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Cima Piemp in MTB da Tignale sul Garda
Un altro itinerario MTB sul lago di Garda, a Tignale. La zona dell'Alto Garda Bresciano è una tra le mie preferite per la mountain bike e si possono trovare sterrate e sentieri panoramici e poco battuti su cui divertirsi e lasciar correre le ruote grasse. In questo caso la nostra meta è stata cima Piemp e il rifugio Alpini.
In questo articolo
Da Gardola al passo D'Ere
Non è passato nemmeno un mese dall'ultimo giro a Tignale che ci aveva portato ad affrontare il passo Scarpapé e la Val Tignalga. In questa occasione, sperando che la discesa sia un po' più pedalabile di quella precedente, decidiamo di salire sempre sullo stesso versante ma raggiungere la cima Piemp e scendere da un single trail in zona.
Lasciamo l'auto ai piedi del santuario di Montecastello, poco fuori dal centro di Gardola, una delle frazioni che formano il comune di Tignale. Anche stavolta con me c'è Luca, compagno di avventure da una vita e inoltre si sono aggiunti due Stefano e Marco de I Cinghiali Volanti, funambolici bikers trentini con cui mi è capitato di affrontare alcuni bei giri quest'anno tra cui restano memorabili quest'anno tra gli altri un anello al lago Calaita nel Primiero, il tracciato agli omini di pietra in Val Sarentino e un weekend gravel in Val d'Orcia.
Tornando al percorso odierno, dopo aver bevuto un caffè al bar del paese, lasciamo il centro di Gardola per proseguire sulla strada panoramica verso Aer, evitando questa volta di raggiungere le belle cascate con il sentiero che con le e-bike dei Cinghiali non è fattibile (bici a spinta e in spalla in alcuni tratti).
L'asfalto finisce appena oltre la frazione di Aer e subito inizia un mix di sterrato e cemento. Inaspettatamente il primo tratto di sterrato scende leggermente per passare il ponte sul torrente nella valle di Bornico, ma subito dopo inizia un tratto ripidissimo in cemento con quattro tornanti massacranti. Avevo affrontato in discesa questo tratto anche durante il viaggio Alpine Outskirts ma non mi ero reso conto di quanto fosse pendente. In cima all'ultima rampa si incontra il bivio della strada che sale da Piovere, altra frazione di Tignale. Da qui in avanti la salita coincide con quella affrontata qualche settiamana fa verso il passo D'Ere.
Il primo valico che si raggiunge salendo a strappi su cemento e brecciolino è Bocca Paolone (947 m) per poi svoltare a destra decisi anziché scendere verso località Costa e il lago di Valvestino. Un'altra serie di tornanti e ancora un paio di chilometri tosti portano al passo D'Ere (1130 m). Da questo punto, tenendo la sinistra, si proseguirà sulla strada monte Costone verso il passo Scarpapé e poi, volendo, verso Cima Rest.
Da passo D'Ere a Cima Piemp
Al passo noi invece proseguiamo dritti sulla strada che con un ultimo strappo ci porta al punto più alto dell'itinerario, attorno ai 1260 m, ai piedi della punta di Retello. La strada militare scavata nella roccia scende ora veloce sul versante rivolto verso il lago di Garda. I numerosi depositi scavati nella fiancata del monte sottolineano la natura bellica del tracciato.
La discesa dura meno di due chilometri e il clima uggioso mi fa gelare le mani dato che dimentico di indossare i guanti, tolti durante la salita. La circolazione riprende a scaldarmi le dita quando la strada ricomincia a salire, per fortuna molto più dolce e piacevole di prima.
In pochi chilometri si raggiunge il dosso di Piemp (1212 m) ai cui piedi sorge il rifugio Alpini - Cima Piemp. Dall'ampio piazzale di fronte al rifugio che in questo periodo è chiuso, si ha una vista spettacolare sul lago di Garda. Gardola sembra essere in riva al lago anziché qualche centinaia di metri più in alto. Di fronte a noi il monte Baldo è nascosto dalla coltre di nubi basse mentre spostandosi sulla parte posteriore del rifugio si può avere una visuale completa su tutta la parte meridionale del Benaco, da Sirmione a Peschiera.
Il rifugio è raggiungibile anche con una strada asfaltata che sale direttamente da Tignale.
Single trail 255 e Santuario di Montecastello
Le possibilità di discesa sono svariate ma noi decidiamo di ritornare sui nostri passi per un paio di chilometri circa e imboccare il sentiero 255. Inizialmente si deve salire sotto a un traliccio dell'alta tensione ma poi il sentiero si inoltra nel bosco, in pianura, molto suggestivo.
Il fondo resta sempre pulito e scorrevole e anche quando le pendenze diventano negative, le difficoltà sono praticamente assenti. Si scende scorrevoli fino a raggiungere un bel punto panoramico sulla parte settentrionale del bacino lacustre, protetto da una staccionata. Qui iniziano un paio di passaggi su roccia un po' più tecnici ma nulla di impossibile e se proprio non ce la fai puoi scendere di sella per qualche metro.
Il sentiero finisce in una forestale che veloce riporta a Olzano. Appena ritrovato l'asfalto affrontiamo un tornante e subito teniam o la sinistra su forestale per procedere su una direttissima a tornanti facile e piacevole che scende sulla strada principale appena fuori Gardola.
Se avrai voglia tornato al parcheggio potrai affrontare un'ultima tosta rampa e raggiungere il santuario di Montecastello per goderti un ultimo spettacolare panorama sul Garda, anche dalla panchina gigante installata poco distante. Noi a questo punto eravamo "sazi" e siamo tornati all'auto, ma volendo puoi proseguire verso la cima del monte Cas e chiudere un altro anellino panoramico.
Anche questo percorso MTB ad anello fino a Cima Piemp da Tignale ci ha regalato una bella pedalata invernale.
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Ultimi commenti
Tutte le bici elettriche necessiterebbero comunque di una regolamentazione per l'uso in montagna , visto che la continua evoluzione le porta ad assomigliare a moto da fuoristrada piu che biciclette.
(Full disclosure: I'm the author of GpsPrune)