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Storia di un viaggio di sola andata in mountain bike
Erano anni che che sognavo e studiavo su come e quando poter prendere un anno intero di libertà da tutto e tutti! Con il tempo quel sogno è diventato realtà, piano piano, giorno dopo giorno... Ed ecco che alla fine ho preso quel biglietto di sola andata con bicicletta al seguito per il 17 agosto 2022, direzione Perù!! Si parte finalmente!!!!
Con non poche preoccupazioni ovviamente! Mille dubbi... mille pensieri, mille ansie! Partenza da Lima!!! La mia prima meta sono le Ande. Dopo aver pedalato per chilometri tra piccoli villaggi e strade più o meno difficoltose, raggiungo "Abra De Anticona", con i suoi 4818 mt di altitudine e con diverse difficoltà di respirazione. Questa è stata la parte più dura fisicamente e psicologicamente che abbia affrontato finora...
Una volta raggiunto l'altopiano Andino, proseguo verso sud, passando villaggi sperduti e abitati da pochissime persone.
Pedalare in solitudine per tanti giorni ti fa pensare a tantissime cose, vedere e scoprire abitudini di vita diverse ti fa chiedere se la nostra "normalità" sia davvero normale e se sia quella giusta! Ma probabilmente un "giusto" non esiste. Esistono solo modi diversi a quanto pare... Comunque si continua a pedalare verso sud.
Dopo una ventina di giorni circa raggiungo Cuzco, cittadina turistica piena di vita, movimentata e affollata da europei e non solo. Qui decido di prendermi una bella pausa. Lascio la bici e comincio a esplorare i dintorni.
Mi sposto alla Laguna Humantay (posto incantevole con un ghiacciaio proprio sopra la laguna) – 4200 mt – per poi visitare la famosa località del Machu Picchu (paesaggisticamente meravigliosa perché si trova a picco su una montagna), la cosiddetta montagna di 7 colori - 5200 m a Vinicunca, le Salineras de Maras e infine le Andenes de Moray - Maras. Una settimana passa davvero velocemente!
Riprendo la mia bici e via. Sempre verso sud. Sempre più soddisfatto della scelta presa - anche se non condivisa interamente da molti dei miei famigliari o amici.
Passo da Juliaca, città molto commerciale e poco turistica, per poi andare a Puno, dove anche qui mi prendo una pausa per navigare il lago di Titicaca (il lago navigabile più alto al mondo.). Visito le isole galleggianti ( Uros Floating Islands) e l'isola principale (Taquile), per poi risalire in sella e costeggiare tutto il lago fino a entrare in Bolivia dalla famosa e piccola cittadina di Copacabana. Da qui continuo, sempre e solo verso sud, sempre in solitaria, anche se in questi circa due mesi ho incontrato tanti cicloviaggiatori, per la maggior parte tutti sud americani. Ho condiviso con loro dei pasti, un riparo per la notte, degli abbracci.
Ma la mia indole da solitario non mi ha mai spinto oltre! Mi piace la solitudine!
Arrivo a La Paz. Una metropoli da 766.468 abitanti. Non proprio il massimo da girare in bici: troppe auto, troppi camion, troppa confusione. Per questo decido di lasciare la bici e visitare la città con la sua utilissima funivia costruita per agevolare gli spostamenti da un punto all'altro. Meraviglioso godere della vista dall'alto di questa metropoli, costruita sulle montagne. È tutto un saliscendi!
Già che ci sono, perché non scendere qualche giorno nella selva?! Vedere come si sta al di sotto delle Ande, capire un po' le differenze! Quindi scendo a poco più di 1500m, esattamente a Coroico, nella giungla...dove vegetazione e clima cambiano rapidamente durante l'avvicinamento. Attualmente mi trovo a La Paz dove sto studiando il percorso da prendere con la mia fidata Cube attention per andare nel Salar de Uyuni. Finora tutta l'attrezzatura utilizzata, e ben scelta prima della partenza, mi ha accompagnato fin qui senza alcun problema.
Perché ho scelto la bici per affrontare questo meraviglioso viaggio? Per il semplice fatto che non esiste mezzo migliore per scoprire nuovi posti e viaggiare lenti! E poi si sa...non inquina e fa bene alla salute!!!!???? Buon viaggio a tutti!
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Ultimi commenti
Tutte le bici elettriche necessiterebbero comunque di una regolamentazione per l'uso in montagna , visto che la continua evoluzione le porta ad assomigliare a moto da fuoristrada piu che biciclette.
(Full disclosure: I'm the author of GpsPrune)