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Recensione Trek 920: bici da viaggio o adventure bike?

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In quest'anno un po' strano per noi viaggiatori, abbiamo iniziato a pedalare con una nuova bici da viaggio: la Trek 920. Siamo riusciti a fare qualche chilometro in sella, solcando per un paio di settimane le strade di Sicilia e concedendoci qualche escursione di un paio di giorni nel nord Italia, prima di tornare a metterci in stand by a causa della pandemia. Di seguito trovi la nostra recensione della Trek 920, una bici versatile che si piazza sulla linea di confine tra bici da viaggioadventure bike.

Valutazione

  • Generale:
  • Costo:
  • Telaio:
  • Comodità:
  • Affidabilità:
  • Componenti:
  • Design:
Tipo di test:

In un viaggio a mezzo carico in Sicilia sulle strade e sterrati dell'entroterra per 12 giorni e in qualche week end nel nord Italia. Percorse sia strade asfaltate che sterrati e single trail, anche tosti. Qualche uscita con il carrellino di Nala attaccato.

Durata del test: Agosto 2020 - Ottobre 2020 per circa 1500 km
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Recensione Trek 920 lifeintravel.it

Prima di addentrarmi nella recensione della Trek 920 vera e propria, premetto che trovo un po' eccessiva la specializzazione in cui si sta dirigendo il mercato ciclistico in generale: un tempo esistevano le bici da strada, le mountain bike e le city bike. Oggi ci sono le bici da enduro, le trail, le all mountain, le XC, le gravel, le bici da viaggio, le adventure bike, le monstercross, le bici da strada e chi più ne ha più ne metta. Credo fermamente che, se si abbia voglia di pedalare, lo si possa fare anche su una vintage di inizio XX secolo e ci si possa divertire comunque.trek in azione

Detto questo, teconologia, ricerca e sviluppo avanzano in ogni settore ed è giusto che lo facciano anche in quello delle biciclette, incluse le bici da cicloturismo. Inoltre, se questo permette di mettere in sella più persone e farne appassionare alcune anche ai viaggi in bici... beh, ben venga l'estrema frammentazione del mercato!

Proprio questa estrema specializzazione ha portato anche a un'evoluzione del concetto di bici per viaggiare. Lo stereotipo che prevedeva ruote da 26" con 36 raggi, copertoni imperforabili ma pesantissimi, telai in acciaio a triplo spessore, selle in pelle e freni al cerchio è ormai ampiamente superato. Le certezze che c'erano ieri sono cambiate oggi, quelle che ci sono oggi crolleranno domani. In ogni caso restano dei punti saldi, ma così come i viaggi in bicicletta si sono modificati, evoluti e differenziati (per fortuna, aggiungerei io), altrettanto lo fanno i mezzi con cui viaggiare. La Trek 920 fa parte della visione di questo cambiamento, con pregi e difetti che l'innovazione porta innegabilmente con sé.

Trek 920: bici da cicloturismo adatta all'avventura

Ho pensato fosse doveroso fare questa premessa perché definirei la Trek 920 una bici da cicloturismo "vecchio stile" che guarda al futuro, di quelle che si trovano bene in molteplici situazioni. C'è chi poi la chiama audacemente bici gravel. Trek 920 è una bici da viaggio adatta all'avventura, come la maggior parte di quelle che ho scelto nella lista delle migliori bici da cicloturismo.

"Vabbè, hai detto tutto e niente", obietterai tu. Hai ragione, la parola avventura è spesso inflazionata e viene appiccicata un pò ovunque perché vende. Personalmente ho un concetto mio, e chiaro, della differenza tra bici da viaggio e adventure bike (a proposito, cercherò prima o poi di chiarirlo anche a te in un articolo specifico) ma per il momento torniamo alla Trek 920. Recensione necessaria per capire perché sia una bici da cicloturismo che strizza l'occhio all'avventura.trek review

La bici Trek 920, con una geometria tale da avere un lungo carro posteriore, il movimento centrale piuttosto basso e un rapporto Stack/Reach molto basso, si identifica a tutti gli effetti come una comoda poltrona da viaggio su cui pedalare ore e ore lungo le strade del mondo. In più ci sono di serie i portapacchi anteriore e posteriore, spazio per tre portaborraccia e una capacità di carico dichiarata fino a 136kg. Inoltre c'è un passaggio ruote bello abbondante, delle coperture di serie da 2", il cambio SRAM GX e i freni idraulici... tutti indizi che strizzano l'occhio all'off-road, anche bello spinto.

Le caratteristiche sopra citate e le nostre escursioni e viaggi fatti fino ad ora mi hanno portato a dichiarare questa Trek 920 una vera bici da viaggio, adatta però anche a chi cerca un pò più di avventura.

