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Borse da bikepacking: guida alla scelta
Negli ultimi anni si sente sempre più spesso parlare di borse da bikepacking e bikepacking, questo modo di viaggiare in bicicletta senza portapacchi, con sacche attaccate direttamente al telaio o ai componenti della bici. C'è chi usa il bikepacking per viaggi veloci, chi per uscite fuoristrada che con le borse classiche da cicloturismo sarebbero difficoltose e chi semplicemente per moda. In ogni caso, questo modo di spostarsi in bici con bagagli disposti in apposite sacche è una realtà sempre più diffusa anche in Italia ed è per questo che è doveroso capirne di più distinguendo le varie tipologie di borse da bikepacking presenti sul mercato, le caratteristiche e gli utilizzi consigliati.
In questo articolo
Bikepacking: borse e sacche
Nel mondo del bikepacking esistono diverse tipologie di borse da applicare a differenti parti della bicicletta. Come avevamo già visto nell'articolo sul viaggio in bikepacking, le principali categorie di borse sono tre:
- borsa da manubrio, che si applica sulla bici tra manubrio e freni. Le dimensioni di questa borsa vanno dai 5 ai 20 litri.
- borsa da sottosella, è parte "fondamentale" dell'equipaggiamento per un viaggio in bikepacking. Attraverso apposite fibbie si fissa la borsa al telaio della sella. La borsa ha una capienza tra gli 8 e i 20 litri.
- borsa da telaio, che può essere applicata all'intero telaio (in questo caso sarà su fatta su misura!) o sulla parte superiore dello stesso. La dimensione e la capienza di queste borse da bikepacking sono variabili e dipendono soprattutto dalle misure del telaio.
Se lo spazio a disposizione non dovesse essere abbastanza all'equipaggiamento sopracitato, possono essere integrate altre borse più piccole da applicare, per esempio, alla serie sterzo o alla forcella oppure si può decidere di partire con uno zainetto di quelli classici da MTB. Lo zaino non deve essere però eccessivamente pesante per non rischiare di creare complicazioni indesiderate alle spalle.
Le borse da bikepacking nel dettaglio
Dopo aver visto in modo generico con quali borse si può partire per un'avventura in bikepacking, confrontiamo più nello specifico le caratteristiche e gli utilizzi.
Borsa da manubrio
La borsa da manubrio è una delle più frequentemente utilizzate per un viaggio in modalità bikepacking. Questa tipologia di borsa viene applicata al manubrio e può contenere diversi accessori come per esempio la tenda (che, con apposite fascette, può diventare da sola una sorta di "borsa manubrio"), il sacco a pelo o il materassino, ma anche abbigliamento, il k-way o, per gli appassionati di fotografia, un cavalletto leggero.
La cosa importante da ricordare è di non caricarla eccessivamente per evitare che, a causa di terreni sconnessi o sbalzi imprevisti, si pieghi verso il basso sfilacciando le fibbie con cui viene ancorata al supporto e sfregando contro la gomma. Come già detto esistono borse da manubrio di diverse dimensioni anche se, solitamente, le misure standard si aggirano tra i 5, i 10 e i 20 litri.
La differenza tra queste e le classiche borse da manubrio, con le quali si trasportano solitamente le macchine fotografiche, si trova negli attacchi: le prime infatti sono fissate alla bici solo attraverso cinghie e fascette, le seconde hanno un vero e proprio attacco in plastica o alluminio al manubrio che le mantiene in posizione rigida ed è per questo che sono più adatte a contenere anche oggetti più pesanti (senza mai esagerare!)
Borsa da telaio
La borsa telaio può essere di due tipi: costruita su misura per essere completamente integrata nel telaio della nostra bici oppure da applicare sulla parte superiore del telaio stesso. Questa tipologia di borsa si presta al trasporto di oggetti più pesanti come gli accessori per cucinare, il kit di riparazione o qualche componente sostitutivo di emergenza e gli attrezzi per intervenire su possibili problematiche della bicicletta. Anche queste borse hanno capacità varie che si aggirano tra i 4,5 e i 14 litri. Oppure, le più piccole applicabili anche sulla parte superiore del telaio, possono avere un volume tra 0,5 e 1 litro.
Borsa da sottosella
Questa è per certo la borsa da bikepacking più usata per viaggiare in bicicletta. Viene fissata al telaio della sella e al canotto e può essere venduta in un unico pezzo o, in base al brand che la produce, anche in due parti distinte: un involucro esterno più resistente alle abrasioni e uno interno impermeabile per contenere l'equipaggiamento (se sei curioso di saperne di più, leggi la recensione della Revelate Terrapin che ho acquistato io e che rientra nelle borse divise in due parti).
