovenia. Il percorso più noto e battuto, su cui ci concentriamo in questo articolo, è sicuramente quello Dobbiaco-Maribor, ma nel tempo sono stati realizzati numerosi lavori di ampliamento dell'itinerario, per includere la Croazia e in futuro anche l'Ungheria e il confine con la Serbia, dove il fiume diventa affluente del Danubio, dopo 749 km.
Il percorso ciclabile della Drava Dobbiaco-Maribor che ti descriveremo a breve, in una grande varietà di paesaggi e decisamente alla portata di tutti, rappresenta un ottimo primo cicloviaggio, per distanze, servizi, difficoltà e possibilità di soste. Tienilo in considerazione se sei alle prime armi o vuoi sperimentare il cicloturismo: approfittare della fitta rete ciclabile austriaca e dei servizi disseminati nel territorio tirolese e nella Carinzia è sicuramente una buona partenza per innamorarsi di questo metodo di viaggio.
Io stesso lo scelsi come primissimo cicloviaggio, raggiungendo Dobbiaco in treno (anzi, treni), pedalando tutti i 366 km fino a Maribor e rientrando in treno via Ljubliana-Trieste-Mestre. I servizi sono eccellenti, l'accoglienza impeccabile, i panorami non parliamone, una vera e propria picchiata dalle alte cime e i verdi intensi della val Pusteria al lungofiume della Carinzia e poi la collinare Slovenia, attraversando cittadine ricche di storia e cultura, una varietà di panorami differenti, il tutto a cavallo della propria bici, che può riposare in sicurezza nelle numerose strutture bike-friendly disseminate sul territorio.
Ciclabile della Drava tappe
Il percorso della Ciclabile della Drava parte dalla stazione dei treni di Dobbiaco, di fronte all'enorme giardino del Grand Hotel, 6 km prima di San Candido. Molti confondono la Ciclabile della Drava con la sua prima parte, la frequentatissima Ciclabile San Candido - Lienz, letteralmente presa d'assalto da avventori, locali e famiglie con bambini, tanto da dover prestare particolare attenzione in questo primo spettacolare ed estremamente semplice tratto, data l'alta frequentazione. Qui c'è qualche parcheggio ed è possibile lasciare l'auto, gustandosi, il panorama sul parco naturale delle Tre Cime che si erge imponente di fronte a noi mentre ci si prepara alla partenza. In questo punto si può anche partire per percorrere la lunga via delle Dolomiti che collega Dobbiaco a Cortina e quindi a Calalzo di Cadore. Una grossa colonna con illustrazioni e una mappa dettagliata ti indicherà la direzione corretta e, senza nemmeno percorrere un metro di strada trafficata, ti troverai sulla pista ciclabile.
Dapprima si entra nel profumato bosco di conifere per poi attraversare una grande distesa prativa dove si ha un bellissimo panorama sulle Dolomiti di Sesto. Si raggiunge quindi San Candido, dove è d'obbligo una sosta e una visita al centro storico prima di partire per la vera avventura lungo la ciclabile. Un paio di brevi e facili strappi sono il giusto preludio all'inizio del tratto più facile e divertente. Poco oltre si raggiunge Prato alla Drava e si sconfina in Austria. Ci si accorge del cambio di nazione dalla segnaletica ciclabile che varia colore. Il percorso resta del tutto simile, con la discesa che prosegue lieve e dolce fino a Sillian, piccola ma gradevole cittadina sul cui sfondo si staglia il bel castello di Heinfels. Oltrepassata anche la grande fabbrica della Loacker, rinomati produttori di wafer dove potrai trovare dolci freschi e gustosi snack, la vallata si restringe e la pista ciclabile San Candido - Lienz prosegue a fianco della Drava, raggiungendo sempre in leggera discesa Lienz, destinazione di quella che viene indicata come prima tappa ufficiale della Ciclabile della Drava.
