La ciclabile della Valle Isarco, lunga quasi 100 km, collega il valico del Brennero al capoluogo di provincia. Il territorio dell'Alto Adige (Südtirol in lingua tedesca) è percorso da numerose piste ciclabili che sfruttando tratti ferroviari dismessi, forestali e strade secondarie permettono ai cicloturisti di viaggiare in totale sicurezza. Uno dei principali itinerari ciclabili è quello che dal Passo del Brennero, al confine con l'Austria, scende fino a Bolzano lungo il fiume Isarco, ma chi volesse proseguire in un viaggio più lungo potrà farlo a nord entrando in Austria, a sud valicando il confine con il Trentino, a est entrando in Val Pusteria dal paese di Fortezza e a ovest pedalando verso Merano e la Val Venosta... sempre su ciclabili!
Da Brennero attraverso la Val di Fleres
Da Brennero, raggiungibile anche con i treni regionali dall'Italia o dall'Austria, inizia l'avventura lungo la ciclabile della Valle Isarco (dal passo del Brennero a Fortezza la ciclabile della valle Isarco coincide con la Ciclovia Monaco - Venezia). Il viaggio è per la maggior parte dei chilometri in leggera discesa, alternando la perdita di quota a rettilinei a salite brevi e panoramiche. La pista ciclabile, a tratti promiscua, si dilunga verso sud inoltrandosi nella Valle Isarco lungo un tratto ormai dismesso della ferrovia che agli occhi dei cicloturisti più curioso appare davvero pittoresco e suggestivo.
Le vecchie stazioni fanno da cornice alla pedalata mentre si raggiunge l'imbocco della Val di Fleres, uno dei luoghi meno conosciuti dell'Alto Adige. Questa vallata è lunga solo 16 km e in passato era conosciuta con il nome di Valle dell'Argento grazie alla presenza di giacimenti sfruttati fino al 1818.
La Val di Fleres è una laterale della Valle Isarco e fino a qualche anno fa (1999) ospitava un tratto ferroviario sostituito poi da una lunga galleria: i vecchi binari sono stati di recente trasformati in pista ciclabile.
Il nostro itinerario, dopo una suggestiva deviazione parallela al corso del Rio Fleres, rientra in valle all'altezza di Colle Isarco.
Con meno di 2000 anime Colle Isarco è un paese piacevole da visitare prima di riprendere la strada in decisa salita verso le baite fiorite in posizione panoramica di Oberried. Questo tratto promiscuo risulta piuttosto impegnativo e, con un po' di fatica, si giunge finalmente in cima dove anche l'autostrada sopraelevata sembra una bella opera ingegneristica. Si scende nuovamente verso la statale del Brennero superando la ferrovia e riportandosi a fianco dell'Isarco.
Vipiteno è ormai all'orizzonte e prima di rendersene conto ci si ritrova a pedalare nel suo grazioso centro storico.
Vipiteno in bicicletta
La cittadina di Vipiteno, Sterzing in tedesco, merita senza dubbio una sosta per ammirarne la pittoresca Torre delle dodici, la chiesa Madonna della Palude, una fra le più alte della zona, e per fotografare almeno uno dei castelli che sorgono nei dintorni. Castel Tasso e Castel Pietra sono stati eretti uno di fronte all'altro a sud di Vipiteno. Il primo risale all'Alto Medioevo ed è visitabile, il secondo è di un paio di secoli più recente ed è chiuso al pubblico.... ma torniamo per un attimo a Vipiteno. Dall'ingresso a nord della cittadina si seguono le indicazioni ciclabili che permettono di attraversare il centro storico. A sud poi, oltrepassato il centro urbano, si ritrova con naturalezza la pista ciclabile della Valle Isarco lungo un fiume più vigoroso e di maggior portata grazie all'unione con il Rio Ridanna, proveniente dall'omonima valle.
Verso Bressanone
Per 3 km la ciclabile prosegue lungo il corso d'acqua senza mutare direzione. All'altezza di Stilfes la ciclabile devia verso il centro della frazione di Campo Trens prima di immergersi nel fresco del bosco. La pedalata è piacevole mentre ci si avvicina a Fortezza, paese nel quale lasceremo la ciclovia Monaco - Venezia per proseguire verso Bressanone e Bolzano. In paese, e anche poco oltre, è possibile fare rifornimento di acqua fresca prima di riprendere il viaggio.
Una breve deviazione dovuta a lavori in corso ci indirizza sulla statale per un paio di chilometri prima di ritrovare l'itinerario ciclabile poco prima della stazione di Fortezza.
Fortezza, nome attribuito al paese per la presenza di una fortezza austro-ungarica voluta da Francesco I all'inizio del XIX secolo, è la porta di accesso alla Val Pusteria. In bicicletta, all'altezza del lago artificiale che precede l'avamposto militare, si trova il bivio per la pista ciclabile che da Fortezza sale fino a San Candido e al confine con l'Austria, mentre la ciclabile della Valle Isarco continua dritta lungo la vallata...
