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Itinerari Grande Guerra in mountain bike: nasce MTB in trincea
Scritto da Raffganz
Nel 1915, quasi 100 anni fa, l'Italia entrò in quella che venne poi chiamata Grande Guerra. Il conflitto era iniziato l'anno prima, nel 1914 con l'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este. La guerra fu combattuta soprattutto tra eserciti nemici schierati l'uno contro l'altro nelle trincee dove i lunghi inverni sembravano non finire mai, la guerra causò la morte di quasi 10 milioni di persone.
Alla fine del conflitto rimase un'eredità fatta di interminabili chilometri di strade militari, trincee e tunnel che oggi si possono visitare percorrendo in mountain bike gli itinerari della Grande Guerra...
Sono tanti anni che vado in Mountain Bike: la prova sta nel fatto che le bici che usavo 20 anni fa sono entrate nel vintage di oggi. Nella scelta dei miei itinerari sono spesso stato influenzato dalla mia formazione storico umanistica.
In prospettiva del Centenario della Grande Guerra in Italia l'idea di percorrere i luoghi più rappresentativi del fronte italoaustriaco non poteva essere accantonata. Ho iniziato mettendo delle puntine su una carta geografica spaziante dallo Stelvio fino all’ Adriatico identificando le location più significative sia dal punto di vista cronologico che territoriale.
Sarebbe stato un peccato tornare a casa dopo tante escursioni in mountain bike al “fronte” senza dare a tutte queste esperienze una linea di continuità e non poter trasmettere il pathos emotivo emanato da quei luoghi e dai racconti dei suoi protagonisti. Da qui l’idea di un raccoglitore fatto di foto, tracce gps, immagini ed approfondimenti: ho voluto dare al lettore la possibilità di avere non solo tanti itinerari ma anche di creare legami storici tra itinerari.
I 12 percorsi che ho scelto racchiudono esperienze che segnano profondamente nell’animo: montagne inospitali, aride, deserti di sassi adatti più per rapaci e marmotte che per gli uomini; sono luoghi che danno i nomi alle nostre vie in città... Ortigara, Pasubio, Adamello.
Il mio invito è quello partire alla ricerca di questi posti per onorarne appieno la memoria, percorrendoli a passo lento e con la dovuta consapevolezza.
Il ricordo più commovente che riporto è quello di una targa posta a memoria dell’episodio che vide uno scambio di regalie tra soldati italiani ed austriaci durante il natale del 1916 tra le cime sepolte di neve sopra Asiago.
Sono tante le storie che ho scoperto e che invito a scoprire in questo ebook: la più struggente è quella della vecchia ferrovia della Val di Fiemme costruita con il sudore ed il sangue di prigionieri russi e serbi spremuti fino alla fine delle loro forze.
Infine vorrei mantenere un contatto “Social” con chi acquista il libro o con tutti gli interessati all’argomento tramite un gruppo facebook chiamato “MTB in trincea” dove si possono approfondire gli itinerari in mountain bike o suggerirne di nuovi.
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Raffganz
Vivo nella provincia di Modena ma appena posso, scappo dalla pianura per esplorare gli Appennini e le Alpi in mountain bike.
Adoro pedalare nella natura, lontano dal traffico, immerso completamente nel silenzio dei boschi. Da un po' di anni a questa parte viaggio anche all'estero portandomi dietro la mia fedele mtb, dopo Perù, Tenerife, Creta, i Balcani da cui è nato un libro: Da Trieste a Spalato passando per Sarajevo e Mostar
In quest'ultimo anno sono nati tre nuove pubblicazioni legate alla mountain bike: Adrenalina in MTB: 12 itinerari tecnici e panoramici nel centro-nord Italia nella quale sono presenti itinerari fuoristrada tecnici e spettacolari, MTB in trincea: 12 itinerari sul fronte italoaustriaco dal Passo del Tonale a Caporetto con 12 itinerari lungo i sentieri della Grande Guerra e La Mountain Bike pezzo per pezzo
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico