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Tuscany Trail: ottima scusa per un giro insieme

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“Dai allora poi appena riusciamo facciamo un giro insieme”.

Finiscono più o meno tutti così i discorsi quando conosci un altro ciclista… e poi per un motivo o per l'altro risulta abbastanza difficile trovarsi. Così è stato anche per Cleto e per me. Lavoriamo insieme, o meglio, lavoriamo nella stessa azienda ma in due dipartimenti diversi da quasi sette anni; lui è il tecnico che sa fare, io quello che cerca di gestire i problemi. Ho scoperto che va in bici (e che bici, e quanto va!) più o meno da quando mi ha raccontato del suo fantastico viaggio in Islanda con altri pazzi come lui capitanati dal più pazzo di tutti. Non eravamo mai riusciti a pedalare insieme e quindi, per fissare una data sicura ed imparziale, abbiamo deciso di iscriverci (in verità Cleto mi ha gentilmente trascinato) al Tuscany Trail X Edition. Figo eh!!!

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Antefatto

30 gennaio

All’atto dell’iscrizione ho iniziato subito a capire che non sarebbe stata proprio una passeggiata, infatti, il modulo da compilare prevedeva di presentare anche una visita medica agonistica specifica per il ciclismo e di comunicare un numero di cellulare da chiamare in caso di emergenza. Poi ho pensato che comunque avrei avuto quasi cinque mesi di tempo per allenarmi, prepararmi, pianificare tutto. Invece, aprile maggio 2023 sono stati i mesi più piovosi degli ultimi tempi con nubifragi e maltempo su tutta Italia. Il Tuscany Trail è un viaggio unsupported di 480km 6.900m D+ quindi tutte le tracce sarebbero state fornite dall’organizzazione ma le tappe, il vitto e l'alloggio sarebbero stati interamente a cura del viaggiatore – "ho tempo", ho pensato, c’è tempo.

Click su avanti, conferma l’iscrizione, numero di pettorale 4291.00 logo

28 maggio

Per l’alloggio non c’è problema, gli avventurieri dell’Islanda sono abituati ad usare tenda e sacco a pelo, ma io sotto la pioggia con una media di 120km/giorno non ci vorrei proprio dormire quindi faccio l’antipatico e l'asociale, mi riduco all’ultimo, ma prenoto almeno le prime due notti in una struttura – disponibilità nei punti strategici nemmeno a parlarne quindi mi convinco e prenoto le uniche strutture disponibili seppur un po’ fuori traccia.

A pochi giorni dalla partenza, io e Cleto non siamo riusciti ad uscire nemmeno una volta, non conosco i suoi compagni dell’Islanda (viaggeremo insieme), non sono riuscito a studiare i percorsi come avrei voluto e il vestiario extra che avevo ordinato non arriverà in tempo. L’unica cosa buona che ho fatto è la messa in sella un mesetto fa (grazie CicloCentrico).

29 maggio

Riceviamo dall’organizzazione la comunicazione di modifica traccia causa cancelli chiusi in località Rocchette e di cancellazione causa maltempo di guado sul fiume Orcia. Annamo bene.

30 maggio

La sera prima della partenza si trasforma in un briefing on-line con Cleto e i suoi due amici Fabrizio e Giovanni: partiremo tutti insieme da Torino. Fabrizio amante dei viaggi, della montagna e della natura in generale, Giovanni esperto viaggiatore soprannominato “CIA”. Apprezzo un sacco l’organizzazione essenziale. Chiudiamo la chiacchierata. Finisco di preparare le borse, ripasso due cose a mente ed inizia a materializzarsi piano piano l’idea di viaggio.01 preparazione 20230605 08314502 preparazione IMG 20230530 WA0021

31 maggio

Dopo mezza giornata di riunioni e call di lavoro, finalmente alle 14:30 si parte in auto in direzione Marina di Bibbona dove passeremo la nostra “notte prima degli esami” – l’obiettivo è partire presto, alle 06:00, per avvantaggiarci il più possibile sul percorso – che quasi nessuno ha studiato. Saluto al sole che tramonta sulla spiaggia del Jolly beach, cena leggera in una pizzeria poco lontano, birra pregara e tutti in branda; domani si parte sul serio!!!

