Si parte lunedì!
Io, Pietro (FreeWheels Onlus), Bartolomeo, Roberto e Pino. Pietro ha già percorso il Cammino di Santiago, esperienza incredibile che l'ha portato a redarre il libro Santiago per tutti.
Da un paio di anni Pietro mi diceva: "Mi costruisci il portapacchi per la bici? Vorrei provare la Francigena...".
"Pietro... non puoi viaggiare da solo...".
A un certo punto ha cambiato domanda: "Vieni con me a fare la Francigena?".
"Va bene, vengo a fare la Francigena".
"E quindi mi costruisci il portapacchi?!?".
"Eggià... mi tocca anche costruirti il portapacchi"... Comincia un po' così questo cammino.
Non mi attirava molto l'idea di realizzare un portapacchi da applicare a una bici piuttosto rara, che se subisce danni non è facile da riparare e che essendo un po' speciale costa anche un po' di soldini. Per cui la paura di fare dei danni c'era, ma ci ho provato e lunedì vedremo se funziona e se il portapacchi regge senza distruggere la bici.
E la carrozzina? Bisogna rifare il carrello della Goat, dovrà essere più largo e dovrà alloggiare la carrozzina senza correre il rischio di rovinarla.
Sarà una carovana, due trike, la Goat con un carrello largo 80 centimetri e due bici normali.
Da Somma Lombardo, dove vivono Pietro e Bartolomeo, a Roma. Passeremo lungo i canali per arrivare a Pavia per poi proseguire lungo la Via Francigena, seguiremo la Ciclovia Francigena e l'Eurovelo 5.
La speranza è di arrivare a Roma il 10 aprile. Pietro pedalerà con un Trike a pedalata assistita, Roberto con un trike che può gestire con una sola mano, Bartolomeo e Pino con le moutanin bike e io con la Goat e il carrello. So già che sarò il più lento di tutti... visto il carico stavolta ho messo un rapporto 42/20 che dovrebbe consentirmi di arrivare da qualche parte, lentamente, direi molto lentamente, ma dovrei farcela.
Percorrere la via Francigena in bici, dare un'occhiata in giro, provare a percorrela anche se si hanno difficoltà in più, che in questo viaggio chiameremo "esigenze speciali", questi sono alcuni obiettivi del viaggio.
Non mancheranno gli ostacoli, oggi il sindaco di Orio Litta mi ha detto che appena dopo il ponte sul Lambro ci sono dei lavori in corso, valuteremo sul momento se riusciremo a passare sull'argine maestro oppure dovremo stare sulla strada asfaltata. Danilo Parisi, il traghettatore del Transitum Padi, dice che c'è poca acqua e dovremo sentirci lunedì per capire se si riesce a guadare il fiume oppure no.
Ci saranno poi gli incroci, i passaggi stretti, le sbarre sulle strade sterrate, le buche... Normali incognite di viaggio, problemi che cercheremo di affrontare.
Lunedì si parte e sarà una vera avventura...
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