Quando si parla di Cortina d'Ampezzo, il paese veneto nativo dello sciatore Ghedina e di molti alpinisti fra i più famosi d'Italia e del mondo, si pensa subito ad un luogo di vacanza per vips, ad una cittadina off limits per molti portafogli. Non posso negare che certi alberghi, certi ristoranti, certi negozi di Cortina d'Ampezzo abbiamo prezzi elevati, ma questa è solo una faccia della medaglia del paese delle Regole d'Ampezzo. Alzando lo sguardo verso le montagne si comprende subito quale sia la vera ricchezza di questa località e perchè molti grandi nomi della montagna siano originari di qui! Noi abbiamo avuto la fortuna di scoprire l'altro lato di Cortina, quello più suggestivo ed interessante, quello che fa battere il cuore e spalancare gli occhi di meraviglia. Un viaggio è fatto di momenti, di casualità, ma soprattutto di incontri... ed anche a Cortina è stato così!
"Io sono ampezzana, ma mio marito è cortinese!", mi spiega Eleonora dell'azienda turistica di Cortina con solennità. Gli ampezzani sono i membri delle più antiche famiglie di Cortina d'Ampezzo, quelle che da tempo immemore vivono in questa ricca valle. Gli ampezzani sono i Regolieri, coloro che amministrano il patrimonio di selvicoltura, pascoli e boschi del comune, ma anche i promotori e sostenitori delle tradizioni e della cultura ampezzana. I Regolieri tutelano e gestiscono il Parco Naturale delle Dolomiti d'Ampezzo dal 1990 ed è proprio questa riserva naturale che abbiamo in parte esplorato accompagnati da Paolo "Mezz'ora", una delle guide alpine di Cortina d'Ampezzo. Ci sono due modi di vivere la montagna che ho sempre detestato: il primo è quello di affrontare un trekking in gruppo, il secondo è quello di essere scortati da una guida... Cortina me li ha fatti apprezzare entrambi. Il nostro gruppo composto da ragazzi giovani ,amanti dell'outdoor e dei viaggi si è rivelato una vera sorpresa: ci siamo narrati esperienze, abbiamo faticato insieme e ci siamo stupiti di fronte alle meraviglie naturali del Parco Naturale delle Dolomiti d'Ampezzo. Paolo, bolognese di nascita ma cortinese più che mai, è stato un maestro nell'insegnarci il giusto approccio alle alte quote, lo spirito della montagna. La nostra vita frenetica, piena di impegni e di orari da rispettare, ci obbliga a tenere sempre sottocontrollo un orologio o un cellulare per evitare ritardi, per programmare appuntamenti, per non perdere le ultime coincidenze del treno. Paolo Mezz'ora, in montagna, non utilizza l'orologio: il tempo è soggettivo! Ogni persona ha i propri ritmi di vita e di camminata e visto che nel quotidiano non facciamo altro che dimenticarcene, almeno in montagna dobbiamo ritrovarli: c'è chi si ferma a fotografare, chi ha bisogno di mangiare un panino ogni due ore e chi lentamente e costantemente procede verso la meta. La montagna ha un suo ritmo scandito dalle stagioni, dal tempo variabile, dal ciclo di vita degli animali: se si vuole entrare in completa sintonia con la natura bisogna cercare di dimenticare la frenesia ed ascoltare quella musica costante presente in ogni cosa che ci circonda.
Paolo questo lo sà bene. Fin da piccolo si è reso conto di non poter stare lontano dalle montagne e dall'avventura. Per ognuno di noi c'è il tempo della crescita e della ricerca di quello che ci fa sentire più vivi, di quella casa che può trovarsi in un luogo o in una persona. Paolo l'ha trovata qui a Cortina... e chi può negare che sia un posto magnifico?
La Signora Mariagrazia gestisce il piccolo hotel Cornelio, un tre stelle situato poco distante dalla via principale di Cortina. Cornelio era il padre, fondatore e primo proprietario dell'albergo. Vulcanica ed innamorata del proprio lavoro, Mariagrazia è orgogliosa del suo lavoro, del suo hotel e del suo ristorante dove vengono serviti piatti tipici della tradizione cortinese in ampi piatti colorati. Fra il primo ed il secondo piano dell'edificio ha fatto costruire una piccola funivia in perpetuo movimento che conferisce all'intera struttura un tocco di unicità. Anche Mariagrazia è affezionata a Cortina ed è entusiasta del fatto che, ogni anno, centinaia di giapponesi si fermino sotto le finestre del suo albergo per fotografare la piccola funivia in azione.
Paolo, Mariagrazia, Elisabetta... e poi ci sono coloro che ogni anno non possono fare a meno di tornare nel piccolo paradiso fra le Dolomiti venete perchè il richiamo è così forte che resistervi sarebbe peccato!
Dopo essere stata a Cortina, anche se una sola volta, credo di poter comunque capire meglio perchè tanti l'hanno scelta come casa e perchè tanti altri sognano di raggiungerla e chissà, magari non lasciarla mai più...
Nei dintorni di Cortina d'Ampezzo di possono fare una miriade di trekking e sentieri in mountain bike, uno che vi consigliamo da fare a piedi è quello che conduce ai piedi delle Cinque Torri.
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Giornata intensa e splendente ieri in quel di Collalbo 🏔
Si parte già a 1500 m di quota. Il freddo pungente delle prime pedalate viene spazzato via dalle rampe inziali nel bosco che ci fanno subito acclimatare.
Presto si lascia il sottobosco per trovare l'asfalto di via Tann e seguirlo per un paio di chilometri.
Verso la valle dell'Adige una coperta di nuvole indica la presenza dell'inversione termica che ci sta regalando questa giornata super.
Un bivio sulla destra ci fa iniziare a pedalare sulla neve lungo una forestale che a tratti si fa molto pendente.
Guadagniamo quota tra gli abeti ma presto i pascoli d'alta quota sostituiscono la vegetazione e lo sguardo inizia a spaziare a occidente fino al Gran Zebrù, l'Ortles, la Presena e il Brenta.🖼
Alle nostre spalle Roen, Penegal e Paganella bucano il bianco lenzuolo di nubi.
Continuiamo a salire incrociando la pista che passa dal Corno di Sotto prima di raggiungere l'ultima tremenda rampa che conduce ai piedi dell'antenna che domina la vetta.
L'aria gelida ci ricorda che siamo oltre i 2200 m di quota ma non possiamo non fermarci e goderci il panorama davanti a noi. ❄
A oriente, oltre la valle Isarco, Latemar, Sciliar, Catinaccio, Sassolungo e Sassopiatto, Marmolada e Odle sbarrano l'orizzonte insieme a decine di altre vette dolomtiche
Siamo sul Corno del Renon, uno dei balconi panoramci più accessibili e straordinari delle Alpi.
La discesa ci diverte e un anello alla cima lago Nero conclude questa meravigliosa pedalata sulla neve prima della picchiata finale.🎿
Giro fattibile anche in estate.🌞
Questa la traccia GPS: https://www.lifeintravel.it/download-mtb.html?download=1355:corno-del-renon-sulla-neve