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Lavorare in Australia, la mia esperienza

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Da oltre due mesi sono qui a lavorare in Australia, ad Atkinson Dam, 80 km da Brisbane, percorrendo decine, centinaia di corridoi al giorno, venendo pagato per farlo. In realtà i corridoi sono in campagna, con pareti verdi costituite da piante di lattuga ed un soffitto azzurro e cocente com'è il cielo estivo da queste parti. Il mio lavoro consiste nel tagliare l'insalata e riempirne cartoni o cassette che vengono poi spedite nei vari supermercati d'Australia...

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La mia nuova casa

Da due mesi il mio mondo è rappresentato da sconfinati campi di lattuga che calpesto, spesso a piedi nudi, per otto-dieci ore al giorno, sotto un sole sempre più infuocato o sotto una pioggia torrenziale. Una volta finito il lavoro, un caravan park ospita la nostra (lavoro e vivo con altri 8-10 ragazzi) “"casa"”. Le vigolette sono d'obbligo perchè è piuttosto coraggioso chiamare casa le quattro pareti coperte da una lamiera in cui viviamo. Il mio primo incontro con lei è stato traumatico: già dall'esterno non sembra possibile che resti in piedi per altri 5-10 giorni. Ma il peggio si trova all'interno, appena aperta la porta, una volta bianca ed ora ricoperta da una patina di unto e polvere che la fanno apparire color caffelatte, si entra nella cucina-soggiorno. Tre vecchi divani, strappati qua e là, ricoperti dal fango e dal sudore dei campi, formano un ferro di cavallo aperto sull'unico lusso della casa: un televisore che riceve tre o quattro canali, tutti piuttosto disturbati. La cucina, nell'angolo della stanza opposto all'ingresso, è costituita da due frigoriferi sovraccarichi in cui sono probabilmente ancora stoccate provviste di ragazzi che sono passati di qui l'anno passato. Il piano cottura, su cui soltanto due dei quattro fuochi presenti funzionano, non è stato lavato per anni ed il lavandino adiacente straborda di stoviglie e pentole usate e non lavate. Il soffitto della stanza è coperto ovunque da ragnatele che alla sera, una volta accesi i pochi neon presenti, si animano della presenza di prede e predatori in quantità inimmaginabili che eseguono evoluzioni come in preda ad una forza soprannaturale e demoniaca.
Il pavimento è grezzo, cemento usurato su cui si è depositato un dito o più di polvere che si solleva ad ogni passo. I letti a castello hanno un materasso poco più spesso del cartone che costituisce la parete divisoria di una delle stanze e sul cui lato rivolto verso il soggiorno nel tempo i lavoratori hanno lasciato i saluti una volta terminate le loro fatiche (arriverà il mio turno). Il bagno è a sua volta separato dal resto della casa attraverso una porta di sottile compensato che non è possibile chiudere oltre la metà. Anche qui la pulizia è qualcosa di estraneo e le incrostazioni di calcare ricoprono tutto il lavandino. In quest'ambiente idilliaco, assieme a noi vivono una decina di topolini che ogni tanto si divertono a rubarci il cibo. Nonostante tutto questo, vivere e lavorare in Australia non è poi così male ed ora che mi ci sono abituato, sono anche un po' affezionato a questo posto per molti infernale.

Vita nei campi... di lattuga

Le nostre giornate iniziano attorno alle 4 del mattino. Lavorare in Australia non è proprio una passeggiata. Dopo una rapida colazione saliamo sul pullmino che ci porterà fino al campo in cui lavoreremo. Alle 5 iniziamo a raccogliere lattuga, eseguendo diverse tipologie di taglio ed imballaggio. Dopo aver lavorato fino a quando il sole non è troppo crudele, rientriamo al campeggio. Due volte a settimana si scende in paese per la spesa, altrimenti ci si rilassa ed annoia fino all'ora di cena per poi andare a letto attorno alle 20-21 stanchi morti per la giornata trascorsa nei campi. Durante le nostre “escursioni” in città mi sono spesso dedicato alla contemplazione del paesaggio di questa zona. In realtà non c'è molto di interessante tra la diga dove alloggiamo e le varie cittadine di Gatton, Laydley e Lowood che servono l'area rurale circostante. Oltre ad immense coltivazioni di lattuga, cipolle ed altri ortaggi, intere distese prative coperte di gialli fiori primaverili si stendono fino alle pendici di basse colline che interrompono la monotonia della pianura poco prima dell'orizzonte. Come detto, il caravan park dove vivo è situato nei pressi di una diga in terra che prima della profonda siccità che sta affliggendo il paese, conteneva un bacino idrico piuttosto vasto, utilizzato per produrre energia. Le pendici dell'antico lago ricoperte di fitta erba sono l'ideale per stendersi al sole a riposare e leggere un buon libro e sono diventate il mio isolato rifugio quando ho bisogno di un po' di tranquillità e solitudine. Questo dunque è il luogo in cui vivo da circa sessanta giorni, come un segregato, cercando di risparmiare più denaro possibile per poter poi viaggiare e godermi a pieno la terra dei Maori. Ma ancora molta lattuga dovrà essere tagliata prima che un aereo mi depositi ad Auckland, il più lontano possibile dalle insopportabili mosche che non mi danno tregua per tutta la giornata e dalle zanzare che le rimpiazzano una volta scesa l'oscurità.

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Leo

ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.

EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.