Dati tecnici
Ciclovia dell'Amicizia - Monaco-Venezia
DETTAGLI ITINERARIO
Partenza/Arrivo |
Monaco di Baviera - Venezia |
Tempo |
6-9 giorni |
Dislivello |
4000 m circa |
Lunghezza |
560 km (1) - 603 km (2) |
VALUTAZIONE
Difficoltà |
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Panorama |
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Files GPS
Ciclovia dell'Amicizia da Monaco a Venezia
La ciclovia dell'amicizia è un itinerario ciclabile che si sviluppa sul territorio di tre nazioni: Germania, Austria e Italia. Partendo da Monaco di Baviera si pedala verso sud attraversando numerosi siti di interesse culturale, storico e naturalistico fino a giungere, dopo diversi giorni di viaggio, in una delle città più belle del mondo, a Venezia.
Monaco di Baviera
Lambita dal fiume Isar, Monaco è la terza città della Germania per numero di abitanti. La capitale della Baviera attira ogni anno migliaia di viaggiatori durante il periodo dell'Oktoberfest dedicata alla birra, ma anche nelle altre stagioni a Monaco non ci si annoia mai.
Tra i monumenti più rappresentativi della città bisogna citare sicuramente la cattedrale di Nostra Signora (Frauenkirche) che svetta dal centro storico vanitosa. A Marienplatz poi si nota subito il municipio nuovo in stile neogotico e la sua torre civica con l'Orologio carillon, il Rathaus-Glockenspiel. La Residenz, il palazzo residenza dei governanti di Baviera custodisce al suo interno dei tesori artistici imperdibili, per non parlare del castello di Nymphenburg...
Monaco è punteggiata di chiese, palazzi e birrerie storiche. Prima di partire per il tuo viaggio in bicicletta verso Venezia, dedica un paio di giorni alla visita della città perchè ne vale davvero la pena.
Il percorso rosso da Monaco
La ciclovia dell'amicizia inizia il suo itinerario da Monaco per poi orientarsi a sud, in direzione dell'Austria. Dalla grande città bavarese esistono due possibilità di percorso, da scegliere in base alle preferenze e alla comodità di ogni cicloviaggiatore. La prima opzione percorre una strada più orientale che lascia Monaco dopo aver lambito il fiume Isar. Una volta superato Deisenhofen si prosegue verso Sauerlach e poi Otterfing.
A Holzkirchen, 16000 abitanti, si può fare una sosta pensando che questa località nacque nel XIII secolo e, durante gli anni della Germania divisa ebbe il merito di ospitare sul proprio territorio Radio Free Europe, un'emittente che trasmetteva notizie dell'ovest nell'est del paese.
In bici si punta decisamente a sud verso il fiume Mangfall, affluente dell'Inn, lungo appena 58 km. Il corso d'acqua viene raggiunto poco più a nord del lago di Tegern (Tegernsee). Questo bacino tedesco ospita sulle sue rive un'antica abbazia benedettina risalente a molti secoli fa (si parla del VIII come periodo di inizio costruzione): dalla ciclovia dell'Amicizia (qui coincide con la Via Bavarica Tyrolensis) che passa sulla riva occidentale del lago potrai scorgerla e fotografarla piuttosto bene, se invece volessi avvicinarti ti consiglio di seguire la sponda orientale del lago fino a Rottach- Egern dove ti ricongiungerai con il tracciato o, in alternativa, scendere fino alla località lungo la ciclovia e poi risalire il tratto di costa orientale fino all'abbazia, oggi conosciuta come Castello di Tegernsee.
Velocemente ci si allontana dal lago ritrovandosi lungo il Weissach che si segue per diversi chilometri, fino a incontrare il fiume Walchen e la seconda alternativa di tracciato da Monaco.
Il percorso blu da Monaco
La seconda alternativa di tracciato coincide con quella appena descritta fino all'area di Grosshesselohe dove, invece che allontanarsi dall'Isar, lo continua a seguire verso sud. Questo itinerario coincide con la Via Bavarica Tyrolensis e non ci si può sbagliare!
