"Sempre a pedalare sulla bicicletta, andavi in giro a cercare i giovani nascosti nei fienili e negli scantinati, e li convincevi ad andare con i partigiani. Non basta nascondersi, dicevi, occorre liberarlo, questo disgraziato paese"
Pino Cacucci, nonostante abbia già letto quasi tutti i suoi libri, riesce ancora a stupirmi. In "Nessuno può portarti un fiore" lo scrittore riporta in vita alcuni fantastici personaggi che la Storia ha rilegato in un angolo buio, dove nessuno li troverà mai. I protagonisti del romanzo sono persone qualsiasi, beffate dal destino come è successo a Sylvia, amica e sostenitrice di Lev Davidovič Tročkij o come Edera, diciannovenne partigiana, orgogliosa e ribelle o ancora come Sante Pollastro, celebre per la canzone di De Gregori Il bandito ed il Campione, ladro gentiluomo con la passione per la bicicletta, morto nel 1979 dopo aver trascorso 32 anni in carcere. Sono tante le storie che Cacucci ci racconta con il suo stile inconfondibile, coinvolgente e coinvolto.
Un libro da leggere lentamente, studiando i protagonisti per carpire ogni intimo segreto della loro personalità e vita, un libro che ricorda, per certi versi, i racconti de Ribelli (scritto sempre da Cacucci), ma che si spinge ancora oltre nel far rivivere personaggi completamente dimenticati!
Altri libri di Cacucci che consiglio di leggere sono sicuramente La Polvere del Messico, sul bellissimo paese di Frida Kalho e Tina Modotti, In ogni caso, nessun rimorso che racconta le vicende di Jules Bonnot ed Oltretorrente sul quartiere di Parma che si oppose al fascismo e che vide in prima persona le vicissitudini di grandi personaggi!.
Buona lettura!
Ultimi commenti