Lunghezza percorso corto | Dislivello | Tempo Vero/Leo |
53 km |
2023 metri |
3h e 39' |
Noi siamo in tre questa mattina ed indossiamo tutti la maglia della ASD CHARLY GAUL INTERNAZIONALE, la squadra legata alla competizione! E' la mia prima gara ufficiale e temo già di cadere in partenza: sono qui più che altro per divertirmi e provare una nuova esperienza, ma prediligo la mtb e le avventure offroad! Il conto alla rovescia inizia e in migliaia sulle biciclette si riversano oltre la linea di partenza. I primi chilometri passano all'interno di Trento per poi marciare a folle velocità (i ciclisti più veloci andavano oltre i 50 km/h) verso Palù di Giovo, in Val di Cembra, il paese che ha dato i natali ai grandi campioni di ciclismo Moser e a Gibo Simoni. L'ultimo strappo per raggiungere Palù è davvero tosto, ma nonostante il poco allenamento e la fatica già incombente, raggiungiamo il paesello e, appena scollinati, ci tuffiamo in discesa verso la Valle dell'Adige. Con un gruppo di altri corridori proviamo anche noi l'ebbrezza di volare sulle due ruote superando, in pianura eh, i 50 km/h! Giungiamo al bivio dove le strade dic hi ha deciso di affrontare il percorso corto si dividono da chi invece salirà sul Bondone seguendo il percorso medio o quello lungo. Ora si comincia davvero a sudare... Il Monte Bondone è infinito: 17,6 km chilometri di tornanti che si inerpicano su questa splendida montagna che sovrasta Trento e che offre spettacolari panoramiche sulle Dolomiti del Brenta! Cerchiamo di bere il più possibile fermandoci a quasi tutti i ristori sulla salita (grandi gli alpini ed i volontari!!!) per evitare i crampi. Stringiamo i dneti nei momenti più duri e soffriamo nel vedere i cartelli che indicano prima 13 km all'arrivo, 10 km, 7 km... Il paesaggio è splendido: Trento è sotto di noi, bella come il sole ed anche la selvaggia catena montuosa del Lagorai si staglia orgogliosa contro il cielo. Nonostante sia stata adottata da Trento ormai tre anni fa, ritengo questa città montana la mia unica casa ed è incredibile osservarla dall'alto... così affascinante e paradisiaca. Uno scoiattolo ci attraversa la strada: questa montagna è davvero viva! Manca l'ultimo chilometro, il più duro di tutti perchè le gambe stanno mollando e lo sforzo è immenso. La gente che segue questa competizione sportiva è davvero calorosa: tutti tifano, incoraggiano, trasmettono stimoli positivi per non mollare. Gli ultimi 500 metri: ritrovo le energie perchè ormai la consapevolezza di essere arrivati è reale... io e Leo tagliamo il traguardo distrutti ma quanto ci siamo divertiti??? La grande sorpresa della giornata è avercela fatta, ma ancora più sorprendente è sapere che sono finita sul podio del percorso corto come terza della mia categoria... non poteva davvero andare meglio di così!!!
Chi avesse sfidato i tortuosi toranti del Monte Bondone per percorrere uno dei percorsi della Charly Gaul 2012, può trovare le classifiche qui!
Tantissimi complimenti a tutti i trapiantati che hanno affrontato questa durissima sfida! Siete grandi!
Ultimi commenti