Tappa 1 - Donoratico-Volterra

1 giugno

Primo giorno di Tuscany. Ci siamo svegliati prestissimo, mentre facciamo colazione coi Baiocchi dell’autogrill e prepariamo le borse, ci vestiamo e ci mettiamo in macchina. Per le 6:00 siamo finalmente a Donoratico - Parco delle Sughere per il ritiro del pacco gara.

Le buone intenzioni ci sono ma dalle 6:00 alle 8:00 veniamo rapiti dalla gente; i miei amici passano il tempo a salutare veramente un sacco di persone – conoscono gente, salutano conoscenti: è bello, l'ambiente mi piace assai, sono veramente belle persone disponibili e simpatiche. È un bel mondo quello del cicloturismo e quello della bicicletta in genere. Ognuno interpreta il viaggio a modo suo con le attrezzature che ritiene necessarie o che semplicemente piacciono – non ci sono vip ma solo persone che vogliono pedalare. Certo ci sono bici e bici ma durante il viaggio ho potuto costatare che anche il cambio più professionale della bici più costosa, nelle situazioni più critiche fa “gnic gnic”.05 chianni 20230601 143702

Alla partenza abbiamo anche incrociato Dino (quello più pazzo di tutti del gruppo Islanda) che pedala con una caviglia a mezzo servizio. Dal vivo è un bel tipo parecchio particolare; una montagna di vitalità che letteralmente ti trascina. Il gruppo Islanda riceve anche da Daniele un completo personalizzato rosa con manichine bianche, con le palme verdi e le scritte nere sponsorizzato Popkorn-films; saranno per tutto il viaggio “il gruppo maglia rosa”. Dopo aver investito due ore in public relation e ritirato il pacco gara, magliette, barrette e mappa cartacea, finalmente ci siamo messi in sella e siamo partiti - subito qualche infrazione con le bici nel parcheggio – giusto per. Curva destra, qualche chilometro su strada, curva sinistra, ed entri nella vera essenza del Tuscany. Finalmente sterrato.

Partendo da Donoratico troviamo Marina di Bibbona e subito dopo siamo giù di sella a spingere a mano le bici sul terreno sabbioso. La traccia costeggia il mare passando su una spiaggia del comune di Cecina – e taac prima foto di rito in riva al mare manco non l’avessimo mai visto. Risaliamo in sella e troviamo Rosignano Marittimo e subito dopo affrontiamo il primo antipasto di salita Poggio Allegro (246slm) e subito a seguire la prima salitina niente male a Santa Luce e naturalmente affrontiamo subito dopo anche la prima sosta caffè, cornetto, panini in paesino.06 volterra 20230602 063140

Ci abbeveriamo e conosco un po’ anche gli altri componenti dell’Islanda&Friends – chi si cura le ferite di un precedente tour, chi confessa di pedalare con qualche costola incrinata, chi si concede una sigaretta – bel gruppo assortito – mi piace. Si riparte e si passa per i vari Poggio Biancanelle (591slm) Poggio di Rostona (529slm), passiamo posti stupendi fatti di distese di campi verdi e gialli, con balle di fieno appena assemblate, sempre salendo per poi scendere tra i pendii di Pietra Mara, Lajatico non senza fatica. Il paesaggio Toscano è davvero qualcosa di fantastico, cipressi, colline verdi, vigneti, dove volgi lo sguardo vedi cartoline o sfondi di windows – solo che da qui ne senti anche il profumo.