Dopo una visita alla città denominata la "perla delle Dolomiti", si passa a fianco del sito archeologico di Aguntum. Poco dopo, all'altezza di Oberdrauburg (la città prende il nome dall'area geografica dell'Alta Valle della Drava, Ober Drautal) entriamo ufficialmente nella regione della Carinzia, dove il benvenuto ci viene dato da un grazioso ponticello sul fiume e da un cartello iconico. Il paesaggio è già molto differente da quello di ieri e ci accompagna per Dellach, Berg im Drautal, Greifenburg e altri pittoreschi villaggi che possiamo bypassare o scegliere di visitare, a seconda del tempo a nostra disposizione.
La seconda tappa della Ciclabile della Drava (così come ci viene indicato dal sito ufficiale) termina a Spittal an der Drau, grande città dal variopinto centro storico, dove possiamo rilassarci nel parco di fronte al maestoso e bianchissimo Castello Porcia.
Ripartiamo da Spittal in quella che è denominata la Bassa Valle della Drava (Unterdrautal), attraversando le cittadine di Ferndorf, Weißenstein e Weißenbach. In questo segmento della ciclabile della Drava ci troviamo immersi in un ameno paesaggio agricolo, interrotto dalla piacevole visita al Museo dedicato ai Carantani di Molzbichl, antica popolazione de cui la Carinzia prese il nome, dalla cava di marmo di Gummern e dal meraviglioso ponte moderno a Weißenstein.
Senza sforzi, con la dovuta calma, in poco meno di 40 km di pedalata, raggiungiamo la variopinta Villach - tappa di passaggio dell'Alpe Adria - con il suo frequentatissimo lungofiume, il ponte con le bandiere d'Europa che sventolano fiere, le vie del centro con i musicisti in strada e l'ampia piazza principale in leggera pendenza.
Il giorno successivo ci si può immergere nella Valle Rosental, in un ambiente agricolo coltivato con cura e circondato da foreste, prati, costellato di laghi naturali (Faaker See, Silber See, Wörthersee) o artificiali (a Feistritz e Ferlach), castelli e centrali idroelettriche. Qui la Drava assume l'ampiezza di un lago in due punti e quasi si perde la percezione di pedalare lungo quello che qualche decina di chilometri prima era appena un rigagnolo.
Superati sbarramenti e laghi artificiali da cui si gode di un panorama spettacolare, attraversiamo il ponte più lungo dell'itinerario e oltrepassiamo Völkermarkt, raggiunta con uno strappetto interessante e impegnativo... Qui possiamo vedere il ponte autostradale che attraversa il lago.
Ciclabile della Drava da Dobbiaco a Maribor | Le varianti dei laghi
Weißensee
Si tratta di una variante da "Tour de France": proprio così me la descrisse il simpatico gestore dell'Hotel di Berg im Drautal quando gli accennai del mio desiderio di salire al Weißensee... Effettivamente, si tratta di una salita relativamente breve ma spezza-gambe di 4,5km, che da Greifenburg e dopo alcuni tratti al 12% con picchi al 15% raggiunge il noto e affascinante lago (letteralmente lago bianco). Una volta raggiunta la cima di questa bella salita, sarai a Oberdorf e potrai goderti il fantastico panorama e lo spettacolo dei colori del lago e della vegetazione che lo circonda. In un primo momento ti troverai sulla sinistra del lago, mentre una volta attraversato il ponte sarai sul lato destro del Weißensee. In ogni caso - e sempre che tu non scelga di percorrere a ritroso la salita duramente conquistata - sia che tu resti su una sponda o sull'altra e non scelga una variante da MTB, dovrai optare per il rapido traghetto per raggiungere il lungolago orientale e la strada che ti porterà nuovamente a valle, da dove potrai tornare indietro di qualche chilometro verso Spittal o proseguire lungo il fiume. Se invece vorrai godere di una pausa d'alta quota, potrai sostare al grazioso camping - oltrepassato da Davide "il Bendo" durante il suo tour del 2019 - in posizione privilegiata, da cui osservare ciò che assomiglia a un fiordo.