Specifiche tecniche della Trek 920

Prima di approfondire la recensione della Trek 920 con un giudizio oggettivo relativo alla componentistica, lasciami esprimere un'opinione più che soggettiva sul telaio: quanto è bello? Mi piace un sacco quel triangolo piegato, la larghezza generosa dei tubi, persino il colore kaki che fa molto savana africana. Ma bando alle ciance e andiamo a esaminare nel dettaglio com'è montata questa bici da cicloturismo Trek 920. Prima di farlo, ecco le principali caratteristiche tecniche:

Trek 920: caratteristiche

Iniziamo riportando le caratteristiche tecniche della bici da viaggio Trek 920:

  • Tipo di bici: bici da viaggio
  • Telaio: Alluminio Alpha 100 Series
  • Forcella: 920 lega disco adventure
  • Cerchi: Bontrager Duster Elite, Tubeless Ready, perno passante
  • Copertoni: Bontrager XR1, 29"x2.00"
  • Sella: Bontrager Evoke
  • Freni: Avid G2 Cleansweep disco idraulico, rotore 160mm
  • Trasmissione: Sram GX/X5 2x10 42/28 - 11/36
  • Manubrio: Bontrager Race VR-C, 31.8mm
  • Accessori: portapacchi posteriore Bontrager BackRack Deluxe, portapacchi anteriore 920 Touring
  • Limite di carico: 136 kg
  • Peso taglia 56: 12,9 kg
  • Prezzo di listino: 2049 €

Trovi maggiori dettagli sul sito ufficiale Trek. Entriamo nel dettaglio e proseguiamo con la recensione della Trek 920 analizzandola parte per parte.

Telaio

Partiamo dall'elemento su cui i puristi probabilmente storceranno più il naso: il telaio è in alluminio, così come la forcella. Una scelta che ha permesso a Trek di ridurre notevolmente il peso finale di questa bici che, con entrambi i portapacchi, non raggiunge i 13 kg. Mi sono già espresso sull'estetica del telaio, ma voglio anche sottolineare la presenza di piccole illustrazioni carine sul tubo orizzontale, sul piantone e sul tubo obliquo che rendono ancor più accattivante la bici.illustrazioni telaio trek

Personalmente sono un amante dell'acciaio e della sua "eternità" ma, nella realtà dei fatti, in oltre 20 anni di viaggi ho posseduto bici in acciaio solo negli ultimi 4-5 anni prima di avere la Trek 920 e non ho mai avuto grossi problemi con le MTB in alluminio con cui ho girato il mondo. Inoltre, oggi con noi c'è la nostra cagnolona Nala (che confidiamo resti con noi per parecchi anni) e finché ci sarà abbiamo deciso di non farla salire su aerei; questo ci porta a dedurre che i nostri viaggi di lunga durata si svolgeranno in un raggio non troppo ampio rispetto a casa, concedendoci di restare in territori dove la cultura ciclistica permetta di avere assistenza a portata di mano.

Ruote e copertoni della Trek 920

Entrambe le ruote sono ancorate tramite perno passante (15mm davanti, 12 mm dietro) e devo dire che trovo questa soluzione molto sicura e ormai matura anche per le bici da viaggio (da anni usiamo questa soluzione sulle nostre MTB). Le ruote sono le Bontrager Duster Elite a 28 raggi. Vedo positivamente l'asimmetria del cerchio posteriore che permette di migliorare la campanatura del lato sfavorito (anteriore lato disco, posteriore lato ruota libera), riequilibrando le tensioni dei raggi, rendendo omogeneo il comportamento delle ruote e la loro resistenza alle sollecitazioni laterali. Resta l'incognita di una raggiatura forse troppo rada.

perno passante trekPer il momento non abbiamo avuto problemi ma i carichi trasportati sono stati piuttosto limitati. Però abbiamo fatto un paio di weekend con Nala e il carrellino (17 kg più 18 kg di Nala): le sollecitazioni sul posteriore in questo caso sono state notevoli e nonostante ciò non abbiamo notato alcuna difficoltà. Il tempo ci dirà se anche il mito dei raggi potrà essere sfatato.ruote cerchi trek920 recensione

Come anticipavo, il passaggio ruota è abbondante e sulla Trek 920 si possono montare ruote fino a 2.35", adatte ad andare davvero un pò ovunque. I cerchi sono tubeless ready ma noi li utilizziamo così come escono di serie, cioè con camera d'aria. Nota stonata i copertoni Bontrager XR1 da 2" che ci hanno tradito in Sicilia, forandosi più volte in 12 giorni di viaggio.tolleranza copertoni trek 920

Sella

Per quanto riguarda la sella, non abbiamo praticamente avuto occasione di provare la Bontrager Evoke di serie perché abbiamo montato subito le selle Brooks e Rivet acquistate quest'anno per fare un tentativo (il nostro primo) con la pelle. Il giudizio, comunque sempre molto personale su questo componente, resta perciò sospeso.