“La campagna toscana è stata costruita come un’opera d’arte da un popolo raffinato, quello stesso che ordinava nel ‘400 ai suoi pittori dipinti e affreschi: è questa la caratteristica, il tratto principale calato nel corso dei secoli nel disegno dei campi, nell’architettura delle case toscane. È incredibile come questa gente si sia costruita i suoi paesaggi rurali come se non avesse altra preoccupazione che la bellezza”. - Henry Desplanques

Verso pomeriggio inoltrato arriviamo all’ultima salita della giornata, ci aspettano 10km 420D+, non male per il finale; entriamo finalmente in Volterra, con un bel carico di pioggia lungo tutta la salita, poi finalmente, dopo 113km e 1790D+ arriviamo tutti a destino.

Ci concediamo un bell’aperitivo sponsorizzato da Daniele con birretta veloce e salumi tipici. Cala la fame e piano piano cresce l’esigenza di capire dove passare la notte. A quanto ho capito loro prenoteranno qualcosa al volo o metteranno la tenda da qualche parte (la mattina successiva apprendo che hanno trovato in Tenuta Quadrifoglio – bene, anche loro hanno dormito tranquilli e al riparo). Io, ad una certa, saluto tutti e scendo verso Saline di Volterra, un piccolo paesotto a 10km da Volterra, tutta discesa (adesso). Giù in carena e via, dopo una ventina di minuti di discesa eccolo lì l’hotel Africa a Saline di Volterra.

07 volterra 20230602 074252

L’accoglienza e davvero super, conduzione familiare e tre stelle meritate, mi fanno parcheggiare Viola in garage, riesco anche a toglierle un po’ di fango di dosso, e mentre sono lì si avvicinano altri due colleghi del Tuscany (un tedesco ed un austriaco) scambiamo due battute sul tracciato, laviamo le bici in allegria e ci diamo appuntamento a cena. Lunga doccia calda, stretching e scendo al ristorante.  Rincontro i colleghi e ne conosco altri due di Grosseto e uno di Padova, quest’ultimo sessantacinquenne che affronta il viaggio molto più tranquillamente di noi ma che ha viaggiato per mezza Europa non facendosi mancare nemmeno i panorami a stelle e strisce.

Cena top a base di crostini, fegatini, pici; quattro chiacchiere con i colleghi viaggiatori e poi tutti a dormire. Su in camera altro stretching, Voltaren e a nanna. Domani mi aspetta un bell’inseguimento.

Tappa2 - Volterra-Pienza

2 giugno

Mattina presto, sveglia e colazione al bar di fronte (sono le 06:00 e la struttura non ha ancora aperto per il servizio) ci sono 15-16°C e mi metto a pedalare in piano per una decina di minuti per un mini warm-up e per affrontare la salita al meglio. Sulle colline ci sono alcune nuvole che si stanno alzando e sembra di essere in un racconto di Tolkien. Oggi si prospetta pioggia (ma nel tardo pomeriggio) e io, nel frattempo, devo provare a recuperare il distacco dal gruppo maglia rosa. Mi sparo una merendina al cioccolato presa in hotel, ed inizio a salire verso Volterra per poter riprendere il viaggio (stasera dormirò poco fuori Pienza…la vedo lunga).08 sensano

Dopo la salita arrivo, riavvio il Garmin e ricomincia il mio Tuscany trail, subito affrontiamo una discesa bellissima tutta curve di 5km su strada asfaltata, il sole inizia a scaldare la giornata, verso le 07:30 ricomincio a incontrare nuovi compagni di viaggio. E dopo ogni discesa, una salita, altri 10km per 450D per strade bianche, viali di cipressi, ghiaia…e tutto è bello. Tra un saliscendi e l’altro arrivo a San Gimignano, entro in paese e colgo l’occasione per farmi due bei paninozzi mortadella e finocchiona e formaggio. All’uscita del paese rabbocco le borracce e mi rimetto in strada sempre all’inseguimento. Più o meno le giornate si alternano tra fantastiche viste di colline verdi, nuvole bianche a perdita d’occhio, pecore mucche cani galline alberi fiori e messaggi vocali di Cleto,

