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Panorama su Torino
Downwind Photographers
 
 
Due giorni di festa sono stati l'occasione per ritrovare un po' di spirito girovago e staccare la spina dalla routine quotidiana che si è impadronita di noi in questi ultimi tempi, permettendoci una fuga verso occidente. Nella prima delle due giornate stranamente soleggiate di quest'autunno davvero uggioso, siamo riusciti ad esplorare Torino, una città che personalmente non avevo mai avuto occasione di visitare.
Il nostro percorso alla scoperta dell'antica capitale d'Italia è iniziato dall'alto. Prima di gettarci nel traffico e nell'atmosfera cittadina infatti abbiamo deviato verso la basilica di Superga che sorge sulla tristemente nota collina dove nel '48 si schiantò l'aereo della squadra di calcio del Gran Torino. L'immenso edificio si trova in una posizione strategica da cui è possibile godere di un'ampia vista sulla città e sulla cinta alpina che la accerchia: uno spettacolo che oggi, con il cielo terso e le cime montuose coperte di neve fresca, è ancor più suggestivo. Così come siamo stati estasiati dal panorama, restiamo delusi dall'architettura interna della Basilica, scarna e disadorna, tanto che rinunciamo anche alla visita alle tombe reali dei Savoia preferendole un caffè al bar... saremo anche irriverenti ma oggi ci va di lasciare ad altri l'esperienza!
Scesi in città, il nostro primo impatto è allucinante... sembra di essere piombati in Turchia o in Egitto visto che lasciamo l'auto nei pressi del mercato di Porta Palazzo, da qualche anno divenuto il luogo di ritrovo abituale per immigrati e venditori ambulanti: ricordo immediatamente le emozioni provate nei mercati d'oriente e questo mi fa subito apprezzare la città. Due passi e siamo nel cuore di Torino: facciamo una prima tappa nei pressi della porta Palatina mentre poco oltre ci riscopriamo fotografi immortalando chiese e case romane. Poche centinaia di metri e raggiungiamo il palazzo Reale entrando in piazza Castello. E' immensa e resto stupito per l'enorme spazio e la quantità di gente che passeggia tra mangiatori di fuoco e creatori di gigantesche bolle di sapone. Entriamo nell'atrio di Palazzo Madama da cui fuggiamo spaventati dal costo della visita: 11€ a testa! E poi si dice che i musei sono in crisi? Se una famiglia decide di visitarne uno deve prima aprire un mutuo! Una giornata splendida come quella che madre Natura ci regala è un'ottima scusa per passeggiare tra le vie della città evitando musei e risparmiando al portafoglio una morte prematura per emoraggia interna. Scendiamo verso il Po e ci permettiamo una sosta in piadineria per uno spuntino che ci riempia lo stomaco. Rigenerati da un buon caffè, le gambe continuano a macinare chilometri e passando nei pressi della Mole Antonelliana troviamo un'altra scusa per evitare un notevole esborso: due ore di coda per entrare nell'edificio simbolo della città non sono cose che fanno per noi montanari che amiamo la natura e la tranquillità... quindi? Ci aspetta un'ultima esperienza da provare: il bicerin, una bibita a base di caffè, gianduia e panna, tipica della città... per assaggiarlo ci facciamo condurre al locale giusto (il Bicerin, per l'appunto) dall'amica Arianna: è strapieno quindi ripieghiamo poco distanti dopo aver visitato lo splendido santuario della Consolata.
Il sole sta già calando all'orizzonte e noi abbiamo un bed and breakfast da scoprire, quindi rinunciamo alle numerose altre cose da vedere a Torino, lasciandole per un'altra visita... in fondo la città non mi è parsa affatto malvagia e quindi non mi dispiacerebbe tornarci in futuro, magari per scoprire la reggia di Venaria, il museo egizio, il parco del Po ed altre attrazioni tralasciate in quest'occasione.

Dove dormire: dopo aver visitato Torino, abbiamo preferito lasciare la città alla sua vita notturna per trovare rifugio sulle colline. La nostra scelta è caduta su un piccolo b&b familiare situato sulle alture di San Genesio, frazione di Castagneto Po. Il b&b AdaGio è stata per noi una vera sorpresa: la giovane Margherita ci ha accolto nella sua casa offrendoci due stanze pulite, curate e colorate, piene di vita! Nel silenzio delle colline torinesi, sotto un manto stellato chiaro e ben delineato abbiamo trascorso una nottata piacevole chiacchierando con Margherita del suo progetto di b&b e riposando poi con serenità. Amando la natura, non potevamo trovare un posto più bello! Al mattino, in una sala con vista sui dintorni, abbiamo fatto colazione con biscotti, yogurt, caffelatte ed altre squisitezze! Costo basso, spirito coinvolgente, ambiente davvero piacevole, il b&b Adagio ha solo quattro posti e ve lo consigliamo al 100%!!!
Dove degustare il bicerin: a Torino ci sono tanti locali dove assaggiare il tipico bicerin, ma quello più antico è uno solo! Al bicerin, eh si, si chiama proprio così, ci sono pochi tavolini e l'atmosfera è davvero quella del 1800. Attivo dal 1763, propone il bicerin originale di Torino in un ambiente retrò e molto accogliente! A Torino non si può non provare il bicerin!!! Al Bicerin si trova davanti al santuario della Consolata!!!

Siamo tornati in terra piemontese per percorrere la via Francigena del Piemonte ed è stata una bellissima scoperta.
 
 
Ultima modifica: 03 Giugno 2024
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Leo

Viaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide Dolomiti del suo Trentino, sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, dopo un anno di Working holiday in Australia e dieci mesi in bici nel Sud est asiatico, ora sogna la panamericana... sempre in bici, s'intende!

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grazie mille per l'aggiornamento, sapevo dei cambiamenti perché già quando la stavamo pedalando noi qualche anno fa erano in corso ...
osservazioni giustissime Gianmaria! Di sicuro filo e guaina nel freno meccanico hanno molta importanza nel garantire una buona scorrevolezza e ...
Ciao Leo, più che un restyling sembra un cambiamento profondo sotto tutti gli aspetti e, come ogni cambiamento, coglie alla ...
 
 

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