Giro super panoramico invernale al Corno del Renon in bici. Oggi ti porto su una delle cime più panoramiche dell'Alto Adige, pedalando sulla neve di strade battute dai gatti delle nevi per scialpinisti e camminatori.
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Salita da Pemmern al Corno del Renon
Si parte poco sopra Collalbo, già a 1500 m di quota. Per evitare di lasciare l'auto nel parcheggio a pagamento degli impianti di risalita Pemmern, puoi fermarti un chilometro circa prima.
Il freddo pungente delle prime pedalate viene spazzato via dalle rampe inziali nel bosco che ci fanno subito acclimatare seguendo un sentiero che sale a strappi.
Presto si lascia il sottobosco per trovare l'asfalto di via Tann e seguirlo per un paio di chilometri di salita che aiutano a prendere ritmo.
Verso la valle dell'Adige una coperta di nuvole indica la presenza dell'inversione termica che ci sta regalando una giornata super.
Un bivio sulla destra ci fa inziare a pedalare sulla neve lungo una forestale che a tratti si fa molto pendente. Guadagnamo quota tra gli abeti ma presto i pascoli d'alta quota sostituiscono la vegetazione e lo sguardo inizia a spaziare a occidente fino al Gran Zebrù, l'Ortles, la Presena e il Brenta.
Alle nostre spalle Roen, Penegal e Paganella bucano il bianco lenzuolo di nubi. Contiunuamo a salire incrociando la pista che passa dal Corno di Sotto prima di raggiungere l'ultima tremenda rampa che conduce ai piedi dell'antenna che domina la vetta.
Panorami dolomitici
L'aria gelida ci ricorda che siamo oltre i 2200 m di quota ma non possiamo non fermarci e goderci il panorama davanti a noi.
A oriente, oltre la valle Isarco, Latemar, Sciliar, Catinaccio, Sassolungo e Sassopiatto, Marmolada e Odle sbarrano l'orizzonte insieme a decine di altre vette dolomtiche.
Siamo sul Corno del Renon, uno dei balconi panoramci più accessibili e straordinari delle Alpi.
Anello della cima Lago Nero
Di fronte al rifugio Rittnerhorn (2261 m) che in questo periodo è chiuso, si stacca la discesa che si fa subito impegnativa.
Un tuffo rapido ci fa rientrare al Corno di Sotto dopo aver attraversato una prima pista. Fai attenzione, dai la precedenza e mantieniti nelle zone di attraversamento.
Poco oltre i due ristori che sono presenti in questa conca, si stacca un anello che porta alla cima lago Nero, con panorami ancora straordinari sulle Dolomiti. Inzialmente si sale con una breve rampa per poi portarsi al rifugio sommitale di fianco al lago artificiale.
L'anello ridiscende a oriente per poi risalire di nuovo in località corno di Sotto.
Picchiata finale
Un ultimo attraversamento veloce ci porta alle porte della picchiata finale che inzia sullo stesso tragitto fatto all'andata in salita. Poco avanti però si tiene la sinistra affiancando la pista da sci e scendendo vorticosamente nella neve che nel pomeriggio inizia già a sciogliersi.
Si raggiunge la stazione di Pemmern da dove è un attimo, su asfalto, tornare al punto di partenza.
Giro fattibile anche in estate con possibili varianti come questa per allungarlo un po'
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