La vista della fortezza asburgica lascia comunque senza fiato: pensa che anche l'oro trafugato dai nazisti durante il secondo conflitto mondiale passò di qui, ma delle 127 tonnellate di metallo prezioso si persero poi completamente le tracce.
La pista ciclabile continua a seguire la Valle Isarco nascondendosi agli occhi degli automobilisti meno attenti nella boscaglia che in estate trasmette un po' di refrigerio ai cicloturisti affaticati. Per un breve tratto il tracciato coincide con il sentiero dei castagni e fortunatamente se ne può ammirare qualche esemplare secolare a bordo tracciato.
Prima di raggiungere Bressanone, appena superato il lago di Varna celato dietro la vegetazione, il percorso diventa sterrato, a tratti impegnativo, ma molto divertente. Tra funghi, aghi di pino e profumo di resina si affronta una leggera salita prima di tuffarsi a capofitto verso l'ingresso di Bressanone, Brixen in tedesco, uno dei luoghi più affascinanti dell'Alto Adige.
Bressanone a due ruote
Bressanone sorge a 560 m di quota e conta sul suo territorio almeno una decina di castelli, rovine di manieri o antiche residenze.
La pista ciclabile costeggia la città e permette, con una deviazione, di visitare l'abbazia di Novacella, fondata oltre 850 anni fa e conosciuta per la produzione e vendita di erbe, frutta e dei prestigiosi vini che permettono l'autonomia economica all'intero complesso. Avvicinandosi al centro di Bressanone non sarà difficile scorgere il complesso vescovile (Hofburg), le abitazioni colorate e merlate, la Chiesa di San Michele, le torri campanarie del Duomo e la torre della porta Sabiona. Guardandosi intorno potrai vedere anche qualche castello fiabesco come Castello Ratzötz.
Chiusa e Ponte Gardena
L'Isarco è sempre più grande accogliendo tra le sue acque quelle del Rienza che scende dalla Val Pusteria. Seguirne il corso in bicicletta è un vero antistress: sarà il rumore dell'acqua, sarà la frescura o la vegetazione che ne lambisce le sponde... ogni cosa rende la pedalata davvero speciale.
Chiusa si trova ad una manciata di chilometri da Bressanone ma tra le due località bisogna superare un altro breve e facile tratto sterrato.
La località, premiata con l'appellativo di città insieme ad altri sette comuni della provincia, ha un passato ricco di vicende legate alla sua natura di borgo doganale; a maggioranza linguistica tedesca Chiusa vide il frate Joachim Haspinger combattere al fianco del patriota Andreas Hofer, ammirò il passaggio di artisti e mercanti, viandanti e poeti, si inebriò davanti alle opere di Albrecht Dürer.
Il monastero di Sabiona sovrasta l'abitato osteggiando la sua bellezza e nessun cicloviaggiatore può restare impassibile davanti al suo fascino.
La pista ciclabile attraversa Chiusa, uno dei borghi più belli d'Italia, per poi tornare a costeggiare il fiume in uno dei suoi tratti più suggestivi. Ponte Gardena sormontato dal Castello di Trostburg, risalente a prima del 1173, accoglie i cicloturisti con il suo ex ponte ferroviario. Il paesino, che conta solo qualche centinaio di abitanti, è anche la porta di accesso alla Val Gardena.
Colma e la vecchia ferrovia
L'ultima parte del tracciato corre verso Bolzano superando i confini di Colma, con il palazzo Friedburg e la macelleria Trockner che vende ottimo speck e pancetta nostrana e percorrendo un tratto della vecchia ferrovia Brennero - Bolzano. Le gallerie illuminate accompagnano tratti spogli a ridosso della montagna: in questo punto la vallata si stringe e il vecchio sedime ferroviario rasenta il corso dell'Isarco. Si superano Prato all'Isarco e Cardano e finalmente si giunge nel capoluogo di provincia dell'Alto Adige, la città di Bolzano.
Da diversi anni Bolzano investe nello sviluppo ciclabile della città ed oggi è divenuta per certo uno dei centri urbani più ciclabili d'Italia. Snodo importante tra la pista ciclabile dell'Adige, quella dell'Isarco, il collegamento ciclabile dell'Oltradige verso il lago di Caldaro e quello con Merano verso la pista ciclabile della val Venosta, Bolzano è una città a misura di uomo e bicicletta ed è la degna conclusione dell'itinerario proposto.
La ciclabile della Valle Isarco è un itinerario facile e adatto a tutti ed è un ottimo punto di partenza per avventure più lunghe attraverso l'Alto Adige, il Trentino, il Tirolo austriaco o il resto del nord-est d'Italia.
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