La capacità di carico varia dalle più piccole (5-6 litri) alle medie ( 10-11 litri) fino a raggiungere i 14-17 litri delle più grandi. In queste borse si può trasportare di tutto, dalle scarpe al ricambio alle cibarie. Presta solo attenzione a non riempire troppo le borsa se viaggi con una mountain bike full o se monti ruote da 27,5" o da 29" e sei di bassa statura, perchè la sacca tende a sfiorare i copertoni e di conseguenza a rovinarsi.
Quando acquisti una di queste borse inoltre assicurati che le cinghie di fissaggio al telaio della sella siano ben salde e possano essere ben tirate e che magari sia presente una stabilizzazione interna o esterna in metallo o in materiale rigido che riduca lo "scodamento". Il problema principale per questi accessori infatti sono le oscillazioni laterali della borsa quando quest'ultima lavora a pieno carico e per questo sul mercato, per quei modelli di borsa che non ne dispongono uno integrato, è presente uno stabilizzatore in metallo (come quello che vedi in foto qui sotto) che spesso permette anche di avere due ulteriori portaborracce lateralmente.
Altre borse e borselli
Oltre agli accessori da bikepacking più classici esistono altre borse, più o meno capienti, da integrare all'equipaggiamento da viaggio. Si possono per esempio usare le borsette da manubrio da applicare internamente per contenere la borraccia o qualche snack di veloce utilizzo, oppure si può scegliere di utilizzare due ulteriori borse (o semplici supporti aperti: Gorilla cage) da applicare esternamente sulla forcella (se hai sacco a pelo e materassino di piccole dimensioni, al posto delle borsette, potresti fissare questi due accessori!).
Un'altra parte della bici dove aggiungere borse è quella superiore del telaio dove apporre una o due sacche. Infine si può decidere anche di aggiungere una borsa supplementare nella parte posteriore della bici, applicandola cioè alla borsa sottosella già montata.
Caratteristiche delle borse da bikepacking
Le borse da bikepacking hanno forme particolari, diverse dalle solite alle quali siamo abituati, hanno spesso colori vivaci e motivi particolari, ma quali caratteristiche deve avere una borsa da bikepacking di buona qualità?
Qualità dei materiali, cuciture e rifiniture
Come quasi sempre accade per qualsiasi genere di accessorio o parte dell'equipaggiamento, la differenza tra un prodotto di alta gamma e uno di più bassa qualità risiede nei materiali con la quale è stato realizzato.
Avere una borsa da bikepacking prodotta con prodotti resistenti, impermeabili e, spesso, costosi, è molte volte sinonimo di qualità. Prima dell'acquisto del tuo materiale da viaggio consiglio quindi di valutare bene, per prima cosa, il budget a disposizione, la tipologia di avventura che andrai ad affrontare e, di conseguenza, acquistare l'equipaggiamento più idoneo alle tue esigenze.
Un'altra importante caratteristica da valutare nelle borse è la qualità delle cuciture e quella delle rifiniture. Come detto prima alcune borse da bikepacking hanno forme insolite e non sempre è possibile realizzare delle chiusure completamente impermeabili. Prima dell'acquisto ricordati sempre di valutare anche questo dettaglio.
Resistenza all'abrasione
Un'altra importante caratteristica da tenere in considerazione per l'acquisto di una borsa da bikepacking è la resistenza dell'equipaggiamento all'abrasione. Questa proprietà è strettamente legata alla qualità e al tipo di materiale usato e può essere implementata con l'aggiunta di "cuscinetti" o fasce più robuste nei punti sensibili di contatto tra la borsa e la bicicletta.
Personalmente ho in casa un esempio pratico sulla Terrapin della Revelate Designs che, nella parte inferiore del suo involucro esterno, vanta una fascia protettiva ideata per evitare sfregamenti irreversibili (e successive rotture) sullo pneumatico.
Impermeabilità
Se viaggerai in periodi piovosi o in aree con clima particolarmente variabile, un'altra caratteristica da considerare è l'impermeabilità della borsa. Anche questa volta i materiali di realizzazione del prodotto faranno la differenza oltre alla qualità delle rifiniture e delle cerniere (dovrebbero essere termosaldate e non cucite!). Banalmente le borse impermeabili non lasciano passare l'acqua al loro interno, mentre le altre si ma non è sempre così facile.
Esistono anche borse water resistance ossia resistenti all'acqua, ma cosa significa? Le borse possono essere realizzate in modo da essere completamente impermeabili o solo resistenti ad un certo livello di pioggia continua. Se la borsa assorbe più acqua di quella consentita e supera il livello limite, gli oggetti contenuti nella borsa rischiano di bagnarsi. Per ovviare a questo possibile problema suggerisco di introdurre all'interno della borsa un sacchetto di plastica nel quale proteggere i vestiti o gli oggetti in caso di necessità.