Si lascia l'Isar all'altezza di Mühltal proseguendo lungo il suo canale tra boschi e paesi caratteristici. In questo tratto si trovano alcune tabelle con informazioni sul tracciato della Monaco - Venezia e la Via Bavarica Tyrolensis. All'altezza di Puppling si torna a pedalare sull'Isar costeggiando subito dopo l'abitato di Farchet dove è presente un negozio di bici in caso di necessità. Si pedala a una quota più o meno costante di 600 metri tagliando la verdeggiante Baviera in direzione sud. Ad Abberg si ritrova il nostro mentore Isar che avevamo lasciato poco prima e in poche pedalate entriamo a Bad Tölz, la rinomata località termale.
Se ci si vuole rilassare un po' si può pensare di terminare la prima tappa proprio in città. Il cuore di Bad Tölz è in Marktstraße, una via allegra e colorata dove fermarsi a bere un caffè o passeggiare tra i negozi e le facciate pastello. L'Isar continua ad essere un fermo punto di riferimento mentre si pedala verso sud e Lenngreis. La Monaco - Venezia continua a seguire le orme della Via Bavarica Tyrolensis tra tratti sterrati e chilometri su asfalto, restando comunque sempre fuori dal traffico.
A sinistra del tracciato le montagne sfiorano i 1400 metri e sono ricche di torrenti che scendono verso l'Isar. La ciclovia sale, non si può negare, tocca gli 800 metri in prossimità del lago artificiale di Sylvenstein, ma lo spettacolo è magnifico. Il tratto più suggestivo è quando si attraversa l'acqua per raggiungere Fall e poi riprendere nuovamente a costeggiare le cangianti acque lacustri. Un tratto piuttosto ripido ci attende al varco sulla sponda opposta del lago: si toccheranno gli 860 metri prima di scendere. Pedalando verso est si incontra il fiume Walchen e, poco oltre, al confine con l'Austria, il percorso rosso proveniente da Monaco.
Tirolo in bicicletta
Achenwald sorge 3 km dopo il confine sulle rive del fiume Walchen e proprio nella cittadina il tracciato inizia a salire con decisione fino a raggiungere i 920 metri di quota. Qualche chilometro e si scollina tornando a 870 metri in vista del fiume ma la quota cambierà di nuovo rapidamente salendo con costanza fino ai 930 metri del lago di Achen, il fiordo delle Alpi. La temperatura dell'acqua non supera mai i 22°C e le acque cangianti sanno conquistare i cicloviaggiatori che soprattutto in estate vorrebbero tuffarsi subito.
Si costeggia il lago sulla riva orientale seguendo quello che è chiamato Bike Trail Tirol raggiungendo in poco tempo Buchau e Rofangarten. Si può decidere di dormire sul lago magari campeggiando, oppure continuare verso il fiume Inn e la sua ciclabile a soli 6 km dall'Achensee.
Dopo una breve ascesa si scende fino al corso d'acqua a 540 metri di quota in prossimità di Jenbach. In questa località del Tirolo si può ancora salire a bordo di una delle più vecchie cremagliere a vapore del mondo, la Achenseebahn. Oltre Jenbach si scorge il castello di Tratzberg di epoca rinascimentale mentre nella cittadina di Schwaz, un importante centro per l'estrazione dell'argento nel Medioevo, si possono visitare il museo delle persone, il castello di Freundsberg e la miniera che ai tempi ospitava oltre 11000 minatori. Se hai tempo da dedicare ad una deviazione fuori programma ti consiglio di raggiungere Stans per visitare la suggestiva Gola Wolfsklamm. Si pedala in pianura lungo il fiume Inn e il suo bel tracciato dedicato alle biciclette senza far quasi fatica.
A Wattens, la sede della Swarovski si può fare una sosta, oppure proseguire fino alla Mint Tower di Hall in Tirol, un edificio caratteristico che si fa subito notare.
