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Locandina Leggendaria Charly Gaul
Leggendaria Charly Gaul
 
 
Ieri mattina alle ore 8:00 è iniziata la 7° edizione della leggendaria Granfondo ciclistica dedicata a Charly Gaul, il lussemburghese che nel 1956 durante il Giro d'Italia sfidò il clima avverso per compiere l'impresa sul Monte Bondone di Trento: vincere la tappa ed, in seguito, anche il Giro di quell'anno! Oggi la salita che da Trento conduce fino al Vason, a quota 1650 metri sul Monte Bondone, dopo circa 20 km di salita su tornanti, è proprio dedicata a questo grande campione: Charly Gaul.
Lunghezza percorso corto Dislivello Tempo Vero/Leo
53 km
2023 metri
3h e 39'
Piazza Duomo di Trento, ore 7:30 - Oltre 2000 amanti dello sport e del ciclismo sono già posizionati alla griglia di partenza di questa VII edizione della Granfondo Charly Gaul. Ogni atleta ha la possibilità di percorrere il tracciato corto (53 km), il tracciato medio (68km) o quello lungo (138 km). La giornata è tersa ed i primi grandi campioni amatori e non, si fanno già vedere in prima fila: Zorzi, Baldini, Chechi, Simoni, Corradini...
Noi siamo in tre questa mattina ed indossiamo tutti la maglia della ASD CHARLY GAUL INTERNAZIONALE, la squadra legata alla competizione! E' la mia prima gara ufficiale e temo già di cadere in partenza: sono qui più che altro per divertirmi e provare una nuova esperienza, ma prediligo la mtb e le avventure offroad! Il conto alla rovescia inizia e in migliaia sulle biciclette si riversano oltre la linea di partenza. I primi chilometri passano all'interno di Trento per poi marciare a folle velocità (i ciclisti più veloci andavano oltre i 50 km/h) verso Palù di Giovo, in Val di Cembra, il paese che ha dato i natali ai grandi campioni di ciclismo Moser e a Gibo Simoni. L'ultimo strappo per raggiungere Palù è davvero tosto, ma nonostante il poco allenamento e la fatica già incombente, raggiungiamo il paesello e, appena scollinati, ci tuffiamo in discesa verso la Valle dell'Adige. Con un gruppo di altri corridori proviamo anche noi l'ebbrezza di volare sulle due ruote superando, in pianura eh, i 50 km/h! Giungiamo al bivio dove le strade dic hi ha deciso di affrontare il percorso corto si dividono da chi invece salirà sul Bondone seguendo il percorso medio o quello lungo. Ora si comincia davvero a sudare... Il Monte Bondone è infinito: 17,6 km chilometri di tornanti che si inerpicano su questa splendida montagna che sovrasta Trento e che offre spettacolari panoramiche sulle Dolomiti del Brenta! Cerchiamo di bere il più possibile fermandoci a quasi tutti i ristori sulla salita (grandi gli alpini ed i volontari!!!) per evitare i crampi. Stringiamo i dneti nei momenti più duri e soffriamo nel vedere i cartelli che indicano prima 13 km all'arrivo, 10 km, 7 km... Il paesaggio è splendido: Trento è sotto di noi, bella come il sole ed anche la selvaggia catena montuosa del Lagorai si staglia orgogliosa contro il cielo. Nonostante sia stata adottata da Trento ormai tre anni fa, ritengo questa città montana la mia unica casa ed è incredibile osservarla dall'alto... così affascinante e paradisiaca. Uno scoiattolo ci attraversa la strada: questa montagna è davvero viva! Manca l'ultimo chilometro, il più duro di tutti perchè le gambe stanno mollando e lo sforzo è immenso. La gente che segue questa competizione sportiva è davvero calorosa: tutti tifano, incoraggiano, trasmettono stimoli positivi per non mollare. Gli ultimi 500 metri: ritrovo le energie perchè ormai la consapevolezza di essere arrivati è reale... io e Leo tagliamo il traguardo distrutti ma quanto ci siamo divertiti??? La grande sorpresa della giornata è avercela fatta, ma ancora più sorprendente è sapere che sono finita sul podio del percorso corto come terza della mia categoria... non poteva davvero andare meglio di così!!!

Chi avesse sfidato i tortuosi toranti del Monte Bondone per percorrere uno dei percorsi della Charly Gaul 2012, può trovare le classifiche qui!

Tantissimi complimenti a tutti i trapiantati che hanno affrontato questa durissima sfida! Siete grandi!

 
 
Ultima modifica: 03 Giugno 2024
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Vero

Correva l'anno 1983: anch'io vidi per la prima volta la luce del sole estivo e sorrisi.  Nel 2007 ho provato per la prima volta l'esperienza di un'avventura a due ruote e, da quel momento, non ne ho potuto più fare a meno... nel 2010 sono partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la nostra prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, Il Sudafrica e Lesotho... e il #noplansjourney...

Se non siamo in viaggio, viviamo sul lago d'Iseo!

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