La pista ciclabile in Polonia lungo la Vistola è un itinerario che unirà le sorgenti del fiume a Baraniej Górze alla foce di Danzica sul Mar Baltico. È uno dei tanti itinerari per viaggiare in bici con la famiglia che stanno nascendo nella nazione del nord-est europeo. L'intero percorso è in fase di sviluppo e sarà lungo 1300 km, ma personalmente abbiamo pedalato un tratto della parte più meridionale, da Cracovia a Oświęcim, già complentamente ciclabile. È un percorso sicuro, facile e ricco di punti d'interesse, da godersi al ritmo lento dello scorrere del fiume.
In questo articolo
Personalmente abbiamo attraversato solo la parte meridionale della Polonia in bici durante il nostro viaggio #noplansjourney attraverso l'Italia e l'Europa dell'est. Entrati dalla Slovacchia nella regione della Piccola Polonia (o Małopolska), abbiamo imboccato la pista ciclabile della Vistola a Cracovia per seguirla ininterrottamente fino a Oświęcim, non lontano dai campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau.
La ciclabile della Vistola nel tratto tra Cracovia e Oświęcim è completamente segnalata con segnaletica che indica la sigla WTR (Wislana Trasa Rowerowa).
Proseguendo a ritroso sulle sponde del fiume la ciclabile raggiunge la cittadina di Czechowice-Dziedzice per poi deviare decisamente a sud e proseguire lungo le propaggini collinari ai confini con Slovacchia e Repubblica Ceca. La Vistola qui esce dal lago artificiale di Czernianskie, alimentato dal torrente Vistola nera. Questo è il punto d'inizio della pista ciclabile in Polonia della Vistola che nel voivoidato (regione in polacco) della Piccola Polonia in gran parte coincide con la Greenway Cracovia-Moravia-Vienna e in parte con il percorso dell'Eurovelo 4.
Pista ciclabile in Polonia: il progetto della Vistola
La pista ciclabile della Vistola è un progetto nazionale che collega otto voivodati il cui obiettivo è quello di creare un itinerario ciclabile di oltre 1300 chilometri lungo il fiume Vistola. Per quanto ne sappiamo al momento in cui scriviamo ne sono presenti svariati tratti, ma molti sono ancora in via di sviluppo.
Oggi il percorso di 1300 chilometri dalla sorgente alla foce della Vistola può già essere seguito in bicicletta e ogni anno si disputa anche una sorta di ultracycling marathon (la Wisla 1200) che si snoda sulle strade secondarie e sterrate che corrono al fianco del grande fiume polacco. La traccia GPS dell'intero tragitto che trovi qui sopra e nell'apposita area download del sito è stata ricavata da internet mentre soltanto quella relativa al tratto tra Cracovia e Oświęcim è stata realmente pedalata da noi, quindi il nostro consiglio è di tenere d'occhio la pagina ufficiale del turismo in Polonia dove è presente una sezione aggiornata dedicata alla bicicletta in cui troverai informazioni fresche sullo stato di sviluppo della ciclovia.
Ma veniamo al dunque e andiamo a descrivere il tratto di pista ciclabile in Polonia tra Cracovia e Oświęcim lungo le sponde della Vistola.
Cracovia, capitale culturale polacca
Cracovia è la vera capitale culturale della Polonia. Su 800.000 mila abitanti quasi 200.000 sono studenti! Vivace, allegra e sicura, Cracovia è il punto di partenza ideale per un viaggio in bici nella Piccola Polonia.
Il cuore pulsante di questa città è la piazza del Mercato. Immensa, è la più grande piazza medievale d'Europa ed è dominata nel suo centro dall'edificio di scambi commerciali (il mercato dei Tessuti, ormai pieno di negozietti di souvenir). La chiesa di Santa Maria domina il lato nord-orientale della piazza con le sue torri di altezza differente.