Millstättersee
Se hai deciso di affrontare la temibile salita per il Weißensee e sei quindi "tornato indietro" passando sulla Ciclovia della Drava a ritroso verso Spittal, puoi considerare di non dover ripercorrere nel senso opposto la ciclabile e valutare la variante del Millstättersee: da Spittal an der Drau segui l'affluente della Drava chiamato Lieser per qualche chilometro fino a Seeboden am Millstättersee, per poi percorrerne il periplo in direzione est con un piacevole lungolago fino a raggiungere la cittadina di Döbriach, come Spittal e Seeboden posta sulla Ciclovia Alpe Adria. Con questa variante puoi movimentare un po' questo tratto della Ciclabile della Drava fino a poco dopo Ferndorf, dove ti potrai ricongiungere al tracciato originale sulla destra orografica del fiume e, attraversando il ponte, proseguire sulla sinistra orografica.
Ossiachersee
Proseguiamo la collana delle varianti lacustri alla Ciclabile della Drava e arrivati a Villach, centro nevralgico della regione austriaca della Carinzia, possiamo scegliere di allungare di un po' di chilometri il nostro itinerario e seguire il periplo dell'Ossiachersee. Questa deviazione in realtà ti porterà un po' lontano dal percorso originario e oltre a questa dovrai mettere in conto una parte della successiva, quella del Wörthersee. Come nel caso precedente, potrai scegliere se affrontare il lato sud o quello nord del lago, al termine dei quali ti troverai a Feldkirchen in Kärnten, per poi ridiscendere verso il percorso originario e immetterti nel lungolago successivo, fino a Klagenfurt.
Wörthersee
La deviazione al Wörthersee può essere utile se necessiti di giungere a Klagenfurt, per visitarla o perché hai poco tempo e decidi di interrompere la Ciclovia della Drava e sfruttare questo ampio centro urbano come punto di rientro verso la partenza, in treno o altri mezzi. Di norma la Ciclabile della Drava corre più a sud di questo immenso lago, passando per la valle Rosental e dove il fiume diventa un bacino per la presenza della diga di Ferlach. Sinceramente non saprei cosa consigliarti, visto che sia Klagenfurt che questo tratto di Ciclabile della Drava meritano di essere visti. A te la scelta! In ogni caso, sia che tu passi da Klagenfurt che tu resti nella valle Rosental, seguendo il fiume sarai poi portato naturalmente a dirigerti nuovamente verso nord o nord-est per ricongiungerti al percorso originale a Völkermarkt.
Percorso originario o deviazioni, in tre, in sette o in dieci giorni, in solitaria, in coppia o in famiglia, on o senza esperienza... La Cilabile della Drava è senza dubbio un ottimo cicloviaggio che ricorderai con piacere!
- I paesaggi e il loro mutare lungo tutto l'itinerario, dalle Tre Cime di Lavaredo che sovrastano Dobbiaco all'austera Maribor, passando per la vivace Carinzia;
- Le cittadine di Villach, Spittal an der Drau, Lienz, Dravograd, Maribor, Völkermarkt e Klagenfurt;
- Le lunghe pedalate lungofiume o lungolago, respirando la Natura;
- Dormire lungo la Drava, il fiume che ci accompagna a destinazione, per ascoltarne lo scroscio.
- Come raggiungo la Ciclabile della Drava? Il punto di partenza della Ciclabile della Drava, Dobbiaco, è facilmente raggiungibile in treno (con trasporto bici), ma puoi considerare anche di raggiungerla in auto e lasciarla posteggiata in città, dove puoi rientrare con il treno austriaco della compagia ferroviaria OBB.
- Qual è il periodo migliore per pedalare sulla ciclabile della Drava? In ogni periodo dell'anno escludendo l'inverno è possibile pedalare sulla Ciclabile della Drava.
