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Viaggio a Capo nord in bici
 
 
Ciao a tutti sono Silvano, 59 anni, tecnico comunale e abito a Savigliano con il mio ex collega di lavoro Rudy, 67 anni, considerato che ci piace pedalare, lo scorso anno abbiamo deciso di intraprendere un viaggio, in bicicletta, con destinazione Capo Nord.
Durante il periodo invernale sono stati redatti i percorsi, comprensivi di mappe e altimetrie, al fine di poter giornalmente verificare il nostro itinerario...
Siamo partiti il 19 giugno 2013 da Savigliano (CN) e dopo aver attraversato la Svizzera, la Germania, la Danimarca, la Svezia e la Norvegia, il 22 luglio siamo finalmente arrivati a Capo Nord dopo aver percorso 4798 km.
 

Pedalando verso Nord... sotto l'acqua!

 
Passaggio al Circolo Polare ArticoPurtroppo fin dalla prima tappa abbiamo avuto a che fare con la pioggia che ci ha accompagnati poi per quasi tutto il percorso, 27 giorni su 34, e solo in occasione di due tappe in Svizzera, una in Danimarca, una in Svezia e tre in Norvegia siamo stati in compagnia del sole.
Una delle tappe più dure è stata sicuramente la seconda quando abbiamo dovuto attraversare il colle del Gran San Bernardo (2642 mt. s.l.m.) con tre metri di neve ai lati della strada ed una nebbia talmente fitta che quando siamo arrivati in cima non c’è ne siamo neanche accorti.
Durante il percorso abbiamo visitato Francoforte che ci ha impressionato per i numerosi grattacieli esistenti nella city e che risultano essere i più alti d’Europa mentre interessante è il centro storico con il duomo imperiale e alcune case in stile alsaziano tra cui la casa di Goethe; Lubecca, città anseatica, il cui centro storico è stato dichiarato patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco; Copenaghen con il palazzo reale, il parco divertimenti di Tivoli, la famosa sirenetta, il canale Nyhavn e poi, cosa più importante, i circa 300 km di piste ciclabili, un vero paradiso terrestre per gli amanti della bicicletta.
Dopo aver attraversato, con il traghetto, lo stretto dell’Oresund da Helsingor a Helsingborg e raggiunto la Svezia abbiamo pedalato di buona lena fino al confine con la Norvegia attraversando, non senza problemi di traffico, Goteborg e Udevalla.
 

E finalmente... la Norvegia!

 
Oslo
Una volta raggiunta la Norvegia si può dire che è iniziato il nostro vero e proprio viaggio perché, per noi innamorati di questo meraviglioso paese nordico, sembrava di essere a casa e allora, metro dopo metro, abbiamo voluto scoprire ogni segreto possibile.
Raggiunta Oslo ci siamo concessi una meritata giornata di riposo che è servita, oltre a ricaricarci fisicamente, a visitare la capitale nei suoi punti più caratteristici quali il municipio, il palazzo reale, il parco Vigeland e la zona del famoso trampolino di Holmenkollen. Inoltre abbiamo avuto la possibilità di incontrare Hilde una gentilissima signora, conosciuta tramite Facebook, che ci ha invitato a casa sua e preparato una cena italiana per non farci sentire lontani da casa. Grande Hilde!!!
Ripreso il viaggio abbiamo fatto sosta a Lillehammer, sede delle olimpiadi invernali del 1998 e poi raggiunto Trondheim visitando la famosa cattedrale. Da qui in poi il viaggio sulla strada E6 è stato molto più semplice in quanto sarebbe stata l’unica via per raggiungere la nostra meta, la stessa che ci ha permesso di scoprire la Norvegia più estrema e difficile fatta di continui saliscendi con pendenze dell’ 8/10%, ma con paesaggi da favola lungo i fiordi, dove si possono ammirare i ghiacciai che scendono fino al mare, o panorami posti a 400 m sul livello del mare dove ti sembra di essere a 2500 m.
 

Natura selvaggia oltre il circolo polare artico

 
Capo NordImpressionante il passaggio al circolo polare artico e sulla Sennalandet, dove la natura selvaggia ci ha fatto scoprire che a quelle quote (400 mt.) gli spazi sono immensi e non esistono più alberi e cespugli, ma solamente muschi, licheni ed un numero impressionante di piccoli laghi.
Per ultimo ho voluto lasciare due momenti particolari che mi resteranno per sempre impressi nella mente: il passaggio nel tunnel a 212 m sotto il livello del mare e l’ultimo tratto di strada da Honningsvåg a Capo Nord.
Il primo è veramente impressionante in quanto ti immetti in quel foro, la bocca di un drago, con la speranza di uscire. La ripida discesa, il rumore intenso delle ventole e i 3 km di salita al 10%, che ti fa sudare un sacco mentre, alcuni istanti prima, ti trovavi a 0 gradi, e poi, quando vedi il foro di uscita, sai che è fatta.
Il secondo è il tratto di strada dal campeggio dopo Honningsvåg a Capo Nord 28 km circa che mi sono gustato chilometro per chilometro scoprendo quelle salite logoranti, i saliscendi, i paesaggi mozzafiato e le renne padrone assolute che trotterellano sulla strada o pascolano nelle adiacenti aree pronte per farsi fotografare.
GRANDE, GRANDE NORD !!!!
 
 
Ultima modifica: 15 Giugno 2024
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Silvano
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