Freni

Anche in questo caso ci sarà chi storce il naso davanti alla presenza di freni a disco idraulici. Personalmente sono dell'opinione che il livello di affidabilità raggiunto sia ormai molto alto. Aggiungendo poi il fatto che difficilmente caricheremo la bici in aereo o su altri mezzi, esponendola a trattamenti crudeli da parte di addetti poco avvezzi a maneggiare oggetti così tecnologici e meravigliosi, sono favorevole alla presenza di questa tipologia di sistema frenante. sram s freni trek 920I freni a disco idraulici della Avid montano un rotore da 160mm sia davanti che dietro, diametro più che sufficiente per una frenata rapida e precisa anche con Nala e il carrellino agganciato, decisamente di un altro livello rispetto ai nostri precedenti freni a disco meccanici. Le pastiglie presenti si sono consumate nel giro di circa 1000 km ma con migliaia di m di dislivello (il Sicily Divide è bello tosto), quindi da considerarsi nella norma. Proseguiamo nella recensione di questa Trek 920 analizzando altre componenti.

Trasmissione

Uno dei gruppi che trovo più azzeccati per le bici da viaggio è proprio lo Sram GX/X5 montato su questa Trek 920 (in parte anche sulla Cinelli Hobogeo che avevo precendentemente). Il 2x10 è, a mio parere, un ottimo compromesso che, con il 28x36 come rapporto più agile, permette di andare praticamente ovunque.sram gx trek 920 2021 I comandi cambio integrati nelle leve dei freni sono comodi e precisi. La presenza della doppia è, a mio parere, la soluzione più adatta a una adventure bike: il monocorona è troppo limitante a pieno carico per noi mentre la tripla ormai ha uno spettro poco differente rispetto alla soluzione con due corone e dieci pignoni.

trek 920 guarnituraDi certo la Genesis Tour de Fer 20 che possedeva Vero aveva un range maggiore ma il cambio di bici non le ha creato particolari problemi e continua a tirarmi il collo in salita e staccarmi senza remore in discesa. Un fattore che per alcuni potrebbe essere limitante è la presenza di un 42x11 come moltiplica più lunga, un pò agile: di certo questo non rappresenta un problema per il sottoscritto che difficilmente supera i 20km/h anche in pianura quando viaggia...

Manubrio

Forse la zona su cui Trek dovrebbe lavorare di più per poter definitivamente dire di aver realizzato una adventure bike perfetta è proprio quella del manubrio. I due dubbi principali sono sull'attacco manubrio e sul drop bar. Nel primo caso viene proposta una pipa Bontrager Elite da 31,8mm che, su una taglia media (54 - 56), è lunga 100mm. A mio parere, nonostante il basso rapporto Stack/Reach e la presenza di un'inclinazione (rise) di 7° dell'attacco manubrio, si potrebbe utilizzare qualcosa di più corto per migliorare ancor più il comfort. trek 920 attacco manubrioL'altra nota negativa nella zona mani, a mio parere, è la presenza di un manubrio da corsa (Bontrager Race VR-C da 31,8mm) senza alcuna inclinazione laterale (flare). Direi che ormai lo standard per le adventure bike e bici da viaggio con manubrio drop dovrebbe essere la presenza di una piega, chiamiamola gravel, con qualche grado di apertura (personalmente più è larga e meglio è, ma questo è solo un parere soggettivo).

trek 920 manubrio

Positiva invece è la presenza del sistema d'integrazione Blendr che permette di installare sull'attacco manubrio appositi supporti per luci, gps e altri accessori perfettamente integrati. Da tenere presente, in questo caso, che l'installazione di una borsa da manubrio, sia da bikepacking che classica, impedisce l'utilizzo di tale sistema.

Accessori

I due portapacchi montati di serie sono in alluminio e sono solidi a sufficienza per essere adeguati alla maggior parte dei viaggiatori. Su quello posteriore abbiamo anche montato la luce Bontrager Flare RT con una semplice vite.trek 920 portapacchiNon possiamo esprimere un giudizio personale sulle lunghe distanze e sui carichi extralarge di chi solitamente viaggia per molti mesi, magari affrontando anche terreni molto sconnessi dove questi elementi sono sollecitati oltre misura. La capacità di carico dichiarata è di 25kg per il posteriore e di 11,8 kg per l'anteriore, garantendo una portata più che abbondante anche per noi che in generale viaggiamo molto pesanti. Trovo molto comodo il portapacchi anteriore simil-tipo porteur, con una base d'appoggio per sistemare qualcosa anche sulla superficie superiore.