 “dopo San Giminiano, in località Alano c’è un guado…attraversalo pure e prosegui, dai tutto fattibile” “aggiornamenti, finito il guado, uscito dalla pauta, eh…sto salendo eh bho…arrivo” “questa è la giornata del fango, fidati…” “siamo appena passati in località scarna” “però fermati al ristoro della signora Monica” “io preso un po’ d’acqua e sto attraversando Siena” “dai che ci ripigli” “appena passato davanti al posteggio MILF, arrivo eh…arrivo”10 san gimignano

Messaggi che mi aiutano e non poco a mantenere il ritmo gara e tenere sotto controllo il distacco dal gruppo. Dopo un po’ l’asfalto si trasforma in bosco e fango, tanto fango, troppo fango. Usciamo a Quartaia dalla zona mud e subito approfittiamo per rinfrescarci e lavare un po’ le bici; sono le 12:30 e ci saranno 30°C. Alcuni decidono di deviare per strada e saltare i prossimi tratti fangosi (a giudicare dalla traccia e dai gruppi Telegram ce ne sarà ancora un po’). Arrivo con fatica a Monteriggioni e affronto la sua tipica salita con finale in lastricato al 20% (l’ho fatta a spinta a piedi) poi Siena con tappa obbligata in Piazza del Campo, Buonconvento (paese ospitante dell’Eroica) e poi verso Poggio Saltarello (317slm) tratto ghiaia, tratto salita e piano piano arriva il tardo pomeriggio e con lui la pioggia.09 marco

Non trovando riparo nelle immediate vicinanze mi bagno fino all’osso quindi “tanto vale” e decido di proseguire. Salgo per strade bianche ormai grigie per la pioggia e man mano che passano i minuti mi ritrovo da solo – tutti hanno trovato riparo. Ma a me piace pedalare anche sotto l’acqua, prendo acqua, ne prendo tanta, e dopo un po’ trovo anche qualche altro pazzo come me che continua a pedalare nonostante Pluvio. Pedalando pedalando, sempre sotto la pioggia, prima di una curva trovo una chiesetta e mi appare un Cleto che mi urla, “Marco, Marco, riparati un po’ qui con noi, siamo tutti qui” subito penso ad un’apparizione mistica tipica del ragioniere Ugo, ma in realtà sono una parte dei miei amici del gruppo maglia rosa che hanno trovato riparo in questa chiesetta (anche qui come tutte le strutture nei paraggi – overbooking).

fango

Sto un po’, mi riposo, mi mangio due orsacchiotti alla coca-cola e poi decido di ripartire – loro sono asciutti ed ha senso che si riparino, io ormai sono zuppo…procedo. Non smette di piovere. Cinquecento metri più in su trovo anche Fabrizio ed Eleonora che si son riparati sotto un rimessaggio trattori. Saluto, due chiacchiere e “Ci vediamo a Pienza”. La pioggia man mano cala di intensità e riesco a concentrarmi sul panorama di Poggio Castellaccio (471slm), sui suoi pendii dolci e sui profumi della natura…sto bene. È proprio una sensazione di pace. Qualche lampo in lontananza, fradicio al freddo su per le colline e nessun’altro nelle vicinanze. Spettacolo vero. Finisce di piovere e tra un tramonto coi cipressi e un lungone d’asfalto in salita, arrivo a Pienza.

Che fatica! A detta del navigatore per oggi sono 143km e 2610 D+.

Giovanni, Tanielo e altri amici sono già lì nel centro del paese davanti a dei locali, riposati ed asciutti…sono le 21:00 e io ho il check-in alle 22:00 massimo. Metto indirizzo su komoot…2 ore…caxx, e mo? Un po’ in affanno, mi viene fortunatamente in aiuto Giovanni che mi consiglia di mettere il percorso su Google…aggiorno il tragitto…giusto giusto un’ora…caxx mi tocca andare (e muovermi). Mi cambio d’abito, tolgo la maglietta zuppa, monto le luci e parto. Direzione hotel Ristorante Tre Stelle Sant'Albino, Montepulciano.13 pienza

