Il piano B. Ripartire con un viaggio in bici è la storia di Ivan Saracca, simpatico e solare ingegnere idraulico che dopo 15 anni di lavoro sceglie di attuare il piano B, lasciando il famigerato "posto fisso" e dedicandosi a un entusiasmante cicloviaggio. La bici lo conduce così da Pescara a Santa Maria di Leuca passando per i luoghi della Transiberiana d'Italia, poi alla scoperta del Molise, e ancora nella città delle Streghe, nella Basilicata della solitudine e delle borracce piene, a combattere contro pranzi domenicali e infine alla "fine della terra", all'estremità meridionale dove Ionio e Adriatico si sposano.
Il piano B. Ripartire con un viaggio in bici di Ivan Saracca è un libro pubblicato nel 2021, edito da Alpine Studio. Dopo 15 anni di "posto fisso" e "sicurezza", Ivan - ingegnere di Roncole Verdi di Busseto (PR) classe 1979 e già cicloviaggiatore dal 2005 - sceglie di mollare tutto e di ripartire con un viaggio in bici. Un viaggio che inesorabilmente non risponde alle domande che si pone in partenza ma che come tutti i viaggi migliori ne instilla migliaia, di nuove e ben profonde. Un viaggio come tanti altri, eppure - come tutti - unico, vissuto con una lucidità insormontabile e raccontato con una freschezza invidiabile. Un'opera alla portata di tutti, che scorre come le ruote della Scapin, la bici di Ivan, che pedala a fianco della Transiberiana d'Italia in Abruzzo, poi alla scoperta del Molise, ancora nella città delle Streghe, Benevento, poi nella Basilicata della solitudine e delle borracce piene, a combattere contro pranzi domenicali in Puglia e fino a Finibus Terrae, all'estremità meridionale dove Ionio e Adriatico si toccano.
Per gli amanti dei numeri - che nel libro Ivan non si cura di snocciolare perché ama dedicare più spazio alle riflessioni che il turismo, lo sfruttamento del suolo, gli incendi incontrollati, l'abbandono dei rifiuti, l'industrializzazione, lo spopolamento dei paesi e tanti altri temi stimolano - ricordiamo che il viaggio di Ivan è duranto 20 giorni, con 1000 km circa di strada e 15000 metri di dislivello. Nelle pagine che scorrono rapide l'autore - che ha contribuito al numero 2 di Impronte - Storie a pedali - ci conduce nelle sue bisacce, ci fa arrabbiare con lui per l'uso smodato delle auto e la cultura della bici che non c'è ancora, assetare sotto al sole cocente tra gli incendi in Molise, schifare del degrado di alcune aree dove i rifiuti sormontano la vegetazione, commuovere con lui alla vista dei Sassi di Matera e salivare nell'elencare le pietanze del pranzo domenicale in Puglia. Fa esattamente ciò che un libro da leggere e super consigliato deve fare: ci fa viaggiare con la mente, prima di andare a scoprire anche noi, quelle terre magiche.
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