“Pedalando per l’Italia” è un'esperienza che mi ha cambiato la vita. Si tratta di un mio progetto, un'iniziativa benefica che ha avuto un duplice obiettivo: il primo, più fisico, è stato quello di pedalare per tutto il territorio italiano scoprendone le bellezze ineguagliabili. Il secondo, più patriottico, è stato quello di pedalare per Lei, per l’Italia. Ho voluto far conoscere a più persone possibili questo paese tramite foto e video giornalieri, ho voluto far capire che non è necessario andare all’estero per ritrovarsi in luoghi unici che ti entrano nel cuore. Nel viaggio ho cercato anche di valorizzare e sostenere economicamente il Belpaese dormendo e mangiando nelle strutture che man mano ho incontrato sulla strada.
La mia idea è stata di pedalare per l’Italia intera passando in tutte le sue variopinte regioni: per farlo in maniera più sensata e ordinata ho pensato di attraversare tutti i suoi 20 capoluoghi di regione, cercando nel frattempo di fare visita anche ai posti più interessanti lungo la strada.
I 20 capoluoghi di regione in cui sono passato, rispettando il mio itinerario originale, sono stati: Bologna, Venezia, Trieste, Trento, Milano, Aosta, Torino, Genova, Firenze, Perugia, Roma, Napoli, Cagliari, Palermo, Catanzaro, Potenza, Bari, Campobasso, L'Aquila e Ancona.
Lungo l'itinerario ho scoperto alcuni dei luoghi più suggestivi d'Italia, quelli che ogni anno lasciano senza fiato migliaia di visitatori da tutto il mondo.
Il percorso totale di Pedalando per l'Italia, completato in 48 giorni, ha avuto una lunghezza di circa 5000 km, non male vero?
“Pedalando per l’Italia” è nato dalla voglia di scoprire il paese in cui sono nato e in cui vivo da 45 anni e le 20 regioni che lo compongono: in molte (troppe!) di questo non ero mai stato!
“Pedalando per l’Italia” è stata (ma lo è ancora visto che si può fare una donazione anche ora) una iniziativa a sfondo benefico: durante il viaggio sono stati raccolti fondi da donare alla Protezione Civile, visto che io faccio parte del Nucleo di Protezione Civile di Bellaria Igea Marina (il Gruppo Sommozzatori “Gigi Tagliani”). I fondi sono serviti anche per la continuazione della mia avventura.
Quello che mi è premuto particolarmente, però, è stato sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del volontariato, nello specifico verso le importanti attività di Protezione Civile e sono certo che la mia iniziativa sia riuscita nell’intento.
La bicicletta che è stata utilizzata per il progetto è l’iconica VALE di Rinaldi Telai, cargo bike unica nel suo genere. Prodotta in Italia, mi ha aiutato ad avere la visibilità che mi serviva per il progetto.
Questa iniziativa è stata un po' come guardare una serie televisiva che ami molto, quando avresti voglia di vedere la puntata successiva nell'immediato... E quindi pedalavo i miei 100 km giornalieri, a volte anche di più, andavo a letto stanco e la mattina avevo una gran voglia di alzarmi presto per prepararmi, ripartire e vedere cosa sarebbe successo. Volevo andare nelle città, nella successiva regione, nella successiva zona, per vedere come fosse, per vedere chi avrei incontrato e per capire cosa sarebbe successo e questo mi ha trasmesso una forza che, probabilmente, mi ha accompagnato fino alla fine.
Nei 48 giorni ho anche ripetuto 1000 volte un mantra che mi ha aiutato a superare tutte le difficoltà del caso, un semplice ma efficace “PEDALARE, PEDALARE, PEDALARE!” che potrai sentire tante volte nei video giornalieri (ne ho pubblicato uno al giorno, ovviamente ben montato e descrittivo della giornata appena passata!) sul mio canale YouTube
Puoi avere maggiori informazioni sul progetto visitando la pagina facebook Pedalando per l'Italia.
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