Ingombro
Ogni borsa da bikepacking, in base alla capacità e al livello di carico della stessa, ha un certo ingombro che può essere più o meno fastidioso in base alla tipologia del viaggio che si affronta. Per esperienza posso dire che la borsa sottosella, montata su una bici da viaggio o una gravel, è la meno ingombrante mentre una borsa manubrio da 14 litri a pieno carico potrebbe infastidire nella guida del mezzo o addirittura faticare ad essere montata su un manubrio drop, ma ogni cicloviaggiatore dovrà valutare al meglio come organizzare l'assetto della propria bici prima della partenza, anche valutando l'ingombro ovviamente.
Costo
Essendo accessori particolari, spesso realizzati su misura come nel caso delle "full frame", le borse da bikepacking di qualità hanno costi piuttosto elevati rispetto alle borse da cicloturismo classiche. Il prezzo è determinato dalle dimensioni, dalla qualità dei materiali usati, dai dettagli che caratterizzano ogni pezzo e che ne condizionano l'impermeabilità o la resistenza alle abrasioni.
Come scegliere le borse da bikepacking giuste
In commercio esistono ormai tantissime borse differenti di brand nazionali, europei o d'oltreoceano... ma come si sceglie quella più adatta al nostro scopo? Prima di tutto bisogna stabilire qualche parametro:
- Userò le borse da bikepacking per viaggiare intorno al mondo o solo per i giri domenicali e nei weekend? Nel primo caso avrò bisogno probabilmente di tutte le tipologie di borse da bikepacking presenti sul mercato (o di un gran numero!) con la caratteristica dell'impermeabilità mentre baderò meno all'ingombro. Nella secondoa ipotesi mi potrò accontentare di una borsa da manubrio e di una sottosella oppure, con una MTB full, di una borsa manubrio e di una a telaio magari integrando il trasporto di oggetti leggeri attraverso un classico zaino da mountain bike bdel carico di 14 litri (con incluso anche il camelbak da 3 litri per l'acqua)
- Userò l'equipaggiamento con ogni condizione atmosferica o solo nei giorni di sole? Nel primo caso dovrò acquistare borse da bikepacking impermeabili o integrando le water resistance con sacchetti di plastica interni. Se userò la modalità bikepacking solo nei giorni sereni potrò badare maggiormente al costo e ad altre peculiarità piuttosto che all'impermeabilità.
- Percorrerò strade bianche o anche single trail tra le rocce dove potrò danneggiare le borse? Nel primo caso l'ingombro non sarà un fattore rilevante e quindi potrò decidere di viaggiare con borse di ogni sorta, nel secondo caso dovrò limitarmi per non danneggiare l'equipaggiamento o comunque prediligere borse resistenti all'abrasione.
- Quale budget ho a disposizione? Il costo delle borse da bikepacking condiziona inevitabilmente l'acquisto delle stesse. Il mio consiglio è quello di prediligere sempre la qualità soprattutto se si ha intenzione di viaggiare in bikepacking in tutte le stagioni e a lungo.
Qualche suggerimento in più...
Durante le mie esperienze in bikepacking ho avuto modo di testare le due borse, da manubrio e sottosella, acquistate in precedenza. Su sterrati e strade bianche viaggiare in bikepacking risulta particolarmente confortevole: l'assetto della bici è molto stabile e buche o tratti dissestati non sono un problema. Nei miei brevi viaggi, a Ibiza in MTB e lungo il canale Villoresi fino al lago di Iseo, ho preferito appoggiarmi a strutture ricettive per non dover portare con me il materiale idoneo al campeggio, ma come sarebbe stato postarsi in zone remote?
Viaggiare in bikepacking, anche per un lungo periodo, è possibile ma nella prima fase estremamente costoso. Le borse, con caratteristiche di impermeabilità e resistenza agli urti, e il materiale tecnico necessario richiedono un investimento iniziale impegnativo. Per capire se questa modalità di viaggio fa veramente al caso tuo prova inizialmente a sperimentare il bikepacking con brevi esperienze, anche appoggiandoti a strutture ricettive e poi capirai come sfruttare al meglio le tue borse. Personalmente utilizzo il bikepacking per viaggi brevi in MTB dove i single trail o i sentieri tecnici impediscono il trasporto delle borse, per tutte le altre avventure più lunghe e remote, su strade bianche, sentieri non eccessivamente tecnici o asfalto continuo a spostarmi con le ben più capienti borse da cicloturismo come in Spagna.
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Vero
ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!
EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!
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Ultimi commenti
Tutte le bici elettriche necessiterebbero comunque di una regolamentazione per l'uso in montagna , visto che la continua evoluzione le porta ad assomigliare a moto da fuoristrada piu che biciclette.
(Full disclosure: I'm the author of GpsPrune)