Per raggiungere la Vistola e intraprendere il percorso della pista ciclabile verso le sue sorgenti si dovrà passare nei pressi del Wavel, il castello di Cracovia. Più che di un castello, si tratta di una cittadina fortificata costruita su una collinetta che domina il fiume. La leggenda del drago che terrorizzava Cracovia è tutt'ora tangibile dato che lungo le sponde del fiume, in un bel giardinetto, una sua gigantesca riproduzione sputa fuoco di tanto in tanto.
Oltre a passeggiare per il centro storico, scoprire i luoghi simbolo della vita di papa Vojtyla e visitare il museo Czartoryski (dove è conservata la Dama con l'Ermellino di Leonardo) potrai dedicare una mezza giornata a raggiungere le miniere di sale a sud di Cracovia. Le miniere si trovano a Wieliczka, 13 km a sud del centro cittadino. Noi ci siamo passati all'ingresso a Cracovia e in allegato a questo racconto trovi anche il file GPS del tragitto, in gran parte fuori dal traffico, per raggiungere Wieliczka.
Tornando a parlare di bicicletta: nel centro città la Vistola è fiancheggiata da una bellissima pista ciclabile che conduce verso la periferia e taglia Cracovia da est ad ovest. Fa parte della futura pista ciclabile in Polonia, quella che correrà lungo il fiume da sud a nord per 1200 km. In questo tratto la ciclabile coincide anche con la Greenway Amber Trail, la via dell'Ambra. Questo itinerario unisce Budapest a Varsavia passando per Cracovia.
La si può imboccare esattamente ai piedi del Wavel per iniziare il viaggio verso Occidente. In realtà per restare sull'itinerario ciclabile conviene attraversare la Vistola un po' prima, sul ponte Grundwaldzki. In tal modo si avrà anche una splendida panoramica del castello e del centro cittadino.
Bastano poche pedalate per ritrovarsi fuori dalla città. La periferia orientale di Cracovia è già estremamente verde e saranno necessarie poche centinaia di metri su una strada a basso scorrimento per ritrovarsi di nuovo sull'argine della Vistola, in sede protetta. Anche a novembre qualche ciclista cittadino temerario ci sorpassa e saluta. Noi proseguiamo sul ciglio rialzato,con la città che lentamente scompare alle nostre spalle e la campagna che ci cinge sui tre lati lasciati liberi dalla Vistola.
Abbazia Benedettina di Tyniec: che meraviglia!
Bastano una quindicina di chilometri per giungere nei pressi di Tyniec. Un bel birrificio con bar annesso ci invita alla sosta e poiché ogni scusa è buona, noi non perdiamo l'occasione. Dopo esserci rifocillati (niente birra però, è ancora mattino!), la roccia che scende a picco verso il fiume ci costringe ad una deviazione in salita.
Dal basso non ci rendiamo conto dell'imponente presenza sopra alle nostre teste: l'abbazia benedettina di Tyniec è uno degli edifici religiosi più importanti e antichi della Małopolska.
Costruito nell'XI secolo su una collina a strapiombo sulla Vistola, venne eretto per contrastare la rivolta dei pagani e le invasioni delle popolazioni ceche. L'edificio originario subì diverse devastazioni e venne distrutta varie volte nel corso dei secoli, fino al secondo dopoguerra quando venne ristrutturata e riattivata. Oggi ospita anche il Museo del Monastero.
Dopo una rapida visita al complesso, riprendiamo la bici per pedalare verso sud e lasciare per un po' le sponde del fiume. Si imbocca una strada secondaria ed appena oltre il paesino di Tyniec la ciclabile della Vistola si divide dall'itinerario della Greenway Via dell'Ambra, riprendendo un itinerario ciclabile lungo un canale che riconduce sulle sponde del fiume Vistola e riprende la ciclovia.