Cala la sera, i fari delle auto illuminano la strada e la mia ultima ora della giornata verso Montepulciano. Finalmente a dire il vero un po’, tanto sfatto, arrivo e trovo questo tre stelle fighissimo. Mi accolgono benissimo. Ho mangiato subito dell’insalata per calmare la fame e a seguire pizza salsiccia birra rossa e dolce. Pago, torno su in camera stravolto mi faccio una doccia bollente mi metto a letto e finalmente ho tempo di riflettere (giusto tre millisecondi) sulla giornata appena trascorsa. Percorso lungo e dislivello importante qualche strada non propriamente adatta per la mia bicicletta e soprattutto per la mia capacità di guida ma tutto sommato è stato bello sfidante ed appagante. Bene così. Fisicamente sto bene. A domani.

Tappa3- Pienza-Castiglione della Pescaia

3 giugno

 “Buongiorno caro, io vado a far colazione e torno verso Pienza, così ricomincio da lì” “Buongiorno noi stiamo smontando le tende” “Male…male siamo combinati come al solito. Allora, obiettivo di oggi Castiglione della Pescaia, ma ci aggiorniamo strada facendo”

Mi alzo non tanto presto, saranno le 7.30, e subito mi dirigo giù per un’abbondante colazione. Mangio quattro o cinque torte diverse, biscotti, frutta, cappuccino, pasticcini, caffè, succo di frutta…e bello appesantito mi rimetto in sella direzione Pienza (nuovamente). Saluto receptionist saluto dei centauri attempati che stanno preparando la loro giornata in sella e vado. Fa già caldo, la giornata è iniziata tardi e il sole già scaldicchia – percorro dei mangia e bevi interessanti (termine tecnico con il quale “noi” ciclisti intendiamo salitelle e discese brevi ma frequenti – l’ho appena imparato e lo sto mettendo in quasi tutti i miei discorsi) e finalmente arrivo a Pienza.11 quartaia

Riempio le borracce, attivo nuovamente il ciclo computer e mi dirigo verso questa nuova giornata sempre e comunque all’inseguimento del gruppo maglia rosa (stanotte hanno dormito qui a Pienza in tenda). Ho già quasi un’ora di ritardo. Oggi la mia previsione era di arrivare nei pressi di Grosseto ma i miei amici vorrebbero arrivare a Castiglione…è un po’ più lunga ma ci provo (alla fine meno male che li ho seguiti, la scelta si rivelerà logisticamente perfetta).

Anche oggi si attraversano posti mozzafiato, c’è tanto bosco e tanto fango…verso Castiglione d’Orcia la prima salita degna di nota. Dopo 3h di percorrenza verso Castelnuovo dell’Abate sosta tecnica corredata da insalata di orzo e farro e coca-cola. Grazie allo stand Vittoria, dò un po’ di pressione all’anteriore e di nuovo in strada a muover la catena. Tratti di bosco, pietraie, strade, lunghe discese e mi ritrovo a Paganico.12 2 riparo

Dopo 7 ore dalla partenza scelgo di riposare, mangio qualcosa bevo e mi concedo un caffè. Sempre in costante contatto radio, Cleto mi consiglia un Conad in centro città (sì, anche loro erano fermi a circa 400m a riposare – e non lo sapevamo – ci saremmo potuti incontrare). Accetto senza esitare il consiglio ed entro nel supermercato. Chiedo alla cassiera di dare un’occhiata alla bici che le ho messo vicino alla cassa, prendo da mangiare, due banane, caramelle per tutti crema solare e biscotti. Pago, carico la bici che nel mentre cade, dimentico i biscotti ma proseguo.