4 km dopo la località, poco prima di entrare nell'affascinante Innsbruck, si lascia la ciclovia dell'Inn attraversando il fiume e cominciando l'ascesa verso Ampass, Lans, Hennenboden e Patsch sfiorando i 1060 m (Percorso blu). Il percorso rosso procede invece lungo l'Inn entrando a Innsbruck, attraversando il centro e raggiungendo il fiume Sill. All'uscita della città si inizia a salire verso Vill e poi Patsch dove ci si riunisce al percorso blu.
5 cose da fare a Innsbruck
Innsbruck, la città principale del Tirolo, è una tappa imperdibile durante un viaggio in bicicletta in questa area dell'Austria. Varrebbe la pena trascorrere almeno un paio di giorni in città e nei dintorni per scoprire tutti i luoghi più interessanti, la cultura e la gastronomia ma se non hai tempo a disposizione puoi seguire questi 5 suggerimenti:
- Una pedalata in centro fino al Tettuccio d'oro (fatto da 2657 tegole), al Duomo di San Giacomo e a casa Helbling.
- Visita uno dei 20 musei di Innsbruck, da quello degli Swarovski a quello del Tirolo o delle campane.
- Una fetta gigante di torta sacker in una delle caffetterie del centro o un piatto di Kaiserschmarrn, con marmellata di ribes.
- Una scampagnata al castello di Ambras progettato dall'architetto italiano Giovanni Battista Guarienti.
- Un piatto di canederli... per ripartire leggeri! (in Austria sono particolarmente diffusi i canederli fatti con il fegato, se non ti piace il genere presta attenzione all'ordinazione!).
La valle dell'Isarco
Avvolti dalle alte vette tirolesi (ben oltre i 2000 metri di quota) si pedala seguendo il corso del Sill verso l'Italia e il passo del Brennero. Si superano numerosi paesi e si giunge, salendo dolcemente, al confine italiano. Dalle montagne sopra il famoso valico nasce l'Isarco, il fiume che conferisce il nome alla valle fino a Bolzano e alla ciclabile della valle Isarco che lo costeggia.
Si pedala in sicurezza verso sud lasciando il passo e il suo laghetto. Vipiteno è una delle prime località a venire attraversata dalla ciclabile (ma se si ha urgentemente bisogno di un meccanico o di un negozio di bici lo si può trovare anche prima, per esempio a Lurx) e merita senza dubbio una sosta per ammirare la sua Torre dei Dodici, il municipio e la Deutschhaus.
Se passi a Vipiteno a settembre ricorda che la seconda domenica del mese si tiene la sagra dei canederli, piatto tipico a base di pane secco, formaggio, spinaci o speck, una leccornia per il palato. La valle Isarco devia leggermente verso Oriente incuneandosi tra le montagne dell'Alto Adige. All'altezza di Fortezza, caratterizzata dalla presenza dell'imponente forte costruito su più piani, la Ciclovia dell'Amicizia lascia la valle Isarco per entrare in Val Pusteria. Dalla ciclabile della Valle Isarco si passa alla ciclabile della Val Pusteria.
Val Pusteria e Ciclabile delle Dolomiti
Tra saliscendi continui ed estremamente panoramici su alcune delle montagne più belle d'Italia (e non solo) si giunge in prossimità di Dobbiaco dove inizia un altro rinomato percorso cicloturistico: la ciclabile delle Dolomiti che ripercorre i territori attraversati un tempo da una vecchia ferrovia. Da Dobbiaco la ciclabile delle Dolomiti sale lentamente superando un bacino (conosciuto con il nome di lago di Dobbiaco), Carbonin e scollinando al passo di Cimabanche, il valico tra l'Alto Adige e il Cadore veneto. Il percorso è in parte sterrato ma di facile pedalata. Si scende veloci a Cortina d'Ampezzo immersa negli scenari idilliaci delle Dolomiti. Da Cortina lungo il fiume Boite, seguendo le tracce dei vecchi binari, si raggiunge il cuore del Cadore. San Vito, Borca, Vodo, Pieve e Calalzo fino al lago di Centro Cadore.