Auschwitz e Birkenau: per non dimenticare
La nebbia avvolge tutto. Il mattino è gelido, l'umidità entra nelle ossa. Non è la giornata ideale per noi cicloviaggiatori. Ci trasciniamo lungo gli argini della Vistola. Fortunatamente la ciclabile qui in Polonia continua a farci stare fuori dal traffico. Pochi chilometri e siamo a Oświęcim. Lasciamo la sede protetta e ci dirigiamo verso il centro storico: un'enorme piazza del mercato ci accoglie, poi poco altro. Ci infiliamo in un bar per scaldare piedi e mani e pensiamo alla sorte di quei milioni di persone che fuorono deportati a pochi chilometri da qui, con pochi vestiti addosso e nulla più. La pedalata che ci fa coprire i pochi chilometri dal centro città all'ingresso del campo è pesante, lenta, meditata.
Il nome tedesco di Oświęcim è Auschwitz. Solo pronunciarlo dà i brividi. Non è la giornata giusta per pedalare, ma forse lo è per visitare un campo di concentramento: la nebbia, il freddo, il meteo opprimente rendono maggiormente l'idea di ciò che poteva essere la vita, se tale si può definire, ad Auschwitz-Birkenau tra il 1940 e il 1945.Lo so, non si può capire, ma si può e si DEVE provare ad immedesimarsi almeno un po', per NON dimenticare, come troppi stanno cercando di fare già oggi, a pochi anni di distanza dall'Olocausto.
All'ingresso del campo c'è già una coda enorme. Non sapevamo di dover prenotare online la visita e quindi non abbiamo il biglietto per entrare. Proviamo sentimenti opposti: da una parte siamo dispiaciuti di non poter entrare nel museo e memoriale, dall'altra siamo felici nel vedere così tanta gente desiderosa di sapere, conoscere, capire la devastante realtà del nazismo nella II Guerra Mondiale. Alla biglietteria ci consigliano di visitare il campo di Birkenau, poco distante: lì l'ingresso non richiede biglietto e abbiamo la garanzia di poter entrare.Per avere la certezza di poter visitare il campo di concentramento di Auschwitz sul sito il proprio biglietto gratuito, altrimenti si rischia di dover restare fuori o attendere ore ed ore per l'ingresso (che è a numero chiuso). Il vicino campo di sterminio di Birkenau invece è accessibile senza necessità di prenotazione o biglietto.
Pochi colpi di pedale e giungiamo a Birkenau (o Auschwitz II). Insieme ad Auschwitz, Monowitz e altri 45 campi minori, faceva parte del complesso concentrazionario della germania nazista in Polonia durante la seconda guerra mondiale ed era il vero e proprio campo di sterminio, dove si trovano i forni crematori in cui si stima vennero sterminate 1.100.000 persone. Del campo di concentramento resta poco ma quel poco pesa come un macigno sulle coscienze. L'ingresso è tristemente famigerato... quella rotaia che corre lunga fino in fondo alla spianata, rinchiusa dal fil di ferro, ha condotto milioni di persone alla morte. I treni che giungevano da tutta Europa si fermavano qui, dove le persone venivano separate: chi era in grado di lavorare veniva condotto nelle baracche vicine, più simili a stalle che ad abitazioni. Bambini, anziani e persone deboli in generale venivano condotti direttamente verso quei forni crematori in fondo al campo, che i codardi nazisti hanno distrutto per cercare di nascondere le prove dei loro crimini prima di abbandonare Birkenau.
Dopo aver completato il giro del campo di sterminio, ancora provati dalla visita, riprendiamo la marcia verso ovest e lentamente il sole appare dalle nebbie. La ciclovia della Vistola prosegue tra strade secondarie e tratti in sede propria, insinuandosi tra laghetti e acquitrini fino a Czechowice-Dziedzice. In questo punto troviamo l'unico tratto di strada un po' trafficata e lo superiamo rapidamente per raggiungere il lago Maciek.
La regione dei laghi
Una piacevole ciclabile sulla sponda del lago, in parte anche sterrata, ci conduce a un altro acquitrino praticamente prosciugato e da lì alla grande diga che forma il lago Gozcalkowickie. Pedalando sulla diga ci si dirige verso la stazione ferroviaria di Zabrzeg da dove si stacca una bella forestale nel bosco. Un breve tratto di strada mediamente trafficata conduce ormai all'estrema propaggine occidentale del lago, dove noi lasceremo la ciclovia della Vistola per non rivedere più i segnali della Wislana Trasa Rowerowa!
