Molte volte mi è capitato di passare lungo la sponda orientale del Lago Maggiore, vedere con la coda dell'occhio il cartello e promettere a me stessa che prima o poi sarei tornata a visitare l'
eremo Santa Caterina del Sasso. Non conoscevo la sua storia e neppure il suo stato di conservazione, ma l'immagine sul cartello stradale mi aveva stregata: quell'edificio costruito a picco sul
lago maggiore, al confine tra Piemonte e Lombardia, doveva nascondere molti segreti.
La
nostra giornata sul Lago Maggiore è stata l'occasione giusta per una visita...
Non capita molto spesso di rimanere totalmente affascinati da un luogo che non si è ancora visto... forse accade perchè si creano delle aspettative che talvolta vengono anche deluse. Per fortuna non è stato questo il caso! La leggenda narra che l'
Eremo Santa Caterina del Sasso sia stato fondato da Alberto Besozzi, oggi beato, che probabilmente in seguito ad un naufragio, eresse l'edificio in onore di Santa Caterina che lo aveva protetto. Nel XVII secolo l'eremo venne occupato dai carmelitani che ci vissero per quasi un secolo. Oggi l'Eremo Santa Caterina del Sasso, monumento nazionale dal 1914, è proprietà del comune di Varese ed è stato in parte restaurato in modo che i capolavori, sia architettonici che artistici, custoditi al suo interno siano visitabili da tutti. L'accesso all'eremo può avvenire attraverso la lunga scalinata o con un breve viaggio nel nuovo ascensore costruito nella roccia che permette, anche alle persone con difficoltà motorie, di raggiungere l'ingresso. Il primo edificio che si incontra all'interno del complesso dell'Eremo Santa Caterina del Sasso è il
convento meridionale che è ricco di interessanti affreschi, si passa poi al
conventino dove una parete è decorata da un'opera che ricorda la
danza macabra. Per entrare nella chiesa bisogna percorrere un porticato di stampo rinascimentale dal quale si hanno incredibili panorami sul lago e sulle
isole Borromee. Nella chiesa sono custodite le spoglie di Alberto Besozzi, all'interno della cappella dei sassi così chiamata a causa dei massi che si staccarono dalla parete rocciosa nel 1600. In realtà il corpo imbalsamato non è quello del beato, ma una riproduzione in legno del 1700... le vere ossa sono custodite all'interno del cuscino. Uno dei luoghi più interessanti del complesso è il
sacello, l'antico nucleo di edificazione del santuario che risale al 1195 ed è stato costruito su un livello più basso ed ha le stesse dimensioni del sepolcro di Santa Caterina sul Monte Sinai. Gli affreschi conservati all'interno della chiesa sono di molte epoche diverse e gli appassionati d'arte si divertiranno non poco! Tornando verso la
sala capitolare, non dimenticatevi di dare un'occhiata l'immenso torchio in legno del 1759 che veniva usato dai frati carmelitani per la spremitura dell'uva e delle olive.
Il momento della giornata migliore per fotografare l'Eremo Santa Caterina del Sasso è il tramonto quando il sole lentamente scende sul lago e la luce sugli edifici è più calda
Gli orari di apertura dell'Eremo Santa Caterina del Sasso cambiano in base al periodo: a marzo è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17. Da aprile ad ottobre l'accesso è possibile dalle 8:30 alle 12 e dalle 14:30 alle 18, mentre tra novembre e febbraio resta aperto solo durante il fine settimana e durante le festività. Per ulteriori informazioni sull'Eremo ed i dintorni, potete fare riferimento al Portale del lago Maggiore e delle sue valli
Santa Caterina cade in data 25 novembre ed all'eremo viene celebrata una Santa Messa alle 16:30
Per raggiungere l'Eremo Santa Caterina del Sasso: da Milano prendete la tangenziale, poi autostrada, Milano-laghi in direzione di Varese e poi proseguite verso Gallarate e Sesto Calende. Da quest'ultima località, seguite il lago in direzione nord verso Laveno-Mombello ed all'altezza di Leggiuno, deviate verso il lago e l'Eremo dove potrete lasciare l'automobile presso il parcheggio apposito.
Ultimi commenti