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Tre giorni in bici in Bretagna tra Saint Malò e Cap Frehél
Subito, quando pensi a quest'angolo di Francia lassù a nord-ovest, ti salta in mente l'isolata ed imponente sagoma di Mont Saint Michel, a metà strada tra qui e la Normandia. Ma la Bretagna ha molto da offrire e questi pochi giorni trascorsi a pedalare sulle sue strade ce ne hanno dato un assaggio.
Un aperitivo succulento
Erano anni che, nelle nostre costanti ed approfondite indagini del mappamondo, il nostro sguardo si fermava su quel lembo di terra che sembra voler fuggire dal continente, propenso com'è verso l'Atlantico. La Bretagna in bici però non era nelle previsioni a breve, ma l'occasione fa l'uomo… ciclista. Così un invito giunto dall'ente del turismo francese ci ha convinto che i tempi fossero maturi per un viaggio da quelle parti. Magari anche solo un piccolo anticipo per capire se ci fosse merce adatta a scorribande ciclistiche più intense negli anni a venire...
Dopo questi giorni non possiamo di certo dire di conoscere la Bretagna ma sicuramente l'aperitivo che ci è stato offerto ha stuzzicato il nostro appetito, amplificando la curiosità che già prima ci veniva instillata da nomi come Saint Malò o Brest. Ma andiamo con ordine e vediamo di raccontare com'è andata questa nuova avventura a due ruote nella terra di Obelix ed Asterix.
Rennes senza bici
Il volo fino a Nantes da Milano dura poco più di un’ora e il ‘bello’, come spesso accade, è alla fine: il vento atlantico che soffia sulla città sferza la fusoliera del nostro aeromobile scuotendola ferocemente. Sembra di essere in una lavatrice con la centrifuga a mille giri e nonostante questo il pilota fa atterrare l’aereo con una fermezza da Top Gun: io lo candiderei subito all’Oscar!
Trascorriamo la notte in città e il giorno successivo di buon’ora siamo a Rennes dove ci rilassiamo camminando per le strade del centro. Piccolo e raccolto alla confluenza dei due fiumi Ille e Vilaine, è ideale da girare a piedi o in bici, dedicando una giornata alla sua scoperta
Attraversiamo la porta mordelaise, resto della cinta muraria medievale della città e siamo accerchiati dagli edifci con intelaiatura a traliccio in legno sopravvissuti all’incendio del 1720 che ha distrutto tre quarti della città. L’architettura classica dell’imponente cattedrale ci riporta a tempi più recenti, conducendoci verso la piazza reale francese del Palazzo del Parlamento di Bretagna dove concludiamo la visita cittadina.
Saint Malò con una leggenda
Un altro trasferimento e siamo pronti ad inforcare la bici. Saint Malò dista poco più di un’ora dal capoluogo ed è una perla incastonata tra i meandri costieri della Manica. Il vento spira dall’Atlantico e la decisione più che saggia è quella di pedalare verso est. Non sarà una pedalata qualsiasi perché ad attenderci alle porte del nostro alloggio, in forma come non mai, c’è un certo Bernard Hinault, bretone D.o.C. Se il nome vi suona nuovo, leggetevi la biografia su Wikipedia perché per elencare le sue vittorie tra gli anni ‘70 ed ‘80 dovrei occupare troppe righe di questo spazio che è invece bene dedicare alla Bretagna... vi bastino questi numeri:
- 5 tour de France
- 2 Giri d’Italia
- 2 Vuelta Espana
- 1 titolo mondiale
Insomma, pedaliamo con Hinault sulle “sue” strade, guidati dal simpatico figlio Mikael e da Alain di Fun2Sport che in un ottimo italiano ci racconta dei loro tour con i campioni in giro per l’Europa.
Il paesaggio è illuminato dai raggi radenti di un sole che sempre più spesso fanno breccia tra le nuvole e tra una chiacchiera ed una sosta fotografica giungiamo ben presto a Pointe du Grouin, speldido balcone panoramico all’estremità nord-orientale della Bretagna. Scendiamo di sella e non possiamo far altro che restare lì immobili ad ammirare la costa frastagliata, le isole, l’immensità dell’oceano e sullo sfondo, laggiù, poco prima dell’orizzonte, l’inconfondibile sagoma di Mont Saint Michel.
A fatica ci ricomponiamo, riportiamo la mascella in una posizione più consona facendola risalire a chiudere la bocca che era rimasta spalancata fino ad allora in un’espressione di sbigottita ammirazione e risaliamo in bici. L’ultimo tratto, breve e rapido, ci conduce a Concale, patria di una delle ricchezze più pregiate di Bretagna: le ostriche. Concludiamo il percorso nel migliore dei modi: sedendoci per una degustazione in uno dei tanti localini presenti sul lungo oceano.