Dettagli

Sulla Trek 920 non mancano dettagli che impreziosiscono il modello: il telaio è dotato di passaggio cavi interno, ci sono occhielli per 3 portaborraccia, per i portapacchi anteriore e posteriore oppure per degli anything cage e per i parafanghi.trek 920 recensione passaggio cavi interno Il telaio della 920 è anche compatibile con il sistema Duotrap S che permette di integrare un sensore bluetooth/ANT+ che funziona con i principali sistemi wireless (Bontrager, Garmin, SRM, Powertap...).

Trek 920: prezzo

Il prezzo di listino del modello Trek 920 2021 è di € 2049, tutto sommato in linea con il mercato e adatto a una bici da viaggio Trek che ti porterà lontano.

Pedalando con la Trek 920

Porto a termine questa mia recensione della Trek 920 con una valutazione più pratica dopo l'utilizzo della stessa. Come ho già anticipato in precedenza, le geometrie con cui è stata realizzata la bici da viaggio Trek 920 sono pensate in un'ottica di stabilità e comfort. In effetti appena salito in sella mi ci sono trovato bene, anche se Vero, abituata da sempre al manubrio flat, ci ha messo un pò ad adattarsi. Su strada, usata con la sola borsa telaio, è scorrevole e veloce nonostante le coperture da 2" che però le conferiscono una guidabilità davvero eccellente anche sulle strade bianche e le forestali. trek 920 saline trapaniNel giro del monte Penna, portata su un percorso praticamente da mountain bike, ha sofferto solo sui single trail più tecnici dove le sue geometrie e l'impugnatura sono evidentemente penalizzanti. Non è una bici pensata per essere super scattante e in grado di districarsi alla grande nel traffico e quindi non la consiglierei a un rider milanese, ma è una bomba sui percorsi che amiamo noi, quei misti asfalto - sterrato in cui ci può scappare qualche sentiero non troppo tecnico.trek 920 recensione penna

Non abbiamo ancora provato la bici a pieno carico ma con le sole borse posteriori si viaggia a meraviglia, sia su asfalto che su sterrati semplici. Il portapacchi anteriore e la geometria stessa della forcella sconsigliano di viaggiare, come va di moda oggi, con un carico troppo accentuato frontalmente: è probabile che con questo setup la guidabilità ne risentirebbe molto anche se non ho avuto modo di provare questa soluzione nei mesi di utilizzo.trek 920 carrellino nala

Il manubrio drop risulta sufficientemente comodo anche se è probabile che in futuro io cambi l'attacco manubrio con uno più corto mentre Vero è tentata di montare un manubrio con flare. I rapporti sono più che buoni e sufficienti praticamente per tutte le salite... in Sicilia è capitato, in qualche occasione, di superare il 20% di pendenza e con un carico non eccessivo abbiamo fatto la nostra parte (chiaro che di tanto in tanto qualche camminata per spingere ce la siamo concessa, ma come sempre capita su pendenze troppo impegnative per noi comuni mortali).

Conclusioni: la Trek 920 è un'ottima bici per chi viaggia nella "terra di mezzo"

In conclusione la bici da cicloturismo Trek 920 è un ottimo prodotto per chi ama fare viaggi misti. Non è una bici con cui affronterei i single trail più impegnativi per la quale preferisco di gran lunga il divertimento godurioso di una bella MTB full come la Fuel EX-5 di cui vi parlerò più avanti. Nel giro del monte Penna, su certi sentieri in discesa, ha arrancato insieme a noi. Ma è una bici con cui partirei tranquillamente per un lungo viaggio di qualche mese su strada, sterrato e fondo misto anche un pò scassato. Una volta seduto in sella, pedalerei per ore senza sentirne il peso. trek 920 fontana

Penso di averti elencato tutti i dettagli necessari per valutare se scegliere di acquistare questa adventure bike mentre nell'articolo sulla gamma Trek da viaggio trovi una breve panoramica anche delle altre bici per viaggiare dell'azienda americana. Se hai dubbi scrivi un commento qui sotto.

In ogni caso, spero di poter aggiornare presto questa recensione della Trek 920 parlando con più cognizione di causa anche della bici a pieno carico e su viaggi più lunghi... nel frattempo, se tu possiedi questa bici da viaggio e hai qualche appunto da fare a questo mio giudizio, non esitare a scrivere nei commenti qui sotto!

Vantaggi:
  • Geometrie comode
  • Passaggio ruota fino a 2.35"
  • Design accattivante
  • Ottimo rapporto qualità prezzo
Svantaggi:
  • Manubrio drop senza flare laterale
  • Attacco manubrio troppo lungo
  • Copertoni poco resistenti alle forature
 
 
Letto 14825 volte Ultima modifica il Giovedì, 16 Novembre 2023 09:00
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Leo

ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.

EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.