Pedalando in Veneto
La ciclovia dell'Amicizia lascia la vecchia ferrovia delle Dolomiti per proseguire il suo lento incedere lungo l'itinerario dei fiumi veneti tra strade secondarie e il fiume Piave. Si scende sempre di più pedalando il Cadore e stupendosi ancora una volta della bellezza di questi luoghi. A Ponte nelle Alpi, comune sparso, si prosegue ad est superando Cadola e raggiungendo in poco tempo il lago di Santa Croce. Lago naturale, ampliato negli anni 30 in maniera artificiale, si trova a quasi 400 m di quota e la sua spiaggia più conosciuta è quella di Poiatte. Una serie di tornanti conducono dal lago di Santa Croce al lago Morto, in provincia di Treviso. Il lago è chiamato Morto perchè non ha nè immissari nè emissari.
Poco oltre si incontra un altro piccolo specchio d'acqua, il lago di Restello, nel comune di Vittorio Veneto.
A Vittorio Veneto la ciclovia dei fiumi veneti incontra la ciclovia pedemontana alpina, percorsa in parte anche da noi durante il viaggio in bicicletta nell'Italia del nord est. Vittorio Veneto è sormontata dal Castello di San Martino sito nel quartiere Ceneda, mentre Serravalle è forse l'area cittadina più caratteristica con la pittoresca piazza di Flaminio. La ciclovia pedemontana scende verso Conegliano attraversato dal fiume Monticano e Susegana.
A Susegana l'occhio è subito attratto dal castello di San Salvatore adagiato su una collina coltivata a vigneti.
Treviso non è così lontana e la zona del Montello la anticipa di qualche chilometro. Si attraversa Nervesa della Battaglia che ospita il Sacrario del Montello, uno dei più importanti ossari della Prima Guerra Mondiale. A Volpago si lascia la ciclovia pedemontana alpina per riprendere la percorrenza lungo la ciclovia dei fiumi veneti Piave e Sile e raggiungere Treviso in circa 16 km.
Treviso e le ultime fatiche
Treviso è una città tranquilla e molto piacevole da visitare. Il suo centro storico vanta interessanti monumenti come il Palazzo dei Trecento e la torre civica che sorgono entrambi in Piazza dei Signori. A Treviso sono presenti anche alcune ville venete di particolare pregio come, per esempio, Villa Manfrin. Dalla città il nostro tracciato ciclabile si divide ancora in due percorsi differenti. Il percorso rosso lascia Treviso lungo il Sile seguendo la ciclovia dei fiumi veneti fino a Musestre di Roncade.
Deviando verso sud ovest attraversa Quarto d'Altino, una delle destinazioni della Via Claudia Augusta inserito nel sito protetto dall'UNESCO Venezia e la sua laguna. Da Quarto Altino sulla ciclovia si giunge a Mestre davanti a cui si staglia la laguna e la magica città della Serenissima. Si parla di un ponte ciclabile e i cicloviaggiatori sono in attesa che venga ultimato!
La seconda opzione, il percorso blu, passa per Roncade, San Pietro Novello e, a Zenson di Piave, devia verso sud verso San Donà di Piave. A Caposile la ciclovia dell'Amicizia Monaco - Venezia incontra nuovamente il percorso lungo il Sile mentre costeggia placida la laguna.
A Jesolo poi l'itinerario ciclabile svolta verso destra immettendosi sulla ciclovia delle lagune e del Po fino a Punta Sabbioni. Questo tratto è particolarmente suggestivo perchè percorre un lembo di terra isolato tra la laguna di Venezia e il Mar Adriatico. Al terminal di Punta Sabbioni è possibile imbarcarsi alla volta di Venezia con la Linea LN. Venezia è raggiungibile anche da Cavallino - Treporti con le motonavi ACTV.
L'itinerario è lungo ma, a parte brevi tratti, mai davvero impegnativo. La Monaco - Venezia attraversa tre nazioni e paesaggi alpini di grande pregio naturalistico: è un percorso che consigliamo a chiunque ami la Natura e, in particolar modo, le montagne.
Ultimi commenti
Tutte le bici elettriche necessiterebbero comunque di una regolamentazione per l'uso in montagna , visto che la continua evoluzione le porta ad assomigliare a moto da fuoristrada piu che biciclette.
(Full disclosure: I'm the author of GpsPrune)