L’Eroica Dolomiti 2019 sarà ricordata come una giornata indimenticabile ed epica sotto molti punti di vista. Già alla partenza una pioggia battente, una fitta nebbia e rigide temperature (tra i 4 e 12 °C) hanno richiesto uno sforzo aggiuntivo. La tentazione di rimanere avvolti nel piumone guardando la pioggia scendere dalla finestra è stata forte. In fondo però un brutto tempo autunnale non può fermare un vero “eroico”.
Itinerario epico tra le Dolomiti
Generali Italia mi ha offerto la possibilità di andare alla scoperta delle strade bianche della Val Pusteria, pedalando e godendo della bellezza delle Dolomiti, e le condizioni meteo non possono esser un ostacolo per godere della bellezza di questa avventura su due ruote. Eroica Dolomiti è una ciclostorica su strade bianche che, partendo da San Candido, si snoda tra Cortina, il Passo delle tre Croci, il Lago di Misurina e Prato Piazza e permette di assaporare il fascino delle Alpi e la splendida vista delle Tre Cime Di Lavaredo.
Alla partenza i ciclisti sono 300… proprio come il titolo di un noto film che ripercorreva le gesta degli eroici spartani durante la battaglia delle Termopili. Forse il paragone è un po' azzardato ma anche io ho combattuto fino alla fine, esausto ma felice e mi sono sentito ancora di più un eroe. I 300 ciclisti iscritti, provengono oltre che da Belgio, Olanda e Francia anche da Australia, Nuova Zelanda e Giappone e tra i partecipanti c’è anche Damiano Cunego, l’ex ciclista professionista vincitore del Giro d’Italia nel 2004, segno di come questa manifestazione sia di grande richiamo anche per i grandi campioni.
Come per ogni Eroica, anche qui a San Candido, la scelta dell’abbigliamento e la bici storica sono imprescindibili: maglie in lana rigorosamente vintage con marchi e squadre dimenticati da tempo, tubolari a tracolla, bici in acciaio con le leve del cambio sul tubo obliquo, i pedali con i fermapiedi e i fili dei freni esterni al manubrio.
95 km eroici tra le Dolomiti
Il percorso da 95 km che ho deciso di affrontare è stato impegnativo con salite “toste” e strade bianche sconnesse: una volta percorsa la strada sterrata che da Dobbiaco porta a Cortina, dove un tempo passava la vecchia ferrovia delle Dolomiti, ho affrontato la salita al Passo Tre Croci (1805 m) e poi ancora su verso il lago di Misurina dove ha iniziato a diluviare a due colpi di pedale dalle Tre Cime di Lavaredo. Al punto di ristoro del lago di Misurina mi sono rifocillato con una zuppa di gulasch e due rigeneranti forchettate di tagliatelle al ragù di selvaggina (forse qualcuna di più!) e poi sono ripartito verso Carbonin per l’ultima asperità di giornata, una vecchia strada militare che si inerpica verso il suggestivo altopiano di Prato Piazza, nuovamente in territorio altoatesino.
Con l’Eroica si entra in una nuova dimensione, si vive il ciclismo eroico di Bartali e Coppi, quello legato al sacrificio che cerca i limiti del proprio fisico, quando sete, fame, stanchezza si fanno sentire con tutta la loro intensità. È un ciclismo in grado di diffondere rispetto e creare legami. Anche in questa edizione, tra una pedalata e l’altra, ho conosciuto persone interessanti e condiviso esperienze e momenti… l’Eroica è davvero speciale. Si pedala senza podio o classifica, solo per godere appieno del contesto, della compagnia e del piacere di concludere un’esperienza straordinaria. All’Eroica i veri protagonisti sono fatica e sacrificio, ma soprattutto il gusto dell’impresa da compiere pedalando con bici, e rapporti, d’altri tempi.
Pedalare in sicurezza
Anche senza essere degli “Eroici”, oggi molte persone si muovono in città in bici e con mezzi di trasporto alternativi e per questo motivo trovo molto interessanti i servizi di una nuova soluzione assicurativa di Generali Italia, pensati per muoversi in completa sicurezza su ogni mezzo e su ogni strada. La bici per me, oltre ad una grande passione sportiva, rappresenta la massima espressione di libertà, uno stile di vita, il mezzo con cui riesco a muovermi con maggiore facilità anche nel traffico cittadino. Ormai i mezzi che usiamo per gli spostamenti quotidiani sono tantissimi ed io, tempi e distanze permettendo, ho una predilezione per la bici anche se, soprattutto per lavoro, mi muovo prevalentemente in auto e treno. Vista la mia passione per il pedale ovviamente ho usato in diverse occasioni il bike sharing e devo dire che è una soluzione comodissima nelle grandi città perché contribuisce a ridurre l’inquinamento e mantiene in forma!
In effetti ogni giorno mi capita di usare diversi mezzi di trasporto.ben vengano quindi soluzioni all’avanguardia e al passo con i tempi, pensata per tutelarci nei nostri spostamenti su tantissimi mezzi di locomozione, per essere ogni giorno un po “eroici”.
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