In bici lungo il fiume Rance
Dopo un’abbuffata di crepes in un bel locale sulle mura di Saint Malò, siamo pronti per affrontare la seconda giornata. Resteremo a girovagare in bici in Bretagna per tre giorni e l’alternanza tra entroterra e costa è la soluzione più azzeccata per apprezzare i diversi paesaggi francesi. Oggi è quindi tempo di scoprire le strade e gli itinerari lungo il principale fiume della zona, il Rance.
L’itinerario ha inizio da Saint Suliac, uno tra i borghi più belli di Francia. Si pedala su strade secondarie praticamente prive di traffico, tra piccoli borghi dalla tipiche costruzioni in pietra. Il leggero saliscendi non affatica e la strada si intreccia col fiume, oltrepassandolo in più punti. Il temporale che si abbatte su di noi è solo un’altra delle tipicità del territorio che crea atmosfera, donando al paesaggio quel vivido colore verde acceso non appena il sole fa capolino nuovamente. La marea, impressionante, coinvolge questo tratto di fiume facendolo arretrare dalle sponde di oltre 5 metri. Solo l’opera dell’uomo ha bloccato questo fenomeno tramite la realizzazione di apposite chiuse che hanno reso il fiume navigabile fino a valle di Dinan, meta della nostra pedalata odierna.
La città è un altro scrigno nascosto tra le mura fortificate: le case intrecciate in legno, la torre dell’orologio, le viuzze lastricate... sembra davvero di essere tornati indietro nel tempo.
Salutiamo mister Hinault, non prima di esserci fatti firmare tutti la maglia da bici della Bretagna. Assistiamo a scene esilaranti e commoventi allo stesso tempo che solo noi italiani possiamo creare. L’autografo dedicato a Cesarino e la telefonata in diretta con l’amico tifoso sono l’apice di questa tragi-commedia.
L’emozione di scambiare quattro chiacchiere con il campione ci ha seccato la gola e non abbiamo alternativa se non trovare qualcosa per inumidirla... il bel locale lungo il fiume in cui servono centinaia di birre artigianali bretoni cade a fagiolo. Sorseggiamo quella scelta (a caso, data la nostra scarsa esperienza) e senza che ce ne accorgessimo anche la lunga giornata odierna è volta al termine. Ci resta solo il tempo per una passeggiata in spiaggia a goderci il sole scendere all’orizzonte sui tetti di Saint Malò
Eurovelo e Tour de Manche
L’ultima giornata di pedalate ci porta nuovamente a solcare strade che si affacciano sulla costa atlantica. In realtà prima di riprendere la strada visitiamo Saint Malò ascoltando la storia dei corsari (diversi dai pirati!) che si sovrappone a quella più recente di guerra tra tedeschi ed alleati.
Attraversiamo la foce della Rance su un battello per raggiungere Dinard, punto di vista privilegiato per comprendere meglio la reale morfologia di Saint Malò e riprendiamo a pedalare verso Cap Frehél, Guidati da Fabien di Abicyclette solchiamo strade che sono inserite in alcuni dei numerosi itinerari di lunga percorrenza che attraversano quest’area del nord della Bretagna: le Cotes d’Armor.
Tour de Manche (giro della Manica) ed Eurovelo 4 (da Kiev a Roscoff) si sovrappongono in questo tratto, puntando dritti verso il punto panoramico privilegiato sulla costa occidentale.
Il faro che troneggia sulla penisola di Cap Frehél è maestoso ed invita a lasciare la bici per avventurarsi in una passeggiata sulle scogliere. Il sole illumina la nostra giornata rendendo dolce la pedalata finale fino a Sables d’Or.
La Bretagna in bici? Tutta da scoprire
I tre giorni trascorsi in Bretagna in bici hanno avuto un duplice risultato: ci hanno permesso di conoscere una regione che era nei nostri sogni da anni ma che non era nelle previsioni a breve termine ed hanno dato una decisa accelerata alla nostra pianificazione di una visita più approfondita dell’area in futuro. Pur avendo percorso poche centinaia di chilometri infatti siamo rimasti affascinati dal territorio che ha nelle sue corde il giusto mix di storia e natura, proprio come piace a noi.
Questo colpo di fulmine avrà di certo delle conseguenze e, nonostante nemmeno noi sappiamo quando e quali, non vi resta che continuare a seguirci per vederne gli sviluppi...
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Spero sia un gran viaggio e tienici aggiornati su come andrà!
Buone pedalate!