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Farmacia da viaggio per cicloviaggiatori
I mesi prima della partenza sono i più movimentati ed impegnativi in termini di tempo e salute mentale. Tutto deve essere un minimo pronto per la giusta data e il nostro cervello inizia a fumare sempre più frequentemente. Una delle problematiche più fastidiose da gestire è quella riguardante le vaccinazioni e l'organizzazione della farmacia da viaggio!
Pastiglie, bustine, cerotti, garze, bende, flaconcini...insomma un vero delirio di possibilità... essendomi trovata proprio in questi giorni a dover scegliere cosa portare e cosa non portare in viaggio, ecco una serie di consigli per chi, come me, ha qualche difficoltà nel capire cosa sia davvero indispensabile e cosa invece no.
Prima di tutto, se vi dovete recare in un paese dove c'è un'alta diffusione di malattie ormai scomparse in Europa, recatevi dal vostro medico o all'asl per valutare insieme la situazione. Nel nostro caso, per Thailandia, Laos, Vietnam e Cambogia ci sono state suggerite le vaccinazioni contro epatite A, epatite B (tutti i nati dopo il 1980 dovrebbero già essere coperti perchè divenuta obbligatoria in quell'anno!), colera e tifo.
Dal tramonto all'alba poi, in particolare nelle zone rurali, sono presenti moltissime zanzare che trasmettono la malaria. E' impossibile avere la certezza di non contrarre la malaria, ma ci sono certe precauzioni che è meglio seguire per ridurre ai minimi termini i rischi di contagio: indossare abiti chiari e lunghi che coprano la maggior parte del corpo, comprare uno spray a base di permetrina da spruzzare su braccia, gambe, vestiti ed anche sulla tenda in modo da creare un'efficace barriera contro vari tipi di insetti (fra cui la zanzara), uscire il meno possibile nelle ore notturne ed evitare l'utilizzo di profumi e creme dall'aroma dolce che attirano gli animali.
Fatevi prescrivere poi, come profilassi antimalarica, il Mallarone o il Lariam, il primo costoso ma forse più efficace, il secondo gratuito! (Fate però attenzione agli effetti collaterali essendo medicinali piuttosto invasivi).
Detto questo, passiamo alla vera e propria scelta dei medicinali e attrezzature che comporranno il nostro kit di emergenza (per chi come noi effettua trekking e viaggia in mtb i rischi di infortunio aumentano rispetto ad un viaggio in autobus/auto/treno...):
- cerotti,
- garze e cotone idrofilo,
- disinfettante,
- enterogermina, lacto 5 o un altro antidiarroico contro la diarrea del viaggiatore,
- una pomata antisettica come per esempio il Gentalyn,
- aspirina e analgesici antinfiammatori,
- termometro e salviette sterili
- antibiotico a largo spettro come l'augmentin e specifico per diarrea come il tiorfix
Questo dovrebbe essere sufficiente a proteggervi in caso di escoriazioni, cadute impreviste o primi sintomi di infezioni intestinali lievi, se doveste ritrovarvi coinvolti in qualcosa di più serio, non esitate a recarvi immediatamente presso le strutture sanitarie più vicine e competenti. Molti medicinali necessitano di ricetta medica per essere acquistati, quindi è fondamentale recarsi dal proprio medico.
Per l'eventualità remota di trascorrere qualche giorno senza possibilità di reperire acqua potabile, acquistate l'amuchina da usare moderatamente e superdiluita in acqua, proprio per disinfettare quest'ultima rendendola bevibile in situazioni di emergenza.
Non abusate di questa utile alternativa durante il vostro viaggio.
Date importanza al kit di pronto soccorso che porterete con voi perchè, facendo tutti i possibili scongiuri, potrebbe esservi davvero utile! Per ulteriori informazioni sul kit di primo soccorso da portare con sè nelle uscite in MTB date un'occhiata a questo articolo
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Vero
ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!
EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico