Fra tutti i grandi itinerari di viaggio dell'Europa, il più popolare e percorso è per certo il Cammino di Santiago di Compostela. Lo dico con certezza perchè sempre più spesso mi capita di sedermi sul tappeto, in casa di amici viaggiatori, per ascoltare i racconti di sensazioni ed incontri indimenticabili proprio lungo i sentieri della conchiglia. Le ultime emozionanti peripezie di viaggio sul Cammino di Santiago di Compostela non le ho sentite raccontare ad una cena, ma le ho lette sul sito di Andrea, un viaggiatore di quelli che probabilmente anche voi vorreste incontrare in cammino...
Perché hai scelto di seguire il Cammino di Santiago e non di viaggiare in un’altra destinazione?
In passato avevo fatto trekking come Scout e alcune escursioni sulle Apuane, mi piaceva l'idea dello zaino e del cammino di più giorni. Mi piaceva il fatto di raggiungere dei posti, passo dopo passo. Inizialmente avevo accantonato l'idea di Santiago, richiedeva troppo tempo, ero convinto che a lavoro non mi avrebbero mai dato un mese di ferie. Poi, durante tre giorni di Francigena, da Massa a Lucca, ho conosciuto dei camminatori, da poco tornati dalla Via Lattea, erano ancora emozionati, lo vedevo dal luccichio degli occhi e da come mi raccontavano le cose. Mi dicevano che andava fatto. Parlavano di Incontri e condivisioni, paesaggi incredibili, fatiche quotidiane con il sorriso. Ero allenato al cammino ed ero curioso. A quel punto, ho letto un articolo di Luciano Callegari su Pellegrinando.it che mi ha dato forza e convinzione nell'affrontare questo viaggio. Avevo ancora un sacco di paranoie su questo mio viaggio ma non mi interessava un'altra destinazione, volevo provare questa esperienza.
Quando hai percorso il Cammino di Santiago e per quanti giorni sei stato in viaggio?
E’ stato il tuo primo viaggio in solitaria? Qual’è l’aspetto più negativo del viaggiare da soli e quale il più positivo?
No, avevo già compiuto dei piccoli viaggi in solitaria; Umbria, Isola D'Elba, dal mar Tirreno al mar Adriatico e Corsica in Scooter e Tenda. Ai tempi, mi sembravano “Viaggioni”, anche un pò avventurosi. Posso dire che se prima non avessi fatto quei piccoli viaggi, in seguito non avrei fatto il Cammino. Ci volevano. Mi hanno dato autostima.
Lati negativi del viaggiare da soli: alcune volte non poter condividere momenti belli con altri persone. Penso a situazioni buffe, oppure posti spettacolari. Ed i costi sono maggiori.
Lati positivi: massima libertà di azione, sia per le cose da fare, sia per gli incontri.
Ci racconti qual è stata la tappa più interessante del Tuo Cammino di Santiago e per quale motivo?
Bella domanda. Da Burgos a Castrojeriz. 42 km. Mi ero staccato da poco dal gruppo degli Italiani, ero un po' strano, avevo passi incerti, ma il sole della giornata mi rendeva sereno. Poi il primo contatto con la Meseta, bellissima, nella sua mancanza di tutto. Il vento che fischiava. Saluti con Pellegrini mai visti... Solo a ripensarci, mi vengono i brividi. Vorrei un pulsante del teletrasporto per poterci tornare subito.
L’incontro più bello in viaggio?
Tutti gli incontri sono da ricordare, le parole che altri ti regalano senza secondi fini, senza volerti vendere qualcosa. La spontaneità che nasce quando si cammina per tanti giorni con persone che incontri più volte in molte occasioni. Partendo da Saint Jean du Port (Francia), ho conosciuto Mark di Colonia. Per me il primo giorno è stato terribile, pioveva sui Pirenei, avevo freddo, mi facevano male i piedi ed le ginocchia. Questo ragazzo di 25 anni si è fermato a parlare con me, a chiedermi delle scarpe e dei miei piedi doloranti. Semplice conversazione. Era la prima persona che mi rivolgeva parola, superando il classico “Buen Camino”. Poi in seguito, abbiamo camminato 6 giorni insieme, ci siamo raccontati molte cose delle nostre vite diversissime. Ancora oggi sono dispiaciuto di non averlo più incontrato, né sentito.
Cosa hai portato con te sul Cammino di Santiago che potevi lasciare a casa?
Mi è servito tutto, avevo uno zaino piccolo da 40 litri e l'ho riempito. Mi è mancata un pò la tecnologia soprattutto quando la vedevo usare agli altri. Il “Pianeta Internet” mi è mancato. Nel prossimo viaggio vorrei lasciare a casa le paranoie, ci riuscirò? :-)
Ci descrivi il Tuo Cammino di Santiago Di Compostela in tre aggettivi
Grande, incredibile e liberatorio
Andrea ha viaggiato per un mese sui sentieri del Cammino di Santiago di Compostela con pioggia, sole, vento, piedi doloranti, da solo e con pellegrini incontrati sulla strada. Il suo resoconto del viaggio lento verso Santiago lo potete leggere sul sito di Andrea. Il blog di Andrea, davvero interessante da molti punti di vista, è: fagioliborlotti.wordpress.com, mentre se state per partire per il Cammino di Santiago di Compostela e avete urgenza di chiedere qualche informazione in più ad Andrea, lo trovate anche su twitter @fagioliborlotti ! Buen Camino a tutti!
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