Non so perché abbiamo deciso che questo articolo lo dovessi scrivere io, probabilmente solo perché lei non ha il coraggio di farlo! Comunque, tornando al titolo, ho una ragazza un po' folle, ma questo già lo sapevo (basta leggere le prime parole della sua biografia), solo... non credevo lo fosse a tal punto! Lei, per chi non lo sapesse, è quella che oramai si è impossessata di questo blog e lo riempie con così tanti contenuti che non so nemmeno io come faccia a scriverli tutti. Ma in questo caso non vi voglio parlare di ciò che scriverà, ma di ciò che farà (tranquilli, alla fine si tratta sempre di viaggi!) e non appena avrete finito di leggere questo articolo non potrete che concordare con me: questa è proprio matta, ma quanto ha ragione!
Partiamo dall'inizio: il prossimo week end Vero (lei, sì, la matta), deve scendere a Parma per un incontro di Scquola di Blog (evvai di listening) presso la quale sta seguendo un master online. Durante i suoi ormai frequenti viaggi in Italia ultimamente le è capitato spesso di prendere treni Trenitalia ed ogni volta che scendeva si riprometteva di raccontare delle sue disavventure: non lo ha mai fatto solo per mancanza di tempo e per volontà di scrivere qualcosa di più interessante, ma ora si è talmente stufata che per protesta contro i continui disservizi (ritardi di ore, un viaggio odissea per arrivare da Trento a Milano, gente che sgomita per un decimetro quadro su un treno sovraffollato... per questo la rete di Mobilità Nuova è da sostenere) ha deciso di raggiungere Parma in maniera alternativa... beh, se seguite un po' il blog e ci conoscete un pochino saprete rispondere da soli alla domanda che vi siete appena fatti... sì, la maniera alternativa è la bicicletta!
Partirà domattina da Trento per raggiungere prima Rivalta in provincia di Mantova e poi Parma: certo, non sarà "veloce" come un treno, ma nemmeno tanto più lenta: per arrivare a Parma da Trento avrebbe dovuto cambiare tre treni oppure scendere fino a Bologna e poi risalire... spendendo quanto la notte che trascorrerà in ostello e vedendo il territorio che invece attraverserà su due ruote dal finestrino in corsa. Insomma, va bene la TAV, va bene il ponte sullo Stretto, va bene il tunnel di base del Brennero, va bene le autostrade sparse per l'Italia... ma ci vuole un genio per capire che l'incentivazione all'utilizzo del mezzo pubblico la si fa migliorando il servizio già presente?
Certo, è un po' matta, la ragazza, su questo non ci sono dubbi... però il suo gesto è dato più dall'esasperazione causata dai continui disservizi che non dalla sua follia dichiarata! Quante volte avete detto: "Basta, il treno non lo prendo più!" Quante volte siete arrivati in ritardo ad un appuntamento o avete perso la coincidenza perché il treno non arrivava più? Insomma, la mia ragazza è matta, ma quanto ha ragione!
Speriamo solo che arrivi a destinazione sufficientemente fresca per seguire le lezioni ma soprattutto speriamo che qualcuno a Trenitalia si decida a dare una sferzata e capire che offrire un buon servizio è un incentivo all'utilizzo dei treni oltre ad un dovere.
Se volete seguire Vero in questo viaggio in bici da Trento a Parma, chiacchierare con lei e raccontare le vostre disavventure su rotaia, domani e venerdì sarà in strada e su twitter (quando non pedalerà) con l'hashtag #trenitaliarubatempo
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