“Graande…appena guadato un fiume, arrivo” “Pista ciclabile rosse…rossa” “Dopo i drittoni nei prati, ci sono dei tratti tecnici nei boschi” “eh...tecnici più o meno di quelli già incontrati?” “più tecnici, noi stiamo uscendo ora, si fa buio, potresti considerare di arrivare a Castiglione via strada” “Noi ci siamo appena fatti il bagno, ti mando posizione, ho una bella notizia per te”15 castiglione

Quasi verso le 19:00, sempre in costante contatto, Cleto mi consiglia di deviare gli ultimi km e invece di passare per una tecnica pineta (che avrei affrontato all’imbrunire) mi consiglia di fare dei lungoni su strada in modo da raggiungerli a Castiglione della Pescaia. Dopo 30km e, udite udite, ben 40m D+ verso le 21:00 riesco finalmente a rivedere il gruppo che si sta facendo un meritatissimo bagno in mare – spengo il Garmin e ho solo il tempo per bagnarmi anch’io fino alle ginocchia. La buona notizia è che hanno trovato da dormire per tutti in casa, l’altra bella notizia è che si cena in spiaggia tutti insieme con la pizza. TOP! Giri di pizza, giri di birra, momenti conviviali! Sono contento! Finalmente conosco anche Paolo, l’ultimo componente del gruppo; non ci siamo ancora mai visti. Lui è un treno.16 castiglione 17 castiglione

Avevamo pensato di andare a letto presto e finalmente verso mezzanotte dopo aver legato le bici l’una all’altra, anche l’ultimo di noi prende sonno. Anche oggi abbiamo dato: 120km e 1720D+. Domani dovrebbe essere la tappa conclusiva. Tutto questo già mi manca un po'.

Tappa4 - Castiglione della Pescaia-Donoratico

4 giugno

Quarta ed ultima giornata. Non ci credo, stamattina parto con il gruppo!!!

La tappa prevede come prima cosa la colazione. Decidiamo di entrare un attimo nel centro di Castiglione della Pescaia, svaligiamo letteralmente una caffetteria-pasticceria, riempiamo le borracce e ci dirigiamo verso il percorso. La traccia inizialmente costeggia il mare in una pineta e sale a Poggio Carpineta (140slm), molto bella. Alla fine della prima salita della giornata verso Parco Nazionale Colline Metallifere ci aspettiamo tutti, facciamo un briefing e decidiamo che ci rivediamo a Suvereto, ognuno col proprio ritmo, prima dell’ultima salita. Ci sono alcuni del gruppo molto bravi molto veloci molto tecnici che giustamente hanno gamba e devono andare mentre ci sono io che sono un po' più tranquillo e mi godo il viaggio da dietro. Con me oggi ci sono Cleto e Fabrizio a farmi compagnia. bici al tuscany trail

Da Follonica non facciamo più un metro di strada, attraversiamo solo boschi, radici e tronchi, un continuo di single track all’ombra, con piante e foglie continuamente a picchiare sul manubrio. Si, anche oggi il tracciato è tanta roba. All’uscita del bosco verso Montioni troviamo dei nostri amici a fine della sosta che stanno per ripartire “mi raccomando, fermata veloce, coca-cola gelatino che poi tra dieci chilometri ci aspetta la salita tosta e poi siamo arrivati” “ok” rispondiamo convintamente in coro – non fanno in tempo a voltare l’angolo che già abbiamo ordinato pappardelle al cinghiale per tre. Riposo post pranzo. Quasi pennica e poi ripartiamo.guado

E mentre saliamo da qualche parte del Parco di Poggio Neri incrociamo due uomini in maglia rosa sono Strazza e Ces. Cesare ha la ruota a terra (preso dalla bellezza del percorso, affrontando un salto con un po’ troppa veemenza atterra pesantemente sull’anteriore che stallona leggermente e prende a sgonfiarsi); hanno comunque i mezzi e sistemano tutto e grazie a questo problema tecnico conquistiamo qualche uomo del gruppo e ripartiamo insieme. Altra salita per arrivare in cima e finalmente ci siamo, dopo due tre salite al 10% arriviamo verso Sassetta (324slm), ultima vetta del percorso.

