La cittadina di Portogruaro, distesa placida sul fiume Lemene, è un buon punto di partenza per un itinerario ciclabile alla scoperta della strada dei vini doc Lison Pramaggiore, nella pianura veneta. Immerso tra borghi colorati e distese di vigneti, questo percorso di cicloturismo sulla strada dei vini lambisce le sponde del fiume Livenza nato da sorgenti valchiusane...
L'Abbazia di Summaga
Portogruaro e le sue ville restano presto un ricordo quando si inizia il tracciato su strade secondarie verso Summaga. Le vie cittadine costeggiate da case eleganti lasciano il posto a distese verdeggianti attraversate da canali di irrigazione e torrenti limpidi.
La pianura veneta ad ovest di Portogruaro è ricoperta da vigne che, ogni autunno vengono vendemmiate per dare vita ad alcuni dei pregiati vini doc della regione, ma prima di iniziare a pedalare seguendo la strada dei vini doc Lison Pramaggiore non si può evitare una visita all'abbazia medievale di Summaga che si staglia solitaria alle porte del paese.
Costruita a partire dal X secolo è uno dei luoghi più suggestivi dei dintorni. L'itinerario ciclabile riprende in direzione ovest dove sembra di sentire ancora nell'aria il profumo di mosto. Le strade secondarie che si percorrono sono adeguate ai cicloviaggiatori più avventurosi ma anche alle famiglie perchè prive di traffico e immerse nelle campagne.
La strada dei vini doc Lison Pramaggiore
Zigzagando tra vigneti potati e campi arati si superano alcune località tranquille dove fare rifornimento di acqua o mangiare qualcosa. La primavera è forse la stagione più piacevole per affrontare questo tracciato: i prati e gli argini sono fioriti, le temperature sono tiepide, l'aria sospinge dolcemente le biciclette, i paesi sono animati da mercati e feste paesane, soprattutto nel fine settimana.
Superata Lison si giunge in fretta all'argine sterrato che scende verso sud-ovest e il fiume Loncon. Ghiaia bianca, gazze curiose e maestosi aironi cenerini, le ruote delle biciclette avanzano lente ma inarrestabili permettendo a chi cavalca il cavallo d'acciaio di godere di tutte le bellezze che sfiorano l'itinerario. Lungo lo sterrato si passa accanto ad un'idrovora datata 1927 prima di approdare nuovamente sull'asfalto, a una manciata di chilometri dal
tracciato europeo dell'Eurovelo 8. Un lungo viale alberato e ombreggiato ci accompagna fin quasi alle porte di San Stino di Livenza, adagiato sull'omonimo fiume.
Lungo il Livenza in bicicletta
San Stino di Livenza è una cittadina colorata di origine romana: lo testimonia il passaggio in prossimità dell'abitato dell'antica Via Annia. Ti consigliamo di percorrere in bicicletta le vie del borgo, rese eleganti da ville, un castello ed edifici del 1700, prima di ripartire in direzione di Motta seguendo il corso del fiume Livenzae. Da San Stino esistono due strade possibili per raggiungere Motta di Livenza: una, sulla riva orografica destra è sterrata, la seconda è asfaltata ma a traffico promiscuo e segue la riva orografica sinistra attraversando Corbolone.
A Motta di Livenza si respirano i profumi di un tempo ormai scomparso quando la navigazione sul fiume tra i riflessi dei palazzi nell'acqua era necessaria per il commercio e gli spostamenti.
Il lungofiume sterrato, oltre ad essere un luogo tranquillo dove fare un picnic e rilassarsi al fresco delle fronde, è anche pedalabile e riporta all'ingresso del paese dove si riprende la strada verso Annone Veneto. I paesaggi cambiano nuovamente mostrando distese di vigne al sole. Tra brevi piste ciclabili, canali e cascine si ritrova la strada dei vini doc Lison Pramaggiore. Chi ama il vino non può perdersi una degustazione in una delle numerose cantine della zona. Tra le tante ti possiamo consigliare la cantina Pracurte di Giai di Annone Veneto, dove passa il percorso ciclabile.
Il mulino di Pasqua
Tra odori, scorci e fotografie le ore passano veloci ma i punti di interesse dell'itinerario non sono ancora terminati. A poche pedalate da Belfiore, sulle rive del Loncon, sorge il
museo etnografico con il mulino di Pasqua risalente al XV secolo. Nella villa ottocentesca attigua al mulino si svolgono anche mostre fotografiche come quella allestita in questi giorni (e visitabile fino a luglio) sulla Grande Guerra.
Le acque placide del Loncon muovevano le pale del mulino che a loro volta azionavano la macina, chissò quanti chili di farina venneo prodotti sulle rive del fiume Loncon... Per tornare verso Portogruaro in bicicletta si seguono le strade basse verso Pradipozzo e i laghi di Cinto senza però raggiungerli. Oltrepassato il fiume Reghena, in poche pedalate si ritorna al punto di partenza, nel piazzale dell'Hotel Alla Botte di Portogruaro.
Se vuoi accorciare l'itinerario ciclabile proposto puoi pedalare fino a Pradipozzo, continuare verso ovest (invece che seguire la traccia a sud), raggiungere Belfiore, visitare il mulino di Pasqua e ricongiungerti con la seconda parte del tracciato tornando verso Portogruaro.
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