Sono passati ormai più di 90 anni da quando le prime piovre di legno furono costruite lungo le coste dell'Adriatico del sud. Dall'Abruzzo alla Puglia, decine di trabucchi iniziarono a punteggiare le pescose acque del mare dando sostentamento alla gente degli insediamenti costieri.
Pali di legno per sostenere una piattaforma, una grande rete a maglie strette (conosciuta con il nome di trabocchetto) per raccogliere i pesci, lunghi bracci che si protendono verso il mare chiamati antenne ed un complesso sistema di argani per manovrare il tutto, il trabucco si potrebbe definire senza dubbi un'antica macchina da pesca in bioarchitettura.
Trabucchi
Costruiti sottocosta, i trabucchi permettevano di pescare determinate specie di pesce evitando di uscire in mare aperto con condizioni di tempo avverse. Questi incredibili marchingegni venivano costruiti principalmente con pini d'Aleppo, un albero molto diffuso nei boschi dell'Adriatico e particolarmente resistente alla salsedine ed alle sferzate del Maestrale che qui soffia spesso.
I trabucchi permettevano di pescare a vista fino a 5 metri e venivano costruiti a favore di corrente in modo da non subire eccessivamente la forza del mare e, soprattutto, permettere una maggior facilità di cattura del pesce.
Trabucco Punta San Nicola
Nel nostro peregrinare per il Gargano abbiamo avuto il piacere di ritrovarci al Trabucco Punta San Nicola di proprietà della famiglia Ottaviano. Gli Ottaviano prima di aprire il ristorante Trabucco da Mimì, costruivano trabucchi ed erano anche bravi e conosciuti in tutto il Gargano. Domenico, nipote di Mimì ci accoglie e ci fà accomodare proprio davanti all'immensa macchina da pesca costruita intorno al 1920 e restaurata centinaia di volte a causa dei continui venti e della salsedine. L'atmosfera è molto particolare: l'aria è intrisa di ricordi e avventure legate al mare e agli uomini che ogni giorno condividono la loro esistenza con il grande blu. Domenico conosce tutto quello che riguarda il trabucco e la pesca praticata con gli argani, ci racconta delle origini della macchina e di come si pratica l'attività di pesca. Disponibile, ci spiega quali tipi di pesci si possono catturare con le reti del trabucco ed i complessi meccanismi di azionamento dello strumento. Ancora oggi il trabucco Punta San Nicola è funzionante e la famiglia Ottaviano mantiene viva questa antica tradizione marinara giorno dopo giorno servendo parte del pesce fresco pescato presso il Ristorante Trabucco da Mimì.
Associazione per preservare i trabucchi
Percorrendo le coste abruzzesi, molisane, ma soprattutto quelle garganiche ci si accorge di come questa metodologia di pesca fosse molto diffusa ed oggi, purtroppo, spesso dimenticata. Per preservare questa antica tradizione di pesca, sullo Sperone d'Italia, è nata l'Associazione I Trabucchi del Gargano formata dai trabuccolanti del territorio e patrocinata dall'ente del Parco nazionale del Gargano. Ogni anno, nel mese di giugno, nel Gargano viene organizzata una festa durante la quale è possibile visitare i trabucchi restaurati e provare anche a pescare con gli argani, le antenne e le reti. Per chi ama il pesce, la festa dei trabucchi è l' occasione giusta per degustare piatti freschissimi e davvero succulenti dei pesci del Gargano!
I trabucchi del Gargano aderenti all'associazione sono finora 14 e si trovano sparsi lungo la costa carsica che da Peschici raggiunge e supera, nel caso del Trabucco Punta della Testa, l'abitato di Vieste.
I trabucchi tutelati anche dal Parco nazionale del Gargano sono:
- Trabucco Monte Pucci
- Trabucco Punta S. Nicola
- Trabucco Punta Manacora
- Trabucco Calalunga
- Trabucco Torre Calalunga
- Trabucco Furcichella
- Trabucco Isola di Chianca
- Trabucco Torre Porticello
- Trabucco Molinella
- Trabucco Punta Lunga
- Trabucco S. Lorenzo
- Trabucco S. Croce
- Trabucco Punta S. Francesco
- Trabucco Punta della Testa
Se volete vedere il suggestivo spettacolo di un trabucco illuminato sotto le stelle e, nel frattempo, gustare pesce fresco da leccarsi i baffi, potete trascorrere una serata presso il ristorante Trabucco da Mimì a Punta San Nicola, appena oltre l'abitato di Peschici.
Se invece volete scoprire altre curiosità o angoli nascosti del Gargano potete partire da qui, dal Gargano, lo sperone di Puglia
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