Mentre scendiamo per Castagneto Carducci sentiamo di avercela fatta. Le ultime discese in gruppo sono belle, ridiamo, scherziamo prendiamo ancora un po’ d’acqua ma siamo felici. La fatica è stata tanta ma è alle spalle e la soddisfazione che abbiamo in corpo ne vale la pena. Imbocchiamo Strada Provinciale 16 Accattapane, svoltiamo a destra, poi un sottopasso, sbuchiamo in superficie, poi un po’ di traffico e ci siamo. Entrata in Donoratico. scarlino

Alle 20:00 suppergiù tagliamo il traguardo. Arrivo tranquillo senza fuochi d’artificio. È molto bella la sensazione di avercela fatta, anche se non c’è in palio alcun trofeo, targa o riconoscimento, solo la bellezza di aver pedalato insieme ad altri quattromilaottocento persone e di aver visto panorami mozzafiato, conosciuto persone stupende, fatto incontri illuminanti. Birra post gara, ritiro pacco arrivo, foto di rito e lento forzato ritorno alla normalità.

Tirando le somme sono 468km per 6790D+ in quattro giorni – decisamente non male.

5 giugno

Giorno di decompressione.21 golfo

Dopo la meritatissima cena di ieri sera decisamente importante (fiorentina da 2kg e magnum di rosso) ci svegliamo con calma. Check-out per le 11:00, colazione in pineta…qualche chilometro in coda in autostrada e taac fermata tecnica per pranzo a base di pesce all’osteria La Nostra Spezia dove, mentre assaporiamo spaghetto a vongole dei fratelli De Lisi, veniamo raggiunti da un messaggio sul gruppo:

“Il Tuscany Trail è appena terminato ma è già ora di tirare le somme su quanto accaduto al gruppo "Islanda&friends" con le tanto attese pagellone! iniziamo...”

PAOLINO: voto 8. Questo weekend nasce da una sua proposta fatta in Islanda ad un Gruppo di quasi sconosciuti che oggi è quasi una famiglia... come gli italiani che a tavola parlano di cibo, lui in un viaggio in bici parla del prossimo viaggio... INSTANCABILE

STRAZZA: voto 9.  Fa ancora parte dei "... friends" ma tutti questi km saranno utili in Islanda… peccato solo abbia preso poca pioggia, ne avrebbe gradita molta di più. Si è affidato ai consigli alimentari di Nonno Bombarolo ma ha deciso di integrare la sua dieta con una pizza ogni 10km. Dategli del cibo e vi spiana l'Islanda. VORACE

GIAC voto 9. Si presenta alla partenza con una nuova bici (anche se nel gruppo si vocifera fosse la stessa dell'Islanda riverniciata) e una costola ammaccata. Non avrebbe potuto fare il Tuscany Trail ma lui non lo sapeva e lo ha fatto alla grande. CALABRONE

GIO: voto 7,5: La CIA gli concede un weekend libero e lui lo passa a tirare il gruppo senza accusare la minima fatica. Pare che il governo USA stia creando una nuova forza speciale proprio partendo dal suo DNA: il progetto si concluderà quando riusciranno a dotare i soldati di un pene di dimensioni più contenute.  SUPERDOTATO

CLETO Voto 8: un altro Cleto rispetto a quello visto il Islanda... probabilmente letteralmente un'altra persona. Giovanni, infatti ne fa produrre dalla CIA una versione asciutta, palestrata, pedalatore e in grado di sganciare gli SPD perfettamente.  É Simpatico come il vecchio Cleto e a noi tutto sommato questo piace.  CYBORG

ELEONORA Voto 9: adotta la stessa tattica dell'amico (Forse fidanzato) GIAC: si presenta alla partenza già contusa, rabberciata e con gomme sottilissime. Nessuno dei suoi tantissimi amici le aveva detto però che era l'esempio sbagliato da seguire. Il Tuscany per lei non è stato abbastanza e decide quindi di tornarsene a casa in bicicletta... sesso debole?! Solo quello che fa CES il sabato sera... ITINERANTE