Il nostro viaggio prosegue verso occidente lungo un altro itinerario ciclabile della Piccola Polonia: pochi chilometri e giungeremo sulle sponde di un altro grande fiume dell'Europa Centrale, l'Odra, anch'esso fiancheggiato da chilometri e chilometri di pisa ciclabile che ci farà entrare in Repubblica Ceca e proseguire il viaggio in bici verso sud... ma avremo tempo per raccontarvi anche di questa ciclovia in futuro, per ora cerchiamo di descrivere brevemente anche i tratti di pista ciclabile in Polonia lungo la Vistola che non abbiamo pedalato.
Il percorso completo: una breve descrizione
L'itinerario ciclabile lungo la Vistola, prosegue nel suo tragitto a ritroso verso le sorgenti del fiume deviando bruscamente verso sud e continuando la sua sovrapposizione al percorso di lungo raggio Cracovia-Moravia-Vienna. Dopo alcuni chilometri ancora tra acquitrini e laghetti, si entra l'area collinare di confine con la Repubblica Ceca, nei pressi della cittadina di Skoczow. Il fiume si assottiglia ma la risalita è dolce fino a giungere al paese di Wisla, posto vicino allo sbarramento di Czernianskie che può essere considerata la sorgente della Vistola e dove la ciclovia inizia.
Il tragitto a ritroso verso le sorgenti si conclude qui, ma oltre Cracovia, se si volesse pedalare verso oriente (lato opposto a quello descritto finora e seguito da noi), si potrà restare sulla pista ciclabile della Vistola per un bel po'. Il solo tratto in Malopolska fino al paese di Szczucin è lungo, in totale, oltre 170 km. Ma il viaggio completo fino alla foce del fiume nel Mar Baltico, come ti ho già detto, è di circa 1300 km e passa da Radom, Varsavia, Wloclawek, Bydgoszcz e Danzica.
In definitiva nei prossimi anni sarà possibile pedalare lungo la pista ciclabile in Polonia sulle rive della Vistola in tutta sicurezza dalle sue sorgenti alla foce, ma già oggi ti possiamo assicurare che la qualità del percorso, almeno nella Piccola Polonia, è davvero alta.
Non resta che goderti la tua vacanza in bici e, se pedalerai i tratti che noi non abbiamo seguito, farci sapere quali sono le condizioni del tragitto.
F.A.Q.
Cos'è la ciclabile in Polonia della Vistola?
La ciclovia della Vistola è un percorso che unisce le sorgenti alla foce del fiume più lungo della Polonia, passando per Cracovia, Varsavia e Danzica.
Quanto è lunga la ciclabile della Vistola?
La pista ciclabile della Vistola è lunga circa 1300km e parte da Wisla, nelle colline al confine con la Repubblica Ceca per arrivare a Danzica, sul mar Baltico
Che tipo di percorso è la ciclovia della Vistola in Polonia?
La ciclovia è un percorso che per ora è segnalato solo in parte. Si pedala su piste ciclabili in sede propria ma anche su strade a basso traffico e su sterrate o sentieri facili
La ciclabile della Vistola è adatta alle famiglie?
Sì, la pista ciclabile della Vistola, almeno nel tratto in Malopolska (Piccola Polonia) completamente segnalato, è adatta a famgilie con bambini.
Quali sono i punti d'interesse più importanti sul percorso?
Auschwitz, Cracovia, Varsavia, Torun e Danzica sono le principali attrattive lungo il fiume ma anche il montastero benedettino di Tyniec e numerosi castelli meritano una visita
Quale tipo di bici è consigliata per questo percorso?
La ciclovia della Vistola è in gran parte asfaltata ma ci sono alcuni tratti su sterrato, anche se semplici. Per questo è consigliabile una bici da viaggio o una gravel bike mentre è meglio evitare una bici da corsa"
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