La sesta edizione dei Life in Travel Bike Adventure si è svolta nel Trentino Occidentale, sulle montagne della valle del Chiese. Abbiamo proposto due itinerari di due giorni: uno più abbordabile e fattibile anche con una adventure bike e uno più tosto che sale al passo del Bruffione e si immerge nelle alte quote dell'Adamello. Di seguito la traccia GPS e la descrizione dei due percorsi.
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Percorsi LiT Bike Adventure
Nel 2021 la formula proposta per i Life in Travel Bike Adventure è stata un esperimento. Due punti di partenza e due percorsi distinti, uno più tosto e più adatto alla mountain bike e uno meno tecnico (e con meno dislivello) ma sempre per gente tosta.
Difficilmente riproporremo questa soluzione nel 2022 perché troppo dispersiva, ma di certo è stata un'utile indicazione. Bando alle ciance e vediamo dove e come si sono svolti i due percorsi (entrambi di due giorni) partendo da quello più impegnativo con partenza dal lago di Garda.
Percorso Hard: da Riva del Garda al passo del Bruffione
Il percorso più tosto e lungo di circa 140 km e 4000 m di dislivello ha visto il punto di partenza a Riva del Garda (70 m). La prima parte di tracciato si snoda sul famoso sentiero del Ponale, tra Riva e la valle di Ledro. Seguendo le indicazioni ciclabili con belle rampe in cemento iniziali si raggiunge il lago di Ledro, che si costeggia sulla sponda meridionale. Ancora sulla ciclabile della Val di Ledro in parte asfaltata e in parte sterrata si giunge al lago d'Ampola per un primo scollinamento (747 m). La discesa verso la valle del Chiese si svolge su strada statale.
Prima di attraversare Storo, imperdibile una visita alla cascata "Büs da Mòrt" e se hai il coraggio puoi anche rischiare un tuffo nelle acque del torrente Palvico che qui forma una bellissima piscina naturale!
Seguendo la ciclabile della Valle del Chiese per un po', si oltrepassa il bicigrill e si giunge a Condino (444 m). Passati sulla sponda opposta del fiume, si segue un percorso in parte asfaltato e in parte sterrato fino a Cologna da dove inizia la salita verso Boniprati. Al nono tornante incontri una sterrata che taglia il pendio a mezzacosta e conduce verso Castel Condino. Alcune rampe ripide ti costringono a spingere se non hai la gamba allenata (o una ebike!). Passata la zona delle trincee di guerra, una breve discesa ti conduce alle porte del paese dove si riprende l'asfalto fino alla località Boniprati (1160 m). Baita Boniprati è la meta del primo giorno.
Il secondo giorno, si parte presto verso le alte quote. La strada delle malghe sale inizialmente ripida e asfaltata fino a malga Table. Poco oltre l'asfalto lascia spazio allo sterrato, le pendenze si addolciscono fino a diventare negative e una veloce discesa conduce sull'altro versante della vallata.
I panorami si aprono sulle vette del parco dell'Adamello che domina alto su di noi. Giunti a malga Clef (dove si può acquistare anche dell'ottimo formaggio!) si svolta bruscamente a sinistra su una strada poco battuta e ciottolata. Anche qui le pendenze impongono un po' di spinta fino a giungere alla sella di Bondolo (1944 m).
Si scende a destra su sentiero fino a un bivio non distante da malga Bondolo (1830 m). Un ponticello sulla destra permette di attraversare il torrente e iniziare a salire prepotentemente verso il passo del Bruffione (2143 m). Il bivacco fornisce un'ottima scusa per una sosta, ideale anche per ammirare i panorami.
Un sentiero a sinistra prosegue in cresta e conduce in saliscendi al passo di Brealone (2109 m). Poco oltre si svolta a destra per raggiungere, ancora in saliscendi, il passo delle Cornelle (2018 m) ed infine il passo di Val Marza (2110 m).
Da qui inizia una lunga discesa che conduce poi su un'altra strada di servizio per numerose malghe (Val Marzeta, Capre, Tonol...). Si torna su asfalto passando dalla frazione Riccomassimo prima di raggiungere Lodrone e la piana del lago d'Idro. Si attraversa la piana verso Baitoni prima di seguire la ciclabile tra il lago d'Idro e Storo e ricongiungersi al percorso dell'andata, che ti riconduce a Riva del Garda.
Percorso meno hard (non lo chiamerei soft): dal lago d'Idro alla sella di Bondolo
Il percorso più semplice e corto in realtà richiede comunque un buon livello di allenamento e forza di volontà. Partendo dalle sponde del lago d'Idro, a Baitoni (374 m), si imbocca subito la pista ciclabile che conduce a Storo, dove si devia pe raggiungere la cascata"Büs da Mòrt".
Da qui in avanti si segue, fino a Boniprati, la traccia del percorso hard per concludere la prima giornata. Il secondo giorno, si segue il tracciato del percorso hard fino alla sella di Bondolo e alla vicina malga Bondolo. Qui, anziché svoltare a destra e risalire verso il passo del Bruffione, si prosegue in discesa lungo la valle Aperta, prima su sterrato sconnesso e poi su asfalto fino a giungere sopra l'abitato di Brione.
Tenendo la destra si risale su asfalto con pendenze impegnative verso Malmarone e Coldom, mentre dal Dos de Sparaver una ripida sterrata a tornanti porta alla località Seghe. Si torna sull'asfalto, risalendo la val Sorino sino al ponte della Presa e proseguendo l'ascesa in un bel bosco di faggi fino a Faserno. Qui inizia l'ultima eterna picchiata con oltre 20 tornanti che conduce a Ca' Rossa. Tornati in valle si riprende ben presto la ciclabile per raggiungere il lago d'Idro e il punto d'arrivo dell'anello.
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