FABRI voto 8: pedalatore silenzioso, imperturbabile e costante. È l'uomo di scienza del Gruppo. A lui gli altri si rivolgono per sapere cosa riserverà il futuro: inizierà a piovere? Domani ci sarà il sole? Il vento sarà a favore? Saturno sarà contro? Faccio bene a cambiare lavoro? Quante pizze può mangiare strazza prima di infartare? ORACOLO

FABIO Voto 7,5: Forse è il fidanzato segreto di GIAC, forse è l'amante di Ele, forse un'altra potenziale cavia per GIO e i simpatetici amici della CIA. Avrebbe voluto tornare a casa in bici come Ele ma non ha amici più a sud di Rovigo. L'algoritmo che suddivide le spese collettive gli addebita una cifra pari al suo ultimo stipendio e lui scappa. TARTASSATO

MARCO Voto 7,5: Sa che per riuscire a dormire di notte deve trovarsi ad almeno 10 km in linea d'aria da CLETO. Per non sentire l'amico russatore, infatti, crea un Tuscany Trail tutto suo, che ogni tanto incrocia quello degli altri.  SOLITARIO

CES Voto 6: a Bologna ci sono barboni che sotto i portici dormono in giacigli più eleganti e confortevoli di quello sfoggiato da CES al Tuscany Trail. Lo scarso allenamento si fa sentire sulla salita a Volterra dove, in preda alle allucinazioni mistiche, vede l'arcangelo Gabriele che gli preannuncia che partorirà con dolore. Rischia di sfasciare una ruota atterrando in malo modo da un salto ma arriva comunque in qualche modo al traguardo... MIRACOLATO

DANI voto 10: con lui un evento diventa uno show. È sempre in testa al Gruppo più trendy di tutto Tuscany. Albert Camus dice di lui: "Il fascino di Tanielo è che ha un modo tutto suo di ottenere come risposta un sì senza aver formulato nessuna chiara domanda". Se in cima all’Everest ci fosse una bolla e un bagno caldo non avrebbe problemi ad arrivare in vetta. LUSSURIOSO

...ALLE PROSSIME AVVENTURE!

…finito lo spaghetto, ci concediamo un fritto capolavoro, caffè, dolce, amaro e poi…dritti a casa. È finita sul serio…saluto Fabry che mi ha dato un passaggio fino a Torino, porto la roba su a casa e, prima della doccia, lavaggio borse con ancora del fango sopra e bagnetto a Viola.23 islandafriends

Prologo

Anche questa avventura giunge al termine. Come sempre nemmeno è finita e c’è subito voglia di ripartire. Si pensa già alle prossime avventure, ai prossimi escape a quante strade sbaglieremo, a quante ruote foreremo, quante catene cambieremo, quante coppie di pastiglie e freni sostituiremo. Non c’è niente da fare, ogni volta è come la volta prima, il viaggio ti fa scattare in testa quel gnic che ti fa amare il viaggio, il tragitto, il percorso, i posti e ti dà il gnic per pianificare la prossima meta, per muovere ancora la catena…sempre…più in là…più veloce…continuamente…gnic gnic…22 donoratico

Ringrazio il gruppo Islanda&friends per l’ospitalità, Viola per aver retto a tutto questo e naturalmente la mia auto ammiraglia Cleto che mi ha spronato e motivato per tutto il percorso.

Grazie

 
 
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mmarco__88

Marco, 1988, nato d'agosto.

Ho pedalato per anni con una Sperone da città, siamo ancora molto amici.

Viaggiatore da sempre; mi piace la libertà di vedere mondi nuovi e conoscere nuove persone.

Viaggio ovunque con la mia Gravel che percorre sterrati, asfaltati, fango, va sott'acqua e sa pure volare.

Pianificatore instancabile, fotografo di precisione.

Possibilmente apolide. Sicuramente rompicoglioni. ????

mmarco__88 su instagram