- Che lingua si parla su questo itinerario? Sulla Ciclovia della Drava si parla italiano per la primissima parte fino a Prato alla Drava, poi tedesco in tutta la sezione austriaca fino a Lavamünd e infine sloveno nell'ultima parte, da Dravograd a Maribor e Varaždin.
- Se viaggi con attrezzatura tecnologica porta con te anche un pannello solare per le ricariche anche se potrai ricaricare nelle strutture lungo l'itinerario.
- L'itinerario è segnalato benissimo: in Italia segui la segnaletica marrone, in Austria troverai i tipici cartelli verdi con chilometraggio dalla tappa precedente e successiva, mentre nel tratto sloveno i cartelli sono più rari e di colore rosso.
- Lungo l'itinerario si trovano numerose fonti d'acqua, ma anche tanti market e alimentari.
- Lungo il percorso, soprattutto nelle città più turistiche, non mancano strutture ricettive per l'accoglienza per meno di 20-25€ a persona, ma a mio parere questo itinerario acquisisce tutto un altro sapore se affrontato in tenda: i campeggi non mancano, specialmente nel tratto austriaco (ricordo con piacere il Falkner a Lienz, il Draufluss a Spittal, o il Juritz a Feistritz). Ovviamente parliamo di campeggi puliti, organizzati ed economici!
- Uno dei luoghi più suggestivi dove fermarsi a dormire una notte è il Manor Bukovje, un castello barocco situato direttamente sulla Ciclabile della Drava nella cittadina di Dravograd, la prima grande località slovena che questo itinerario in bici tocca.
- Attenzione: il campeggio libero in Austria è vietato!
- La cucina lungo la ciclabile della Drava è variegata: dai burrosi piatti dell'Alto Adige al menù un po' ripetitivo dell'Austria per finire con la ricca e saporita cucina slovena dell'ultima parte di itinerario.
- Oltre ai vari piatti, devo darti solo un consiglio importantissimo: occhio agli orari di apertura e chiusura di negozi e ristoranti! Specialmente in Austria, a volte troverai le cucine chiuse alle 19:30... e ti ritroverai senza cena.
- Ogni mio pasto è stato accompagnato da buone birre locali, anche se non ho disdegnato la Radler, ottimo mix a basso livello alcolico tra limonata e birra chiara.
- Il portale turistico ufficiale della Ciclabile della Drava, con indicazioni su alloggi, tappe e consigli utili.
- Il sito di ÖBB, la compagnia ferroviaria austriaca, per il calcolo di itinerari da e per le città austriache lungo il percorso.
- Il portale turistico della Carinzia, la più grande regione austriaca attraversata in questo itinerario.
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Francesco G
ITA - Ho 33 anni e sono piemontese, anche se da qualche anno vivo e lavoro in Lombardia. Dopo un inizio da totale inesperto in questo campo, mi sono avvicinato al mondo dei cicloviaggi e della bicicletta sempre più. Oggi posso definirmi "cicloviaggiatore", e assieme all'altra mia passione - il videomaking - non mi fermerei mai! Cyclo ergo sum, pedalo quindi sono, per cercare di capire perché andare in bici sia così bello, terapeutico, ricco... E ogni volta che provo a capirlo, non ce la faccio, e sono costretto a ripartire sui pedali!
ENG - I'm from Piedmont and I'm 33 years old, I have been living and working in Lombardy for a few years. After a start without any competence in this field, I then approached the bicycle world more and more. Today I can call myself a bicycle traveller and videomaker who would never ever stop. Cyclo ergo sum, I cycle therefore I am. I ride my bike trying to understand why it is so beautiful, rich, therapeutic. And every time I try, I do not understand it. So I must leave again...
Ultimi commenti
Tutte le bici elettriche necessiterebbero comunque di una regolamentazione per l'uso in montagna , visto che la continua evoluzione le porta ad assomigliare a moto da fuoristrada piu che biciclette.
(Full disclosure: I'm the author of GpsPrune)