La bicicletta è sempre più parte integrante della nostra vita: si viaggia, ci si sposta, si usa per i trasporti, si esplora, si conosce...
Da quando è stata inventata, la bicicletta è stata adottata come strumento di lavoro da diversi artigiani e professionisti: c'era il barbiere che si spostava in paese con il suo mezzo carico di strumenti per tagliare barba e capelli, c'era l'arrotino che affilava i coltelli pedalando sulla sue due ruote, c'era il lattaio che trasportava il latte fresco pedalando come un matto... di mestieri in bicicletta ce ne sono stati davvero tanti, ma ne esistono ancora oggi?
Mestieri in bicicletta ai giorni nostri
Oggi è il 1° maggio, festa del lavoro, dei lavoratori e dei diritti ottenuti dopo lunghi dibattiti, scontri e contese anche sanguinose. Noi vogliamo festeggiare questo giorno pensando alla bicicletta e a quante professioni sia possibile praticare in maniera sostenibile grazie a questo favoloso mezzo a due ruote.
- Guida cicloturistica e guida di MTB
- Cargo Bikers
- Bibliotecari a due ruote
- Orchestra in bicicletta e musicisti
- il Ciclopostino o ciclocorriere
Portare in giro i turisti, mostrar loro l'essenza del territorio, le peculiarità, le tipicità, accompagnarli lungo tortuosi sentieri e single track fuoristrada, farli sudare e farli riposare davanti ad un paesaggio sublime, far la guida a due ruote non è niente male... c'è chi accompagna i cicloviaggiatori lungo itinerari ciclabili di giorni o settimane o chi guida gli appassionati di ruote grasse su tracciati tecnici difficili da trovare senza qualcuno che li abbia già percorsi! La figura professionale di guida di MTB non è riconosciuta nonostante esistano numerosi enti ed associazioni che, terminato un corso pratico-teorico, rilasciano una certificazione (per citarne alcune: la FCI, la SIMB, l'AMI...). La figura della guida cicloturistica o accompagnatore cicloturistico è invece presente in Italia ma non viene riconosciuta in tutte le regioni e province della penisola.
Sono sempre più numerose le aziende che si incaricano del trasporto di merci e persone attraverso l'utilizzo di apposite biciclette dotate di carrello. Mi piace chiamarli cargo bikers ossia i pedalatori che trasportano. Dalla spesa ai panini in pausa pranzo, dalle persone con problemi di deambulazione ai più pigri, i mitici cargo bikers possono trasportare davvero di tutto! Si sono diffusi soprattutto nelle grandi città italiane e sfruttando scorciatoie, conoscenza del territorio e il loro agile mezzo, evitano code e traffico urbano.
Ne abbiamo parlato in un articolo tempo fa e sembra che la buona pratica di portare in giro i libri in bicicletta si stia diffondendo un po' ovunque. Nell'articolo parlavo della bicicloteca che per i quartieri cittadini di San Paolo, in Brasile, guidata da un bibliotecario di 61 anni, trasportava libri da prestare a chi viveva per le strade, dopotutto un libro può anche cambiarti la vita o aiutarti nell'intento, no?
Da qualche mese a Roma è nata la biblioteca della bicicletta che oltre a proporre prestiti di volumi interamente dedicati alle due ruote è anche itinerante. Portare in giro in bicicletta la cultura delle due ruote è un'idea innovativa e assolutamente originale, una bella pratica da prendere come esempio!
Esiste una buffa orchestra in Olanda (non poteva che trovarsi nel paese delle biciclette, no?) che si sposta per i paesi suonando melodie a bordo di un tandem a sei posti. I t Brabants Fietharmonische Orkest suonano, ridono, si divertono come matti! Trasmettono al loro pubblico una grande allegria spostandosi di qua e di là a due ruote... li avete mai visti all'opera?
In Italia abbiamo invece i Tètes De Bois che portano in giro il loro palco a pedali dove gli spettatori sono parte integrante del concerto producendo energia su delle apposite biciclette!
Lo abbiamo già visto nel bel film con Massimo Troisi e sempre più spesso capita di incontrarli anche sulle strade cittadine. I ciclopostini o i ciclocorrieri a pedali sono sempre più diffusi nelle grandi città, ma anche nei piccoli paesi di campagna o montagna. A volte capita di scambiare con loro un cenno di saluto mentre sono impegnati a dividere buste e bustine nel cestino della loro bicicletta, in altre occasioni li vedi sparire in cima ad una salita in sella alle loro bici elettriche, altre volte ancora si incontrano sulle strade trafficate mentre sgattaiolano sfuggenti fra i vicoli imboccando scorciatoie strette e improponobili alle automobili. Oltre al grande vantaggio del trasporto intelligente su un mezzo comodo, adatto alla città e pratico alla guida, la bicicletta permette di evitare il traffico e di arrivare puntuali quando, a bordo di altri mezzi di trasporto, sarebbe impossibile farlo!
Potremmo parlarvi di molti altri mestieri in bicicletta ma per questa volta preferiamo fermarci qui con la convinzione che le due ruote siano un mezzo del passato, del presente ma soprattutto del futuro! In un mondo così frenetico, ritrovare se stessi e il giusto ritmo è di vitale importanza e, non ho dubbi, la bicicletta sarà una delle protagoniste in questa continua ricerca di una dimensione più umana!
Buone pedalate e buon 1° maggio a tutti!
A Fabriano, nelle Marche, è stato allestito un museo molto particolare, è il museo dei Mestieri in bicicletta del passato, quelle professioni che non esistono più o che si sono evolute in altro modo. Un luogo incredibile per chi è appassionato di bicicletta e lavori a due ruote!
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